C'era una volta in Italia: In viaggio fra patrioti, briganti e principesse nei giorni dell'Unità
Nonfiction, History
18 febbraio 1861: Torino è invasa da una folla inusuale accorsa ad assistere al battesimo del Regno d'Italia. Ad applaudire Vittorio Emanuele II una folla di deputati e senatori, tra i quali Alessandro Manzoni, Giuseppe Verdi, Massimo d'Azeglio e Garibaldi in camicia rossa. In mezzo a loro il nostro inviato speciale Antonio Caprarica. Come nasce l'Italia? Qual è il suo vero volto? A Napoli la corte borbonica ribolle di complotti, garibaldini fasulli si mettono in fila per ricevere la pensione dei combattenti e nei bassi i diseredati continuano la loro misera vita. In Calabria, la nuova amministrazione si presenta con un'idea ben strana: per assicurare l'igiene e la salute pubblica, si mettano al bando i maiali! Nel Sud del Paese inizia la guerra civile tra i "briganti" e l'esercito dei "galantuomini", che si rivelano efferati torturatori, mentre altrove patrioti ignari di questa brutale realtà continuano a morire per riunire tutta la nazione e conquistare Roma, dove Pio IX mette a morte i "liberali" e ordina incursioni della polizia morale nelle alcove sospette di immoralità. Caprarica incontra nobildonne che passano dai salotti agli ospedali da campo; uomini "di penna e d'azione" che lasciano gli studi per combattere; madri che incoraggiano i figli a non abbandonare la lotta e ragazze che si uniscono ai garibaldini. Il cronista raccoglie le loro vicende e le registra con fedeltà e vivacità, per comporre un quadro completo e veritiero dell'Italia che si affaccia alla Storia.
18 febbraio 1861: Torino è invasa da una folla inusuale accorsa ad assistere al battesimo del Regno d'Italia. Ad applaudire Vittorio Emanuele II una folla di deputati e senatori, tra i quali Alessandro Manzoni, Giuseppe Verdi, Massimo d'Azeglio e Garibaldi in camicia rossa. In mezzo a loro il nostro inviato speciale Antonio Caprarica. Come nasce l'Italia? Qual è il suo vero volto? A Napoli la corte borbonica ribolle di complotti, garibaldini fasulli si mettono in fila per ricevere la pensione dei combattenti e nei bassi i diseredati continuano la loro misera vita. In Calabria, la nuova amministrazione si presenta con un'idea ben strana: per assicurare l'igiene e la salute pubblica, si mettano al bando i maiali! Nel Sud del Paese inizia la guerra civile tra i "briganti" e l'esercito dei "galantuomini", che si rivelano efferati torturatori, mentre altrove patrioti ignari di questa brutale realtà continuano a morire per riunire tutta la nazione e conquistare Roma, dove Pio IX mette a morte i "liberali" e ordina incursioni della polizia morale nelle alcove sospette di immoralità. Caprarica incontra nobildonne che passano dai salotti agli ospedali da campo; uomini "di penna e d'azione" che lasciano gli studi per combattere; madri che incoraggiano i figli a non abbandonare la lotta e ragazze che si uniscono ai garibaldini. Il cronista raccoglie le loro vicende e le registra con fedeltà e vivacità, per comporre un quadro completo e veritiero dell'Italia che si affaccia alla Storia.