Author: | Garth Morris | ISBN: | 9788826034317 |
Publisher: | Garth Morris | Publication: | March 3, 2017 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Garth Morris |
ISBN: | 9788826034317 |
Publisher: | Garth Morris |
Publication: | March 3, 2017 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
L'opera contiene descrizioni sessuali estremamente esplicite, e si deve considerare indirizzata a un pubblico maggiorenne e interessato alla pornografia.
Qui di seguito un breve estratto.
"L’odore naturale del cazzo di Attilio la travolse. Non perse il controllo, anzi. Quella specie di estasi mistica determinata dalla risposta ormonale invece di confonderla aumentò la sua lucidità.
Voleva assolutamente maneggiare quel cazzo… Lo fece così bene che si ritrovò la mano piena di sborra in un nano secondo. Non aveva mai visto un membro da vicino e tantomeno lo aveva toccato, ma in quel momento ad attrarre tutta la sua attenzione era la cucchiaiata abbondante di roba e calda e vischiosa che si ritrovava sul palmo e tra le dita. Non ci pensò sopra nemmeno un attimo: se la pelle del cazzo possedeva quell’aroma meraviglioso, quella roba poteva essere da meno?
L’annusò intensamente, tenendo gli occhi chiusi, come avrebbe fatto pescando dalla cesta del bucato asciugato al sole, ma questo le suscitava ben altro. Era un odore diverso, “fisiologico”, forte e gentile insieme… Pensò alle sue mestruazioni, ma lì l’odore del ferro aveva la meglio su tutto.
Il ragazzo si preoccupò: ci mancava solo che Matilde cominciasse a dare segni di disgusto, per mandare a monte qualunque piccolo progetto amoroso futuro che comprendesse la sua presenza. Ma lo stupore gli allargò a dismisura le pupille quando lei fece guizzare fuori dalle labbra la punta della lingua per assaggiare lo sperma."
L'opera contiene descrizioni sessuali estremamente esplicite, e si deve considerare indirizzata a un pubblico maggiorenne e interessato alla pornografia.
Qui di seguito un breve estratto.
"L’odore naturale del cazzo di Attilio la travolse. Non perse il controllo, anzi. Quella specie di estasi mistica determinata dalla risposta ormonale invece di confonderla aumentò la sua lucidità.
Voleva assolutamente maneggiare quel cazzo… Lo fece così bene che si ritrovò la mano piena di sborra in un nano secondo. Non aveva mai visto un membro da vicino e tantomeno lo aveva toccato, ma in quel momento ad attrarre tutta la sua attenzione era la cucchiaiata abbondante di roba e calda e vischiosa che si ritrovava sul palmo e tra le dita. Non ci pensò sopra nemmeno un attimo: se la pelle del cazzo possedeva quell’aroma meraviglioso, quella roba poteva essere da meno?
L’annusò intensamente, tenendo gli occhi chiusi, come avrebbe fatto pescando dalla cesta del bucato asciugato al sole, ma questo le suscitava ben altro. Era un odore diverso, “fisiologico”, forte e gentile insieme… Pensò alle sue mestruazioni, ma lì l’odore del ferro aveva la meglio su tutto.
Il ragazzo si preoccupò: ci mancava solo che Matilde cominciasse a dare segni di disgusto, per mandare a monte qualunque piccolo progetto amoroso futuro che comprendesse la sua presenza. Ma lo stupore gli allargò a dismisura le pupille quando lei fece guizzare fuori dalle labbra la punta della lingua per assaggiare lo sperma."