Author: | Alberto Bertoli, Gabriele Maestri, Andrea Scanzi | ISBN: | 9788868611118 |
Publisher: | Infinito edizioni | Publication: | June 19, 2015 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Alberto Bertoli, Gabriele Maestri, Andrea Scanzi |
ISBN: | 9788868611118 |
Publisher: | Infinito edizioni |
Publication: | June 19, 2015 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
“Io mi chiamo Bertoli, sposo quello che canto ed eseguo solo le canzoni di mio padre in cui credo, quelle che sento rappresentative anche del mio mondo; non ripropongo i brani che magari non condivido o mi convincono meno, per scelta. Con il tempo questa identificazione tra me e i brani scritti da mio padre è diventata sempre più chiara per tutti, per chi lavora con me e per il pubblico: il suo repertorio è diventato il mio repertorio. Sono contento che questa idea sia passata in chi mi ascolta: essere depositari di un messaggio, di una cultura come quella che c’è nei brani a firma Pierangelo Bertoli, non è da tutti. È così che il messaggio continua, senza spegnersi…”. (Alberto Bertoli)
Alberto Bertoli è figlio d’arte. Dal grande Pierangelo ha ereditato sia il talento e la voce, tanto da rimanere sbalorditi quando si ascolta un suo concerto, sia l’impegno sociale. Alberto è un grande artista, un ottimo chitarrista e un ispirato paroliere, sempre in tour a “portare avanti la bottega di famiglia” e a scrivere nuova musica.
In questo libro il lettore entra direttamente a casa sua, per incontrare la sua musica, i sogni, gli aneddoti di famiglia, i grandi personaggi del panorama artistico italiano accanto a cui è cresciuto fin da bambino, e per capire come si fa a diventare un cantautore. In più, il ragazzo di Sassuolo logopedista per vocazione racconta dalle assi di un palcoscenico, sulle note di Come un uomo, da dove viene la forza dell’Emilia per la ricostruzione di quella terra devastata dal terremoto del 2012 e dall’alluvione del 2014.
“Alberto è semplicemente un uomo, e un artista, che riesce ad amare – veramente – la vita. E al tempo stesso riesce a indignarsi, nelle canzoni e nel quotidiano, quando è tempo di indignarsi. È ancora pervaso da quella emilianità così intatta e così sincera: si trova bene, ci vive bene, dentro la sua esistenza da musicista giramondo. Crede in una musica che cambi il mondo, o anche solo lo migliori, senza quel paraculismo oggi così di moda. È un ragazzo serio, divertente, genuino. Bello. Di quel ‘bello’ che incontri raramente. I suoi occhi brillano spesso: quando parla di chi ha a cuore, quando rivela che gli piace. E quando racconta di suo padre”. (Andrea Scanzi)
“Alberto è un vero emiliano: solare, intraprendente e caparbio, ama quello che fa e ha un’idea ben chiara e precisa della sua identità”. (Beppe Carletti)
“Io mi chiamo Bertoli, sposo quello che canto ed eseguo solo le canzoni di mio padre in cui credo, quelle che sento rappresentative anche del mio mondo; non ripropongo i brani che magari non condivido o mi convincono meno, per scelta. Con il tempo questa identificazione tra me e i brani scritti da mio padre è diventata sempre più chiara per tutti, per chi lavora con me e per il pubblico: il suo repertorio è diventato il mio repertorio. Sono contento che questa idea sia passata in chi mi ascolta: essere depositari di un messaggio, di una cultura come quella che c’è nei brani a firma Pierangelo Bertoli, non è da tutti. È così che il messaggio continua, senza spegnersi…”. (Alberto Bertoli)
Alberto Bertoli è figlio d’arte. Dal grande Pierangelo ha ereditato sia il talento e la voce, tanto da rimanere sbalorditi quando si ascolta un suo concerto, sia l’impegno sociale. Alberto è un grande artista, un ottimo chitarrista e un ispirato paroliere, sempre in tour a “portare avanti la bottega di famiglia” e a scrivere nuova musica.
In questo libro il lettore entra direttamente a casa sua, per incontrare la sua musica, i sogni, gli aneddoti di famiglia, i grandi personaggi del panorama artistico italiano accanto a cui è cresciuto fin da bambino, e per capire come si fa a diventare un cantautore. In più, il ragazzo di Sassuolo logopedista per vocazione racconta dalle assi di un palcoscenico, sulle note di Come un uomo, da dove viene la forza dell’Emilia per la ricostruzione di quella terra devastata dal terremoto del 2012 e dall’alluvione del 2014.
“Alberto è semplicemente un uomo, e un artista, che riesce ad amare – veramente – la vita. E al tempo stesso riesce a indignarsi, nelle canzoni e nel quotidiano, quando è tempo di indignarsi. È ancora pervaso da quella emilianità così intatta e così sincera: si trova bene, ci vive bene, dentro la sua esistenza da musicista giramondo. Crede in una musica che cambi il mondo, o anche solo lo migliori, senza quel paraculismo oggi così di moda. È un ragazzo serio, divertente, genuino. Bello. Di quel ‘bello’ che incontri raramente. I suoi occhi brillano spesso: quando parla di chi ha a cuore, quando rivela che gli piace. E quando racconta di suo padre”. (Andrea Scanzi)
“Alberto è un vero emiliano: solare, intraprendente e caparbio, ama quello che fa e ha un’idea ben chiara e precisa della sua identità”. (Beppe Carletti)