In Aspetti del romanzo, pubblicato per la prima volta nel 1927, Forster affronta, non da dotto ma da «uomo del mestiere», i problemi e gli strumenti dell’arte del narrare. Così, le categorie che propone al lettore sono a un tempo semplici e fondamentali, non mediate da alcuna impalcatura accademica e insieme sommamente precise: «storia», «persone», «intreccio», «fantasia», «profezia», «modello e ritmo». Racconto critico, scrittura e chiarezza concettuale sono le caratteristiche di questo libro, divenuto ormai un classico esempio di saggistica d’autore, più importante e illuminante delle migliaia di pagine dedicate alla «scrittura creativa». «Sincerità e grazia di Forster», scrive Giuseppe Pontiggia nella prefazione. «Dono di uno stile che emula la poesia con cui si misura.»
In Aspetti del romanzo, pubblicato per la prima volta nel 1927, Forster affronta, non da dotto ma da «uomo del mestiere», i problemi e gli strumenti dell’arte del narrare. Così, le categorie che propone al lettore sono a un tempo semplici e fondamentali, non mediate da alcuna impalcatura accademica e insieme sommamente precise: «storia», «persone», «intreccio», «fantasia», «profezia», «modello e ritmo». Racconto critico, scrittura e chiarezza concettuale sono le caratteristiche di questo libro, divenuto ormai un classico esempio di saggistica d’autore, più importante e illuminante delle migliaia di pagine dedicate alla «scrittura creativa». «Sincerità e grazia di Forster», scrive Giuseppe Pontiggia nella prefazione. «Dono di uno stile che emula la poesia con cui si misura.»