Author: | Carlo Rovelli | ISBN: | 9788828201380 |
Publisher: | Solferino | Publication: | November 8, 2018 |
Imprint: | Solferino | Language: | Italian |
Author: | Carlo Rovelli |
ISBN: | 9788828201380 |
Publisher: | Solferino |
Publication: | November 8, 2018 |
Imprint: | Solferino |
Language: | Italian |
Siamo esserini che vivono sulla crosta di una palla di roccia lanciata nello spazio, come una piccola astronave. Fuori, attorno a noi c’è uno straordinario mondo ancora inesplorato. Come un bambino che si affaccia per la prima volta a una finestra sul mare, l’umanità intera sta a guardare dall’oblò dei suoi telescopi, curiosa, incantata.» Questo libro parla di passioni e di sogni: le passioni e i sogni di un fisico, Carlo Rovelli, alla ricerca di idee nuove e di una prospettiva ampia e coerente, in cui la scienza si intreccia e si integra con molti altri interessi. Questo libro parla di buchi neri e telescopi capaci di guardare nell’occhio il «mostro» (il buco nero Sgr A* al centro della nostra galassia, a 26.000 anni luce da noi), di onde gravitazionali, di gravità quantistica del Big Bang e della nascita del tempo. Soprattutto parla di scienziati come Stephen Hawking, Roger Penrose, Kip Thorne e l’astrofisico e sacerdote Georges Lemaître, di filosofi da Aristotele a David Lewis, per il quale esistono asini che volano, di poeti come Lucrezio, Dante e Leopardi, la migliore dimostrazione che «la grande scienza e la grande poesia sono entrambe visionarie, e talvolta possono arrivare alle stesse intuizioni». Parla di viaggi (anche psichedelici), di una generazione, quella dell’autore, troppo giovane per il Sessantotto ma non per il Settantasette, di università, di politica e «dell’importanza politica di promuovere, ascoltare e usare la scienza», di ateismo, della natura della mente e della coscienza (anche di quella dei polpi). È un libro che raccoglie articoli di giornale, comparsi tra il 2010 e il 2018 sul «Corriere della Sera», sul supplemento domenicale del «Sole 24 Ore» e su altri quotidiani italiani e stranieri, ed è una sorta di diario delle avventure intellettuali di un fisico teorico che crede nell’impegno civile e nella necessità di una seria divulgazione, e sogna un mondo in cui, più delle regole, conta la gentilezza
Siamo esserini che vivono sulla crosta di una palla di roccia lanciata nello spazio, come una piccola astronave. Fuori, attorno a noi c’è uno straordinario mondo ancora inesplorato. Come un bambino che si affaccia per la prima volta a una finestra sul mare, l’umanità intera sta a guardare dall’oblò dei suoi telescopi, curiosa, incantata.» Questo libro parla di passioni e di sogni: le passioni e i sogni di un fisico, Carlo Rovelli, alla ricerca di idee nuove e di una prospettiva ampia e coerente, in cui la scienza si intreccia e si integra con molti altri interessi. Questo libro parla di buchi neri e telescopi capaci di guardare nell’occhio il «mostro» (il buco nero Sgr A* al centro della nostra galassia, a 26.000 anni luce da noi), di onde gravitazionali, di gravità quantistica del Big Bang e della nascita del tempo. Soprattutto parla di scienziati come Stephen Hawking, Roger Penrose, Kip Thorne e l’astrofisico e sacerdote Georges Lemaître, di filosofi da Aristotele a David Lewis, per il quale esistono asini che volano, di poeti come Lucrezio, Dante e Leopardi, la migliore dimostrazione che «la grande scienza e la grande poesia sono entrambe visionarie, e talvolta possono arrivare alle stesse intuizioni». Parla di viaggi (anche psichedelici), di una generazione, quella dell’autore, troppo giovane per il Sessantotto ma non per il Settantasette, di università, di politica e «dell’importanza politica di promuovere, ascoltare e usare la scienza», di ateismo, della natura della mente e della coscienza (anche di quella dei polpi). È un libro che raccoglie articoli di giornale, comparsi tra il 2010 e il 2018 sul «Corriere della Sera», sul supplemento domenicale del «Sole 24 Ore» e su altri quotidiani italiani e stranieri, ed è una sorta di diario delle avventure intellettuali di un fisico teorico che crede nell’impegno civile e nella necessità di una seria divulgazione, e sogna un mondo in cui, più delle regole, conta la gentilezza