Author: | Slavoj Žižek | ISBN: | 9788868337513 |
Publisher: | Ponte alle Grazie | Publication: | March 30, 2017 |
Imprint: | Ponte alle Grazie | Language: | Italian |
Author: | Slavoj Žižek |
ISBN: | 9788868337513 |
Publisher: | Ponte alle Grazie |
Publication: | March 30, 2017 |
Imprint: | Ponte alle Grazie |
Language: | Italian |
««Un’intelligenza che toglie il fiato»»
The Guardian - Terry Eagleton
**Verità, bellezza, bene: **
**i vari aspetti della differenza e del negativo **
spiegati come lotta filosofica e politica.
Che cos’è la disparità che dà il titolo a questo volume? Pressoché tutto: è la differenza presente già negli elementi primi della materia, nella proto-realtà della fisica quantistica; ma anche nel vuoto incolmabile tra l'essere e l'alterità radicale di dio, tra il desiderio e la sua fantasmatica realizzazione in un Altro. Riprendendo uno dei concetti meno frequentati dell’immenso corpus hegeliano, ed erigendolo a principio ontologico universale, Slavoj Žižek ne libera tutto il potenziale analitico, continuando brillantemente nella sua opera pluridecennale di reinterpretazione di Hegel e Lacan; e nel suo stile inimitabile (un impasto di cultura alta e pop, Schönberg e le canzonette, Heidegger e i noir americani), confeziona uno strumento per dare ulteriore forza alla vocazione militante del suo materialismo: la filosofia come una forma della lotta di classe, per la vera Idea – quella comunista – che è «ciò che essenzialmente divide».
««Un’intelligenza che toglie il fiato»»
The Guardian - Terry Eagleton
**Verità, bellezza, bene: **
**i vari aspetti della differenza e del negativo **
spiegati come lotta filosofica e politica.
Che cos’è la disparità che dà il titolo a questo volume? Pressoché tutto: è la differenza presente già negli elementi primi della materia, nella proto-realtà della fisica quantistica; ma anche nel vuoto incolmabile tra l'essere e l'alterità radicale di dio, tra il desiderio e la sua fantasmatica realizzazione in un Altro. Riprendendo uno dei concetti meno frequentati dell’immenso corpus hegeliano, ed erigendolo a principio ontologico universale, Slavoj Žižek ne libera tutto il potenziale analitico, continuando brillantemente nella sua opera pluridecennale di reinterpretazione di Hegel e Lacan; e nel suo stile inimitabile (un impasto di cultura alta e pop, Schönberg e le canzonette, Heidegger e i noir americani), confeziona uno strumento per dare ulteriore forza alla vocazione militante del suo materialismo: la filosofia come una forma della lotta di classe, per la vera Idea – quella comunista – che è «ciò che essenzialmente divide».