Author: | Michele Diomede | ISBN: | 1230000190083 |
Publisher: | Michele Diomede | Publication: | October 13, 2013 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Michele Diomede |
ISBN: | 1230000190083 |
Publisher: | Michele Diomede |
Publication: | October 13, 2013 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Questo libro si pone l’obbiettivo di trasformare la Divina Commedia, il poema al mondo più famoso e osannato della letteratura medievale, in un romanzo narrato in prima persona. Naturalmente, se l’operazione è riuscita senza dissacrazioni, forzature o espedienti patetici per rendere la sublime liricità dei versi danteschi tocca al lettore stabilirlo. Ci limitiamo qui a dire che il presente lavoro, appunto perché opera di narrativa, non contiene bibliografie, citazioni, rimandi o riferimenti o ammiccamenti a filologi o specialisti della materia. Per venire in aiuto del lettore non propriamente esperto dell’epoca medievale si è usato l’ espediente di “costringere” l’io narrante, cioè lo stesso Dante, a chiarire al lettore i dettagli e i retroscena della storia: insomma un aiuto per meglio comprendere gli aspetti religiosi, culturali, giuridici, filosofici, le biografie dei tanti personaggi, ecc. Non si tratta dunque della solita traduzione in prosa o parafrasi, che dir si voglia, ad uso e consumo di chi cerca una veloce sintesi dei versi danteschi, bensì di una libera, anche se rigorosa e mai superficiale interpretazione in prosa del poema medesimo. Scorrendo i vari capitoli (tanti quanti sono il numero dei canti nell’opera originale) il lettore si confronterà con una scrittura densa di digressioni, chiose, metafore, similitudini, e quant’altro sia stato ritenuto non solo utile a rendere intellegibile il racconto là dove i pur meravigliosi versi del poeta fiorentino risultano complessi o enigmatici, ma anche e soprattutto idonea a restituire una lettura fluida e, speriamo, quanto più gradevole. Confidiamo pertanto di fornire uno strumento valido non solo allo studente alle prese con gli esami, ma a chiunque intenda, senza annoiarsi, iniziare o approfondire la conoscenza di un capolavoro assoluto della letteratura di tutti i tempi. Un capolavoro che per via dell’ “ostico” italiano del Trecento, e con buona pace delle seguitissime lecturae dantis televisive, rimane ancora poco, pochissimo conosciuto dal grande pubblico.
Questo libro si pone l’obbiettivo di trasformare la Divina Commedia, il poema al mondo più famoso e osannato della letteratura medievale, in un romanzo narrato in prima persona. Naturalmente, se l’operazione è riuscita senza dissacrazioni, forzature o espedienti patetici per rendere la sublime liricità dei versi danteschi tocca al lettore stabilirlo. Ci limitiamo qui a dire che il presente lavoro, appunto perché opera di narrativa, non contiene bibliografie, citazioni, rimandi o riferimenti o ammiccamenti a filologi o specialisti della materia. Per venire in aiuto del lettore non propriamente esperto dell’epoca medievale si è usato l’ espediente di “costringere” l’io narrante, cioè lo stesso Dante, a chiarire al lettore i dettagli e i retroscena della storia: insomma un aiuto per meglio comprendere gli aspetti religiosi, culturali, giuridici, filosofici, le biografie dei tanti personaggi, ecc. Non si tratta dunque della solita traduzione in prosa o parafrasi, che dir si voglia, ad uso e consumo di chi cerca una veloce sintesi dei versi danteschi, bensì di una libera, anche se rigorosa e mai superficiale interpretazione in prosa del poema medesimo. Scorrendo i vari capitoli (tanti quanti sono il numero dei canti nell’opera originale) il lettore si confronterà con una scrittura densa di digressioni, chiose, metafore, similitudini, e quant’altro sia stato ritenuto non solo utile a rendere intellegibile il racconto là dove i pur meravigliosi versi del poeta fiorentino risultano complessi o enigmatici, ma anche e soprattutto idonea a restituire una lettura fluida e, speriamo, quanto più gradevole. Confidiamo pertanto di fornire uno strumento valido non solo allo studente alle prese con gli esami, ma a chiunque intenda, senza annoiarsi, iniziare o approfondire la conoscenza di un capolavoro assoluto della letteratura di tutti i tempi. Un capolavoro che per via dell’ “ostico” italiano del Trecento, e con buona pace delle seguitissime lecturae dantis televisive, rimane ancora poco, pochissimo conosciuto dal grande pubblico.