Venanzio è convinto di non avere un passato. Eppure quel passato esiste, nascosto tra le pieghe degli anni e della memoria, nei meandri di una psiche confusa e affollata di «sottopensieri». Questa è la sua vita, impigliata nell’esistenza monotona e controllata del manicomio. Una routine rassicurante ma anche minacciosa, da cui è necessario trovare una via di fuga. Così, spronato dal suo psichiatra, trova nella scrittura la chiave per accedere a segreti inconfessabili e inconfessati, per dipanare il groviglio di ricordi. Come se la penna si muovesse da sola sul foglio, Venanzio torna nel quartiere della sua infanzia, quel Formicaio dove, «formica tra le formiche», si è consumata la sua giovinezza, macchiata da un trauma talmente profondo da dover essere rimosso. Un romanzo nel romanzo, una dimensione altra, sullo sfondo dei cambiamenti dell’Italia di fine anni Settanta, in cui Gino Dondi rende con efficacia la spiazzante prospettiva di un uomo alienato, considerato pericoloso dalla società. Fino al riscatto da sé e dagli altri, attraverso un viaggio sofferto nei recessi più oscuri della mente.
Venanzio è convinto di non avere un passato. Eppure quel passato esiste, nascosto tra le pieghe degli anni e della memoria, nei meandri di una psiche confusa e affollata di «sottopensieri». Questa è la sua vita, impigliata nell’esistenza monotona e controllata del manicomio. Una routine rassicurante ma anche minacciosa, da cui è necessario trovare una via di fuga. Così, spronato dal suo psichiatra, trova nella scrittura la chiave per accedere a segreti inconfessabili e inconfessati, per dipanare il groviglio di ricordi. Come se la penna si muovesse da sola sul foglio, Venanzio torna nel quartiere della sua infanzia, quel Formicaio dove, «formica tra le formiche», si è consumata la sua giovinezza, macchiata da un trauma talmente profondo da dover essere rimosso. Un romanzo nel romanzo, una dimensione altra, sullo sfondo dei cambiamenti dell’Italia di fine anni Settanta, in cui Gino Dondi rende con efficacia la spiazzante prospettiva di un uomo alienato, considerato pericoloso dalla società. Fino al riscatto da sé e dagli altri, attraverso un viaggio sofferto nei recessi più oscuri della mente.