Confessione di un assassino

Fiction & Literature
Cover of the book Confessione di un assassino by Joseph Roth, Adelphi
View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart
Author: Joseph Roth ISBN: 9788845977114
Publisher: Adelphi Publication: December 17, 2015
Imprint: Adelphi Language: Italian
Author: Joseph Roth
ISBN: 9788845977114
Publisher: Adelphi
Publication: December 17, 2015
Imprint: Adelphi
Language: Italian

Questo libro è il «romanzo russo» di Joseph Roth. Vegliati da un orologio di latta, le cui lancette sono ferme o segnano l’ora sbagliata, in un locale di Parigi che è un porto di naufraghi della prima emigrazione russa, alcuni avventori ascoltano una confessione, durante una notte interminabile. E subito siamo irretiti nell’intreccio di un esasperato feuilleton, che è una favola sul Male, sul suo potere ipnotico di spingere le proprie vittime in storie circolari e ossessive, che si stringono lentamente come un cappio. Questo Male metafisico, irriducibile, assume qui una forma peculiarmente russa: come oscura connivenza fra la delazione, il rancore, l’abiezione erotica e l’ansia di espiare, punirsi, confessare. Forse nessun libro ha saputo dare voce, al pari di questo, a un fantasma subdolo e imperioso: quello dell’«erotismo poliziesco». E, con la sua infallibile percezione dei «segni dei tempi», Roth ci ha offerto in queste pagine una delle più convincenti figure del Diavolo moderno: un essere mellifluo e imbrillantinato, che fa l’agente della polizia segreta zarista per passare poi, senza mutare in nulla le sue maniere, a quella di Lenin; un «sussurratore» che guida con dolcezza i suoi eletti in un «inferno profumato». È un inferno dove il protagonista entra di slancio, senza accorgersene, perché la sua soglia è segnata da un nobile sentimento: l’esigenza di una «giustizia assoluta». Ma, in un mondo dove ciascuno non è ciò che è supposto essere, dove «una falsa esistenza, costruita su un nome preso in prestito e rubato» riesce a «distruggere l’esistenza vera, quella reale», dove tutti i pesi sono falsi, dove i documenti falsi garantiscono l’immunità e i documenti veri celano in sé una condanna a morte, dove il legittimo è spurio e l’illegittimo si sente vittima di un complotto e perciò congiura contro i suoi presunti persecutori, in un mondo che sembra essere già di per sé una immane provocazione organizzata da una accorta polizia, la «giustizia assoluta» diventa facilmente la legge dell’inferno. Ma l’inferno non è, come vorrebbero i bigotti, solo un luogo di punizioni: piuttosto è un luogo di voluttà torturanti e di torture voluttuose, che svela con lentezza, con agio, la propria ultima atrocità. Grazie al genio romanzesco di Roth, noi traversiamo in queste pagine quell’inferno come fosse una serie di stanze in un appartamento, sentiamo il suo odore dolciastro, ci soffermiamo sulla carta da parati, avvertiamo l’attrazione del luogo come «qualcosa di caldo, di confuso, di assurdo», che però si offre con piena naturalezza, come se l’impulso più spontaneo fosse quello di abbracciare l’atroce. La "Confessione di un assassino" è il terzo romanzo scritto da Roth in esilio e fu pubblicato per la prima volta nel 1936.

View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart

Questo libro è il «romanzo russo» di Joseph Roth. Vegliati da un orologio di latta, le cui lancette sono ferme o segnano l’ora sbagliata, in un locale di Parigi che è un porto di naufraghi della prima emigrazione russa, alcuni avventori ascoltano una confessione, durante una notte interminabile. E subito siamo irretiti nell’intreccio di un esasperato feuilleton, che è una favola sul Male, sul suo potere ipnotico di spingere le proprie vittime in storie circolari e ossessive, che si stringono lentamente come un cappio. Questo Male metafisico, irriducibile, assume qui una forma peculiarmente russa: come oscura connivenza fra la delazione, il rancore, l’abiezione erotica e l’ansia di espiare, punirsi, confessare. Forse nessun libro ha saputo dare voce, al pari di questo, a un fantasma subdolo e imperioso: quello dell’«erotismo poliziesco». E, con la sua infallibile percezione dei «segni dei tempi», Roth ci ha offerto in queste pagine una delle più convincenti figure del Diavolo moderno: un essere mellifluo e imbrillantinato, che fa l’agente della polizia segreta zarista per passare poi, senza mutare in nulla le sue maniere, a quella di Lenin; un «sussurratore» che guida con dolcezza i suoi eletti in un «inferno profumato». È un inferno dove il protagonista entra di slancio, senza accorgersene, perché la sua soglia è segnata da un nobile sentimento: l’esigenza di una «giustizia assoluta». Ma, in un mondo dove ciascuno non è ciò che è supposto essere, dove «una falsa esistenza, costruita su un nome preso in prestito e rubato» riesce a «distruggere l’esistenza vera, quella reale», dove tutti i pesi sono falsi, dove i documenti falsi garantiscono l’immunità e i documenti veri celano in sé una condanna a morte, dove il legittimo è spurio e l’illegittimo si sente vittima di un complotto e perciò congiura contro i suoi presunti persecutori, in un mondo che sembra essere già di per sé una immane provocazione organizzata da una accorta polizia, la «giustizia assoluta» diventa facilmente la legge dell’inferno. Ma l’inferno non è, come vorrebbero i bigotti, solo un luogo di punizioni: piuttosto è un luogo di voluttà torturanti e di torture voluttuose, che svela con lentezza, con agio, la propria ultima atrocità. Grazie al genio romanzesco di Roth, noi traversiamo in queste pagine quell’inferno come fosse una serie di stanze in un appartamento, sentiamo il suo odore dolciastro, ci soffermiamo sulla carta da parati, avvertiamo l’attrazione del luogo come «qualcosa di caldo, di confuso, di assurdo», che però si offre con piena naturalezza, come se l’impulso più spontaneo fosse quello di abbracciare l’atroce. La "Confessione di un assassino" è il terzo romanzo scritto da Roth in esilio e fu pubblicato per la prima volta nel 1936.

More books from Adelphi

Cover of the book Le incantatrici by Joseph Roth
Cover of the book L'Ingegnere in blu by Joseph Roth
Cover of the book La casa dei Krull by Joseph Roth
Cover of the book Quella sera dorata by Joseph Roth
Cover of the book Quattro storie inglesi by Joseph Roth
Cover of the book Maigret e il corpo senza testa by Joseph Roth
Cover of the book L'occhio del barbagianni by Joseph Roth
Cover of the book Abbiamo sempre vissuto nel castello by Joseph Roth
Cover of the book The Brothers Karamazov by Joseph Roth
Cover of the book Maigret si diverte by Joseph Roth
Cover of the book L'impiccato di Saint-Pholien by Joseph Roth
Cover of the book Sulla Germania totalitaria by Joseph Roth
Cover of the book Intorno al senso del nulla by Joseph Roth
Cover of the book Inquietanti azioni a distanza by Joseph Roth
Cover of the book Storia naturale della distruzione by Joseph Roth
We use our own "cookies" and third party cookies to improve services and to see statistical information. By using this website, you agree to our Privacy Policy