Author: | John Banville | ISBN: | 9788860881403 |
Publisher: | Guanda | Publication: | December 31, 2010 |
Imprint: | Guanda | Language: | Italian |
Author: | John Banville |
ISBN: | 9788860881403 |
Publisher: | Guanda |
Publication: | December 31, 2010 |
Imprint: | Guanda |
Language: | Italian |
John Banville, nato in Irlanda nel 1945, è uno dei più grandi romanzieri contemporanei. Amatissimo dalla critica (solo per fare un esempio, nel 2014 Pietro Citati sul Corriere della Sera ha definito il suo L’intoccabile "un romanzo straordinario: certo il più bello degli ultimi quarant'anni" per "la vastità, la ricchezza, il terribile riso"), Banville nel corso della sua carriera ha vinto i premi più prestigiosi, fra cui il Booker Prize per Il Mare, il Premio Franz Kafka, il Premio Nonino, l’Irish Book Awards, l’European Literary Award, l’Irish PEN Award e il Premio Principe delle Asturie per la sua opera. Diversi critici e giornalisti lo considerano, con Philip Roth e Haruki Murakami, come uno dei possibili vincitori del prossimo Premio Nobel per la Letteratura. Banville è conosciuto per la sua prosa precisa e fredda, caratterizzata da un'inventiva Nabokoviana, e per il suo umorismo nero. Fra le sue opere, anche una serie di “romanzi gialli” di altissima qualità, ambientati nella Dublino anni '50, che hanno come protagonista l'anatomopatologo Quirke. Dai romanzi di Quirke la BBC e RTÉ hanno tratto una serie TV nel 2014. April Latimer, giovane medico di buona famiglia e dubbia reputazione, sembra svanita nel nulla: gli amici non la sentono da giorni, al lavoro la credono malata, nulla nel suo appartamento lascia presagire una partenza programmata. Nell’indifferenza generale, solo la sua amica Phoebe, figlia dell’anatomopatologo Quirke, sembra porsi delle domande, sorretta nella sua ostinazione da un brutto presentimento che le circostanze non fanno che incoraggiare. Troppe, infatti, le resistenze inaspettate, le zone d’ombra, l’imbarazzo contro cui si scontrano i suoi cauti tentativi di saperne di più: d’un tratto tutto appare più confuso e compromesso di quanto potesse immaginare, caliginoso e denso come la nebbia che incombe su Dublino, fredda e ostile come non mai negli ultimi scampoli d’inverno. Forse April non è quella che ha fatto credere di essere, né c’è da fidarsi della sua fin troppo rispettabile famiglia; anche all’interno del loro gruppo all’apparenza compatto – scopre Phoebe – c’erano segreti, intese, rivalità ben più profonde di quanto lei abbia mai sospettato. L’unico su cui contare è Quirke, reduce da un soggiorno in una clinica di riabilitazione per alcolisti e intenzionato a fare il padre come si deve, ma ancora vulnerabile alle più umane delle tentazioni: un’auto sportiva che non sa guidare, un whisky di troppo di tanto in tanto, per scaldarsi cuore e ossa, e, forse, un nuovo amore. Così, tra colpi di scena e rivelazioni dolorose, padre e figlia si sperimentano con timidezza in un inedito gioco di squadra – per una volta alleati, se non proprio famiglia – e si avviano insieme alla scoperta dell’impietosa verità.
«John Banville è indubbiamente una delle figure di maggior spicco tra gli scrittori di lingua inglese degli ultimi decenni, e in particolare nel quadro della singolare, quasi irresistibile fioritura letteraria irlandese... Banville scandaglia i suoi personaggi travagliati, quasi fantasmatici, spesso peccatori per la morale comune. I suoi romanzi procedono come serrate partite a scacchi.»
Claudio Gorlier
«Un maestro la cui prosa regala un piacere continuo e quasi fisico.»
Martin Amis
John Banville, nato in Irlanda nel 1945, è uno dei più grandi romanzieri contemporanei. Amatissimo dalla critica (solo per fare un esempio, nel 2014 Pietro Citati sul Corriere della Sera ha definito il suo L’intoccabile "un romanzo straordinario: certo il più bello degli ultimi quarant'anni" per "la vastità, la ricchezza, il terribile riso"), Banville nel corso della sua carriera ha vinto i premi più prestigiosi, fra cui il Booker Prize per Il Mare, il Premio Franz Kafka, il Premio Nonino, l’Irish Book Awards, l’European Literary Award, l’Irish PEN Award e il Premio Principe delle Asturie per la sua opera. Diversi critici e giornalisti lo considerano, con Philip Roth e Haruki Murakami, come uno dei possibili vincitori del prossimo Premio Nobel per la Letteratura. Banville è conosciuto per la sua prosa precisa e fredda, caratterizzata da un'inventiva Nabokoviana, e per il suo umorismo nero. Fra le sue opere, anche una serie di “romanzi gialli” di altissima qualità, ambientati nella Dublino anni '50, che hanno come protagonista l'anatomopatologo Quirke. Dai romanzi di Quirke la BBC e RTÉ hanno tratto una serie TV nel 2014. April Latimer, giovane medico di buona famiglia e dubbia reputazione, sembra svanita nel nulla: gli amici non la sentono da giorni, al lavoro la credono malata, nulla nel suo appartamento lascia presagire una partenza programmata. Nell’indifferenza generale, solo la sua amica Phoebe, figlia dell’anatomopatologo Quirke, sembra porsi delle domande, sorretta nella sua ostinazione da un brutto presentimento che le circostanze non fanno che incoraggiare. Troppe, infatti, le resistenze inaspettate, le zone d’ombra, l’imbarazzo contro cui si scontrano i suoi cauti tentativi di saperne di più: d’un tratto tutto appare più confuso e compromesso di quanto potesse immaginare, caliginoso e denso come la nebbia che incombe su Dublino, fredda e ostile come non mai negli ultimi scampoli d’inverno. Forse April non è quella che ha fatto credere di essere, né c’è da fidarsi della sua fin troppo rispettabile famiglia; anche all’interno del loro gruppo all’apparenza compatto – scopre Phoebe – c’erano segreti, intese, rivalità ben più profonde di quanto lei abbia mai sospettato. L’unico su cui contare è Quirke, reduce da un soggiorno in una clinica di riabilitazione per alcolisti e intenzionato a fare il padre come si deve, ma ancora vulnerabile alle più umane delle tentazioni: un’auto sportiva che non sa guidare, un whisky di troppo di tanto in tanto, per scaldarsi cuore e ossa, e, forse, un nuovo amore. Così, tra colpi di scena e rivelazioni dolorose, padre e figlia si sperimentano con timidezza in un inedito gioco di squadra – per una volta alleati, se non proprio famiglia – e si avviano insieme alla scoperta dell’impietosa verità.
«John Banville è indubbiamente una delle figure di maggior spicco tra gli scrittori di lingua inglese degli ultimi decenni, e in particolare nel quadro della singolare, quasi irresistibile fioritura letteraria irlandese... Banville scandaglia i suoi personaggi travagliati, quasi fantasmatici, spesso peccatori per la morale comune. I suoi romanzi procedono come serrate partite a scacchi.»
Claudio Gorlier
«Un maestro la cui prosa regala un piacere continuo e quasi fisico.»
Martin Amis