Author: | Aurora Auteri | ISBN: | 9788890929380 |
Publisher: | HOW2 Edizioni | Publication: | January 27, 2014 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Aurora Auteri |
ISBN: | 9788890929380 |
Publisher: | HOW2 Edizioni |
Publication: | January 27, 2014 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Questo libro ti convincerà che potrai tornare a sorridere, a vivere. Elaborare il lutto è il percorso più doloroso e difficile della vita; è una sorta di interruzione, un black-out della vita stessa, per chi lo percorre.
“Come noi non viviamo per sempre, il lutto, e tutto il dolore e il senso di disfacimento che questo trascina con sé, non durano per sempre”.
Il libro è pregno di messaggi molto profondi e avvolge il lettore in una carezza, in un abbraccio, rappresentando quel counseling emotivo necessario per accettare la perdita della persona cara, e soprattutto per continuare a portarla con te.
Perché il lutto non si annulla, cambia.
Premessa.
La perdita di una persona a noi cara rimette in discussione ogni cosa, smaterializza il nostro esistere, rende impercettibile il trascorrere del tempo, svuota di senso sia i nostri gesti, sia quelli degli altri.
Ogni cosa sembra perdere familiarità e allo stesso tempo ci si aggrappa a quelle quattro pareti che ci troviamo intorno come a una gabbia che protegge e mantiene intatto il ricordo di chi non c’è più.
Per quanto possiamo essere circondati dalla famiglia e dagli amici, ogni lutto è, all’inizio, un “affare privato”, un’interruzione nella trama della nostra vita che sembrava avere già scelto i propri personaggi e il proprio dispiegarsi della narrazione.
Passiamo, in un certo senso, dall’avere all’essere: dall’avere la persona amata a fianco, il legame che ci univa reciprocamente, all’essere quel legame, all’interiorizzare quella persona.
Tutto cambia, alcune pagine vengono strappate, altre diventano improvvisamente bianche e non solo ti sembrerà di aver finito l’inchiostro con cui scriverle ma, soprattutto, la voglia di proseguire la narrazione, la prospettiva di una meta verso cui farla continuare, progetti con cui riempirla, la capacità di darti una spiegazione per l’uscita di scena di un personaggio così fondamentale e importante.
Mancherà la prospettiva, non solo quella verso il futuro ma anche quella entro la quale catalogare, affrontare e superare il lutto che ti ha colpito.
Anche le stesse parole “lutto” o, ancor peggio, “morte” ti suoneranno inascoltabili, impronunciabili, troppo definitive e ingiuste per poter essere accettate, avide del tuo respiro che quasi ti verrà a mancare.
In certi casi, quando siamo piegati e schiacciati da un dolore e qualcuno prova a parlarcene o a offrirci una via di risoluzione, ci viene immediato dire o pensare “è facile parlare, soprattutto per chi ne è fuori” ma una delle cose che devi comprendere è che la morte riguarda tutti noi, ognuno di noi ha provato il dolore di una perdita importante e ognuno di noi, con i suoi tempi, è riuscito a risollevarsi e a tornare sorridere e, soprattutto, a vivere.
Come noi non viviamo per sempre, il lutto e tutto il dolore e il senso di disfacimento che questo trascina con sé non durano per sempre.
Nessuno più di te sa in prima persona quello che stai attraversando, perché ogni perdita è personale, ma ciò che ti occorre proprio capire è di non essere solo, cosa ti stia accadendo e che non durerà per sempre. Ne uscirai, come lo abbiamo fatto tutti.
La morte di una persona amata porta sempre con sé la morte apparente di una parte di noi stessi. Apparente, però, perché da quelle ceneri noi risorgeremo, avremo una seconda rinascita perché è inevitabile, la vita deve vincere sempre e se ti accorgessi di essere un po’ diverso rispetto a prima che questa perdita ti colpisse non affliggertene: il lutto cambia, è normale.
Cambia il succedersi di capitoli su cui avevamo fantasticato per la nostra storia personale ma la narrazione continua e siamo noi a tenere la penna in mano.
Come il giorno è scandito da mattino, pomeriggio e sera, anche la vita attraversa queste tre fasi di nascita, crescita e morte.
È doloroso ma è naturale.
A un giorno, però, ne succede sempre un altro e sii fiducioso, sarà un giorno di rinascita, che si aprirà, come sempre, con il sole del mattino.
Questo libro ti convincerà che potrai tornare a sorridere, a vivere. Elaborare il lutto è il percorso più doloroso e difficile della vita; è una sorta di interruzione, un black-out della vita stessa, per chi lo percorre.
“Come noi non viviamo per sempre, il lutto, e tutto il dolore e il senso di disfacimento che questo trascina con sé, non durano per sempre”.
Il libro è pregno di messaggi molto profondi e avvolge il lettore in una carezza, in un abbraccio, rappresentando quel counseling emotivo necessario per accettare la perdita della persona cara, e soprattutto per continuare a portarla con te.
Perché il lutto non si annulla, cambia.
Premessa.
La perdita di una persona a noi cara rimette in discussione ogni cosa, smaterializza il nostro esistere, rende impercettibile il trascorrere del tempo, svuota di senso sia i nostri gesti, sia quelli degli altri.
Ogni cosa sembra perdere familiarità e allo stesso tempo ci si aggrappa a quelle quattro pareti che ci troviamo intorno come a una gabbia che protegge e mantiene intatto il ricordo di chi non c’è più.
Per quanto possiamo essere circondati dalla famiglia e dagli amici, ogni lutto è, all’inizio, un “affare privato”, un’interruzione nella trama della nostra vita che sembrava avere già scelto i propri personaggi e il proprio dispiegarsi della narrazione.
Passiamo, in un certo senso, dall’avere all’essere: dall’avere la persona amata a fianco, il legame che ci univa reciprocamente, all’essere quel legame, all’interiorizzare quella persona.
Tutto cambia, alcune pagine vengono strappate, altre diventano improvvisamente bianche e non solo ti sembrerà di aver finito l’inchiostro con cui scriverle ma, soprattutto, la voglia di proseguire la narrazione, la prospettiva di una meta verso cui farla continuare, progetti con cui riempirla, la capacità di darti una spiegazione per l’uscita di scena di un personaggio così fondamentale e importante.
Mancherà la prospettiva, non solo quella verso il futuro ma anche quella entro la quale catalogare, affrontare e superare il lutto che ti ha colpito.
Anche le stesse parole “lutto” o, ancor peggio, “morte” ti suoneranno inascoltabili, impronunciabili, troppo definitive e ingiuste per poter essere accettate, avide del tuo respiro che quasi ti verrà a mancare.
In certi casi, quando siamo piegati e schiacciati da un dolore e qualcuno prova a parlarcene o a offrirci una via di risoluzione, ci viene immediato dire o pensare “è facile parlare, soprattutto per chi ne è fuori” ma una delle cose che devi comprendere è che la morte riguarda tutti noi, ognuno di noi ha provato il dolore di una perdita importante e ognuno di noi, con i suoi tempi, è riuscito a risollevarsi e a tornare sorridere e, soprattutto, a vivere.
Come noi non viviamo per sempre, il lutto e tutto il dolore e il senso di disfacimento che questo trascina con sé non durano per sempre.
Nessuno più di te sa in prima persona quello che stai attraversando, perché ogni perdita è personale, ma ciò che ti occorre proprio capire è di non essere solo, cosa ti stia accadendo e che non durerà per sempre. Ne uscirai, come lo abbiamo fatto tutti.
La morte di una persona amata porta sempre con sé la morte apparente di una parte di noi stessi. Apparente, però, perché da quelle ceneri noi risorgeremo, avremo una seconda rinascita perché è inevitabile, la vita deve vincere sempre e se ti accorgessi di essere un po’ diverso rispetto a prima che questa perdita ti colpisse non affliggertene: il lutto cambia, è normale.
Cambia il succedersi di capitoli su cui avevamo fantasticato per la nostra storia personale ma la narrazione continua e siamo noi a tenere la penna in mano.
Come il giorno è scandito da mattino, pomeriggio e sera, anche la vita attraversa queste tre fasi di nascita, crescita e morte.
È doloroso ma è naturale.
A un giorno, però, ne succede sempre un altro e sii fiducioso, sarà un giorno di rinascita, che si aprirà, come sempre, con il sole del mattino.