Author: | Mario Coppola | ISBN: | 9788888943824 |
Publisher: | Deleyva Editore | Publication: | January 8, 2016 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Mario Coppola |
ISBN: | 9788888943824 |
Publisher: | Deleyva Editore |
Publication: | January 8, 2016 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Da Zaha Hadid alle avanguardie dell'architettura Che direzione ha preso l’architettura negli ultimi vent’anni? Cosa c’è dietro le strutture biomorfe che si diffondono in ogni angolo del mondo? Architettura Post-Decostruttivista tenta di rispondere a queste domande attraverso una prospettiva critica basata sulla nozione di complessità. Il testo esplora l’itinerario di ricerca seguito al decostruttivismo partendo dall’opera di Zaha Hadid (Pritzker Price, Artista per la Pace UNESCO, architetto più menzionato in rete 2013), cruciale nel superamento del paradigma cartesiano e i cui caratteri di molteplicità, simultaneità, intreccio e dinamismo sono chiavi di lettura essenziali del presente. Nonostante profonde contraddizioni, Hadid irrompe nel panorama ipercodificato dell’architettura occidentale rigenerandone il linguaggio e orientando la ricerca internazionale verso una spazialità complessa (cumplexus: intessuto insieme), ibrido di codice storico e origine biologica. Da questo stile, arricchito da nuovi protagonisti come DMAA, Plasma Studio, Stefano Boeri, Tom Wiscombe e UNStudio, emerge una figura instabile e vitale che porta alla ribalta un paradigma perduto tutt’altro che inedito. L'AUTORE: Mario Coppola (1984), architetto, completa un master al Politecnico di Milano e lavora presso lo studio Zaha Hadid Architects di Londra su numerosi progetti in diversi periodi. Componente del comitato di redazione della rivista Bloom, nel 2014 diviene dottore di ricerca con una tesi sull’architettura post-decostruttivista dalla prospettiva della complessità di Edgar Morin, secondo il quale tale lavoro “apre nuove prospettive”. Sugli stessi temi ha scritto numerosi saggi, tenuto lezioni presso diverse università ed ha partecipato a convegni nazionali e internazionali. Tuttora Mario è professore a contratto presso il DiARC di Napoli e, accanto all’attività di ricerca, ha realizzato numerosi progetti volti a una spazialità continua, dinamica ed ecologica.
Da Zaha Hadid alle avanguardie dell'architettura Che direzione ha preso l’architettura negli ultimi vent’anni? Cosa c’è dietro le strutture biomorfe che si diffondono in ogni angolo del mondo? Architettura Post-Decostruttivista tenta di rispondere a queste domande attraverso una prospettiva critica basata sulla nozione di complessità. Il testo esplora l’itinerario di ricerca seguito al decostruttivismo partendo dall’opera di Zaha Hadid (Pritzker Price, Artista per la Pace UNESCO, architetto più menzionato in rete 2013), cruciale nel superamento del paradigma cartesiano e i cui caratteri di molteplicità, simultaneità, intreccio e dinamismo sono chiavi di lettura essenziali del presente. Nonostante profonde contraddizioni, Hadid irrompe nel panorama ipercodificato dell’architettura occidentale rigenerandone il linguaggio e orientando la ricerca internazionale verso una spazialità complessa (cumplexus: intessuto insieme), ibrido di codice storico e origine biologica. Da questo stile, arricchito da nuovi protagonisti come DMAA, Plasma Studio, Stefano Boeri, Tom Wiscombe e UNStudio, emerge una figura instabile e vitale che porta alla ribalta un paradigma perduto tutt’altro che inedito. L'AUTORE: Mario Coppola (1984), architetto, completa un master al Politecnico di Milano e lavora presso lo studio Zaha Hadid Architects di Londra su numerosi progetti in diversi periodi. Componente del comitato di redazione della rivista Bloom, nel 2014 diviene dottore di ricerca con una tesi sull’architettura post-decostruttivista dalla prospettiva della complessità di Edgar Morin, secondo il quale tale lavoro “apre nuove prospettive”. Sugli stessi temi ha scritto numerosi saggi, tenuto lezioni presso diverse università ed ha partecipato a convegni nazionali e internazionali. Tuttora Mario è professore a contratto presso il DiARC di Napoli e, accanto all’attività di ricerca, ha realizzato numerosi progetti volti a una spazialità continua, dinamica ed ecologica.