Author: | Marco Alfaroli | ISBN: | 9788897674122 |
Publisher: | Runa Editrice | Publication: | July 13, 2013 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Marco Alfaroli |
ISBN: | 9788897674122 |
Publisher: | Runa Editrice |
Publication: | July 13, 2013 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
«Trecento anni fa, alcuni dissidenti politici fuggirono dalla Terra a bordo di un cargo spaziale. Raggiunsero il pianeta che il nostro Imperatore ha chiamato Arconte. Di loro non si seppe più nulla, fino a oggi. Le nostre spie in missione osservativa occultata hanno riportato le seguenti informazioni: il leader dei fuggiaschi, Ossian Larsson, vive ancora dopo trecento anni di permanenza su quel mondo. Il pianeta è abitato da una forma di vita intelligente non ancora classificata; alieni e umani vivono in simbiosi, quindi i fuggiaschi sono da ritenersi non più umani. La nostra missione è duplice: conquistare tutto il sistema e scoprire il segreto della longevità dei ribelli. Partiamo tra una settimana...» Terra, 24 Maggio 2968 Ammiraglio della Flotta Imperiale Terrestre Stig Hamsum Agli inizi degli anni 2000 le economie mondiali collassarono. Il sistema capitalista aveva dominato la società per un certo periodo, creando diseguaglianze, ma anche benessere, soprattutto per i paesi industrializzati. Quando ci si rese conto che la moneta non era più un valore e le nazioni in via di sviluppo avrebbero preso il sopravvento, si ricorse alla guerra. Una nuova arma rese inutilizzabili gli ordigni atomici, ma chi la usò non poté avvantaggiarsene: venne derubato e così anche i suoi arsenali furono neutralizzati. La Terra quindi non si autodistrusse, ma piombò in una guerra tradizionale totale e sanguinosa che durò per molti anni. Una fazione alla fine unificò il mondo sotto la dittatura del Tiranno. Il nuovo ordine fu accettato dai popoli perché riportò la pace, anche se tolse molte libertà. Come è successo in tutte le guerre i progressi tecnologici furono notevoli e già nel 2400 la prima Flotta Terrestre riuscì ad aggredire il sistema Sirio: il governo nazionalista della Terra non era interessato all'amicizia con E.T., voleva solo sottometterlo. In 100 anni fu creato l'Impero dei tre sistemi: Sole, Sirio e Luyten. Un gruppo di dissidenti in fuga, in un giorno in cui la libertà vinse il duello con l'oppressione, riuscì a raggiungere il secondo pianeta della stella Proxima Centauri. Non valeva la pena di inseguirli: quel mondo era stato classificato dall'Impero come privo di risorse. Ma oggi, a trecento anni da quell'evento, l'attuale Imperatore ormai vecchio e malato scopre che quei fuggitivi vivono ancora di una vita incredibilmente allungata: forse sono immortali. Il pianeta, che lui stesso aveva battezzato col nome di Archon diventa la sua prossima preda. "Li vedo! Stanno arrivando... una squadriglia di tre e altri nove in avvicinamento sul radar. Preparatevi a far fuoco, al mio segnale." "Ricevuto capo, ne ho altri sei in arrivo a ore nove." "Rimani in formazione, lupo 3... è un ordine!" Lo scontro fu devastante. I terrestri, come al solito, si buttarono nell'ennesima campagna di aggressione a un mondo pacifico; senza preoccuparsi delle perdite, ricevute e causate. E senza pensare a quello che stavano per scatenare.
«Trecento anni fa, alcuni dissidenti politici fuggirono dalla Terra a bordo di un cargo spaziale. Raggiunsero il pianeta che il nostro Imperatore ha chiamato Arconte. Di loro non si seppe più nulla, fino a oggi. Le nostre spie in missione osservativa occultata hanno riportato le seguenti informazioni: il leader dei fuggiaschi, Ossian Larsson, vive ancora dopo trecento anni di permanenza su quel mondo. Il pianeta è abitato da una forma di vita intelligente non ancora classificata; alieni e umani vivono in simbiosi, quindi i fuggiaschi sono da ritenersi non più umani. La nostra missione è duplice: conquistare tutto il sistema e scoprire il segreto della longevità dei ribelli. Partiamo tra una settimana...» Terra, 24 Maggio 2968 Ammiraglio della Flotta Imperiale Terrestre Stig Hamsum Agli inizi degli anni 2000 le economie mondiali collassarono. Il sistema capitalista aveva dominato la società per un certo periodo, creando diseguaglianze, ma anche benessere, soprattutto per i paesi industrializzati. Quando ci si rese conto che la moneta non era più un valore e le nazioni in via di sviluppo avrebbero preso il sopravvento, si ricorse alla guerra. Una nuova arma rese inutilizzabili gli ordigni atomici, ma chi la usò non poté avvantaggiarsene: venne derubato e così anche i suoi arsenali furono neutralizzati. La Terra quindi non si autodistrusse, ma piombò in una guerra tradizionale totale e sanguinosa che durò per molti anni. Una fazione alla fine unificò il mondo sotto la dittatura del Tiranno. Il nuovo ordine fu accettato dai popoli perché riportò la pace, anche se tolse molte libertà. Come è successo in tutte le guerre i progressi tecnologici furono notevoli e già nel 2400 la prima Flotta Terrestre riuscì ad aggredire il sistema Sirio: il governo nazionalista della Terra non era interessato all'amicizia con E.T., voleva solo sottometterlo. In 100 anni fu creato l'Impero dei tre sistemi: Sole, Sirio e Luyten. Un gruppo di dissidenti in fuga, in un giorno in cui la libertà vinse il duello con l'oppressione, riuscì a raggiungere il secondo pianeta della stella Proxima Centauri. Non valeva la pena di inseguirli: quel mondo era stato classificato dall'Impero come privo di risorse. Ma oggi, a trecento anni da quell'evento, l'attuale Imperatore ormai vecchio e malato scopre che quei fuggitivi vivono ancora di una vita incredibilmente allungata: forse sono immortali. Il pianeta, che lui stesso aveva battezzato col nome di Archon diventa la sua prossima preda. "Li vedo! Stanno arrivando... una squadriglia di tre e altri nove in avvicinamento sul radar. Preparatevi a far fuoco, al mio segnale." "Ricevuto capo, ne ho altri sei in arrivo a ore nove." "Rimani in formazione, lupo 3... è un ordine!" Lo scontro fu devastante. I terrestri, come al solito, si buttarono nell'ennesima campagna di aggressione a un mondo pacifico; senza preoccuparsi delle perdite, ricevute e causate. E senza pensare a quello che stavano per scatenare.