Author: | Bernard Cornwell | ISBN: | 9788830438095 |
Publisher: | Longanesi | Publication: | July 18, 2013 |
Imprint: | Longanesi | Language: | Italian |
Author: | Bernard Cornwell |
ISBN: | 9788830438095 |
Publisher: | Longanesi |
Publication: | July 18, 2013 |
Imprint: | Longanesi |
Language: | Italian |
Nel 1803, in India, le continue vittorie dell’esercito britannico agli ordini di Sir Arthur Wellesley provocano sfiducia e numerose defezioni nella Confederazione degli Stati maratti. Ma il rajah di Berar, tutt’altro che rassegnato, continua a opporre una strenua resistenza arroccato nell’imponente fortezza di Gawilghur, che domina, inespugnata, la pianura del Deccan. Mentre lo stato maggiore inglese pianifica un assedio che pare destinato all’insuccesso, Richard Sharpe rimpiange il periodo in cui era sergente, perché ora, promosso tenente sul campo, si ritrova evitato dai superiori, snobbato dagli altri ufficiali e ignorato dai sottoposti del battaglione scozzese cui è stato assegnato. Per sfuggire alla solitudine e alla noia accetta con entusiasmo l’umile incarico di addetto alle salmerie e, tenace com’è, porta alla luce una rete di corruzioni e ruberie ai danni dell’esercito. Tale scoperta non lo rende certo più simpatico ai colleghi, soprattutto al colonnello Torrance, il quale, organizzatore e principale responsabile della frode, si serve per i lavori più sporchi del sergente Obadiah Hakeswill, l’acerrimo avversario di Sharpe. Tra nemici vecchi e nuovi, la vendetta che sta per abbattersi su Sharpe ha il volto minaccioso di due jetti assetati di sangue. Ma la vera resa dei conti avverrà a Gawilghur, dove a tramare contro gli inglesi c’è il rinnegato William Dodd, al comando del temibile esercito dei Cobra. Basteranno l’abilità strategica di Sir Arthur Wellesley, il coraggio indomito delle giubbe rosse e l’astuzia degli Highlander scozzesi per espugnare finalmente l’imprendibile «fortezza nel cielo»?
Nel 1803, in India, le continue vittorie dell’esercito britannico agli ordini di Sir Arthur Wellesley provocano sfiducia e numerose defezioni nella Confederazione degli Stati maratti. Ma il rajah di Berar, tutt’altro che rassegnato, continua a opporre una strenua resistenza arroccato nell’imponente fortezza di Gawilghur, che domina, inespugnata, la pianura del Deccan. Mentre lo stato maggiore inglese pianifica un assedio che pare destinato all’insuccesso, Richard Sharpe rimpiange il periodo in cui era sergente, perché ora, promosso tenente sul campo, si ritrova evitato dai superiori, snobbato dagli altri ufficiali e ignorato dai sottoposti del battaglione scozzese cui è stato assegnato. Per sfuggire alla solitudine e alla noia accetta con entusiasmo l’umile incarico di addetto alle salmerie e, tenace com’è, porta alla luce una rete di corruzioni e ruberie ai danni dell’esercito. Tale scoperta non lo rende certo più simpatico ai colleghi, soprattutto al colonnello Torrance, il quale, organizzatore e principale responsabile della frode, si serve per i lavori più sporchi del sergente Obadiah Hakeswill, l’acerrimo avversario di Sharpe. Tra nemici vecchi e nuovi, la vendetta che sta per abbattersi su Sharpe ha il volto minaccioso di due jetti assetati di sangue. Ma la vera resa dei conti avverrà a Gawilghur, dove a tramare contro gli inglesi c’è il rinnegato William Dodd, al comando del temibile esercito dei Cobra. Basteranno l’abilità strategica di Sir Arthur Wellesley, il coraggio indomito delle giubbe rosse e l’astuzia degli Highlander scozzesi per espugnare finalmente l’imprendibile «fortezza nel cielo»?