Col diavolo in corpo

Biography & Memoir, Literary, Fiction & Literature
Cover of the book Col diavolo in corpo by Osvaldo Guerrieri, Neri Pozza
View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart
Author: Osvaldo Guerrieri ISBN: 9788854509740
Publisher: Neri Pozza Publication: February 11, 2015
Imprint: Neri Pozza Language: Italian
Author: Osvaldo Guerrieri
ISBN: 9788854509740
Publisher: Neri Pozza
Publication: February 11, 2015
Imprint: Neri Pozza
Language: Italian

«Maudit»: quando Paul Verlaine scrisse per primo la parola non definì un carattere ma creò una specie. Diede cittadinanza ai crudeli, agli eccessivi, ai distruttivi e autodistruttivi che, come Arthur Rimbaud, affrontavano a muso duro il mondo con l’altera grandezza della loro arte. Era il 1884. Da allora, diramandosi da Parigi, il maledettismo ha bruciato le frontiere e ottenuto ovunque il proprio scandaloso certificato di identità. In questo modo anche l’Italia ha potuto dare un nome a quei suoi artisti che, dinamitardi nell’animo, hanno sconvolto le regole, le tradizioni e perfino un modo di pensare. Questo libro è un viaggio all’inferno. Infernali sono state le esistenze di Amedeo Modigliani, Dino Campana, Carmelo Bene. Nel nome dell’arte essi non hanno esitato a distruggere quel che avevano intorno e ad annientare se stessi nutrendosi di utopie, di alcol, di droghe, di sesso. Passaporti per il paradiso creativo? Forse. In questo loro dannarsi non sono stati soli. Nella loro scia maledetta sono entrati lo scultore Vincenzo Gemito, il pittore Franco Angeli con gli amici romani di piazza del Popolo Mario Schifano e Tano Festa; gli scrittori Curzio Malaparte, Pitigrilli dalle otto vite, l’anarchico agro Luciano Bianciardi, Giancarlo Fusco che di vite se ne creava una per ogni interlocutore; gli uomini di spettacolo Walter Chiari e l’inventore misconosciuto della canzone d’autore: Piero Ciampi. A questi è necessario aggiungere un personaggio impensabile: la provincia italiana vista come inarrestabile incubatrice di maledettismo. Ne sono state espressione due donne: Elvira Bonturi, moglie di Giacomo Puccini, e Leonarda Cianciulli, che le cronache ricordano come la saponificatrice di Correggio. In forma narrativa e non saggistica, ma fedele alla verità documentaria, Col diavolo in corpo è perciò un catalogo di vite estreme, picaresche, scontrose e magari buttate al vento, vite d’esaltazione e di tormento, senza le quali, però, non sarebbe mai nata una certa idea del mondo, dell’arte, della letteratura e persino di noi stessi.

View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart

«Maudit»: quando Paul Verlaine scrisse per primo la parola non definì un carattere ma creò una specie. Diede cittadinanza ai crudeli, agli eccessivi, ai distruttivi e autodistruttivi che, come Arthur Rimbaud, affrontavano a muso duro il mondo con l’altera grandezza della loro arte. Era il 1884. Da allora, diramandosi da Parigi, il maledettismo ha bruciato le frontiere e ottenuto ovunque il proprio scandaloso certificato di identità. In questo modo anche l’Italia ha potuto dare un nome a quei suoi artisti che, dinamitardi nell’animo, hanno sconvolto le regole, le tradizioni e perfino un modo di pensare. Questo libro è un viaggio all’inferno. Infernali sono state le esistenze di Amedeo Modigliani, Dino Campana, Carmelo Bene. Nel nome dell’arte essi non hanno esitato a distruggere quel che avevano intorno e ad annientare se stessi nutrendosi di utopie, di alcol, di droghe, di sesso. Passaporti per il paradiso creativo? Forse. In questo loro dannarsi non sono stati soli. Nella loro scia maledetta sono entrati lo scultore Vincenzo Gemito, il pittore Franco Angeli con gli amici romani di piazza del Popolo Mario Schifano e Tano Festa; gli scrittori Curzio Malaparte, Pitigrilli dalle otto vite, l’anarchico agro Luciano Bianciardi, Giancarlo Fusco che di vite se ne creava una per ogni interlocutore; gli uomini di spettacolo Walter Chiari e l’inventore misconosciuto della canzone d’autore: Piero Ciampi. A questi è necessario aggiungere un personaggio impensabile: la provincia italiana vista come inarrestabile incubatrice di maledettismo. Ne sono state espressione due donne: Elvira Bonturi, moglie di Giacomo Puccini, e Leonarda Cianciulli, che le cronache ricordano come la saponificatrice di Correggio. In forma narrativa e non saggistica, ma fedele alla verità documentaria, Col diavolo in corpo è perciò un catalogo di vite estreme, picaresche, scontrose e magari buttate al vento, vite d’esaltazione e di tormento, senza le quali, però, non sarebbe mai nata una certa idea del mondo, dell’arte, della letteratura e persino di noi stessi.

More books from Neri Pozza

Cover of the book Il problema Spinoza by Osvaldo Guerrieri
Cover of the book Istruzioni per la manutenzione del parquet by Osvaldo Guerrieri
Cover of the book L'incontro by Osvaldo Guerrieri
Cover of the book Inferno. Il mondo in guerra 1939-1945 by Osvaldo Guerrieri
Cover of the book Belgravia capitolo 11 - Eredità by Osvaldo Guerrieri
Cover of the book L'ultima fuggitiva by Osvaldo Guerrieri
Cover of the book Istantanee by Osvaldo Guerrieri
Cover of the book Fino a dopo l'equinozio by Osvaldo Guerrieri
Cover of the book La grande cecità by Osvaldo Guerrieri
Cover of the book Addii, fischi nel buio, cenni by Osvaldo Guerrieri
Cover of the book La maledizione di Melmoth by Osvaldo Guerrieri
Cover of the book Latte materno by Osvaldo Guerrieri
Cover of the book Diversi modi per ricominciare by Osvaldo Guerrieri
Cover of the book La ragazza che non sapeva by Osvaldo Guerrieri
Cover of the book Una vita a parte by Osvaldo Guerrieri
We use our own "cookies" and third party cookies to improve services and to see statistical information. By using this website, you agree to our Privacy Policy