Author: | Osvaldo Poli | ISBN: | 9788892207554 |
Publisher: | San Paolo Edizioni | Publication: | February 1, 2019 |
Imprint: | San Paolo Edizioni | Language: | Italian |
Author: | Osvaldo Poli |
ISBN: | 9788892207554 |
Publisher: | San Paolo Edizioni |
Publication: | February 1, 2019 |
Imprint: | San Paolo Edizioni |
Language: | Italian |
Non ubbidiscono a prescindere, sono polemici e litigiosi, oppositivi, mai disposti a chiedere scusa, vendicativi, pronti a manipolare e prevaricare gli altri, insofferenti di fronte a qualsiasi limite.Per chi ha la fortuna di avere fi gli docili, è difficile immaginare cosa significa convivere con un figlio con un temperamento così estremo. In un’analisi serrata dei problemi quotidiani, aiutando mamme e papà a sgombrare il campo da inutili sensi di colpa e dalla condanna del “determinismo educativo”, l’autore offre un percorso per rivedere il proprio modo di essere genitori, e accompagnare questi figli sulla strada dell’autoconsapevolezza e della responsabilità.«Si può essere sereni anche nel dolore, poiché la serenità non dipende dagli esiti (quelli dipendono dal figlio), ma dal proprio dovere compiuto fino in fondo. Invece che corrergli dietro, ci si dispone ad attenderlo. Nella speranza sempre viva che le circostanze della vita lo aiutino a capire ciò che non ha voluto apprendere. C’è molto amore nell’attesa».
Non ubbidiscono a prescindere, sono polemici e litigiosi, oppositivi, mai disposti a chiedere scusa, vendicativi, pronti a manipolare e prevaricare gli altri, insofferenti di fronte a qualsiasi limite.Per chi ha la fortuna di avere fi gli docili, è difficile immaginare cosa significa convivere con un figlio con un temperamento così estremo. In un’analisi serrata dei problemi quotidiani, aiutando mamme e papà a sgombrare il campo da inutili sensi di colpa e dalla condanna del “determinismo educativo”, l’autore offre un percorso per rivedere il proprio modo di essere genitori, e accompagnare questi figli sulla strada dell’autoconsapevolezza e della responsabilità.«Si può essere sereni anche nel dolore, poiché la serenità non dipende dagli esiti (quelli dipendono dal figlio), ma dal proprio dovere compiuto fino in fondo. Invece che corrergli dietro, ci si dispone ad attenderlo. Nella speranza sempre viva che le circostanze della vita lo aiutino a capire ciò che non ha voluto apprendere. C’è molto amore nell’attesa».