Author: | Antonio Franchini | ISBN: | 9788831740876 |
Publisher: | Marsilio | Publication: | July 28, 2016 |
Imprint: | Marsilio | Language: | Italian |
Author: | Antonio Franchini |
ISBN: | 9788831740876 |
Publisher: | Marsilio |
Publication: | July 28, 2016 |
Imprint: | Marsilio |
Language: | Italian |
"Nella primavera del 1970, quando la rivolta giovanile ormai si era irradiata dal cuore dell’Europa dando vita al decennio della politica e della creatività, del pacifismo e della lotta armata, dell’amore estatico e dell’odio ideologico, la Arnoldo Mondadori editore pubblicò un romanzo in lode di Hitler, ma non se ne accorse nessuno". Il romanzo si chiamava "La distruzione", l’autore Dante Virgili. Franchini comincia ripercorrendo il tormentato, emblematico iter che portò i funzionari di allora alla decisione di pubblicare l’unico romanzo apertamente, dichiaratamente nazista della letteratura italiana. Attraverso la memoria personale e le testimonianze, ricostruisce la figura dell’autore. Dante Virgili fu senz'altro, per molti aspetti, un mostro, ma anche uno scrittore potente e visionario (una pagina de La distruzione prefigura, con veggenza impressionante, l’attacco alle Torri gemelle), un uomo il cui male di vivere, la cui follia, le cui inquietudini potevano essere così contagiosi che quei funzionari, che naturalmente delle idee di Virgili non ne condividevano nessuna, lo aiutarono in tutti i modi, per anni, dentro e fuori dalle cliniche, perché quel demone, quella sorta di incarnazione del male, scrivesse il libro terribile e assoluto che molti si aspettavano da lui. Quel libro arrivò, nel 1991. Si chiamava Metodo della sopravvivenza. Si ripete l’iter di vent’anni prima, il braccio di ferro tra chi è pro e chi è contro la pubblicazione. Solo che l’editore adesso è Antonio Franchini, l’autore di questa storia, e lui decide per il no. L’anno successivo Virgili muore, senza parenti, senza eredi, senza lasciare niente se non le sue pagine inedite. Perché Cronaca della fine non è solo un’inchiesta su un caso editoriale; è un’opera sul giudizio, sui confini dell’arte, sulla seduzione del male.
"Nella primavera del 1970, quando la rivolta giovanile ormai si era irradiata dal cuore dell’Europa dando vita al decennio della politica e della creatività, del pacifismo e della lotta armata, dell’amore estatico e dell’odio ideologico, la Arnoldo Mondadori editore pubblicò un romanzo in lode di Hitler, ma non se ne accorse nessuno". Il romanzo si chiamava "La distruzione", l’autore Dante Virgili. Franchini comincia ripercorrendo il tormentato, emblematico iter che portò i funzionari di allora alla decisione di pubblicare l’unico romanzo apertamente, dichiaratamente nazista della letteratura italiana. Attraverso la memoria personale e le testimonianze, ricostruisce la figura dell’autore. Dante Virgili fu senz'altro, per molti aspetti, un mostro, ma anche uno scrittore potente e visionario (una pagina de La distruzione prefigura, con veggenza impressionante, l’attacco alle Torri gemelle), un uomo il cui male di vivere, la cui follia, le cui inquietudini potevano essere così contagiosi che quei funzionari, che naturalmente delle idee di Virgili non ne condividevano nessuna, lo aiutarono in tutti i modi, per anni, dentro e fuori dalle cliniche, perché quel demone, quella sorta di incarnazione del male, scrivesse il libro terribile e assoluto che molti si aspettavano da lui. Quel libro arrivò, nel 1991. Si chiamava Metodo della sopravvivenza. Si ripete l’iter di vent’anni prima, il braccio di ferro tra chi è pro e chi è contro la pubblicazione. Solo che l’editore adesso è Antonio Franchini, l’autore di questa storia, e lui decide per il no. L’anno successivo Virgili muore, senza parenti, senza eredi, senza lasciare niente se non le sue pagine inedite. Perché Cronaca della fine non è solo un’inchiesta su un caso editoriale; è un’opera sul giudizio, sui confini dell’arte, sulla seduzione del male.