Author: | Giorgio Mosetti | ISBN: | 9788897733904 |
Publisher: | La Caravella | Publication: | January 14, 2013 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Giorgio Mosetti |
ISBN: | 9788897733904 |
Publisher: | La Caravella |
Publication: | January 14, 2013 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Un uomo, una fortezza, in cui è rinchiuso da oltre vent’anni senza neppure saperne il motivo, e una fuga. L’ultima. Comunque vada. Il Capo è stato chiaro al riguardo. Se scappa ancora, questa volta ad attenderlo c’è il sotterraneo. E nessuno è mai uscito dal sotterraneo.
A dargli la caccia, i carcerieri. Il Capo, uomo fosco e raffinato, con il volto perennemente celato dietro inquietanti maschere di cane. Jak Due, il bestione dalla falcata possente e claudicante, incaricato di somministrargli scosse elettriche e virus al solo scopo di indebolirlo, e Ura, donna minuscola e silenziosa, con la straordinaria capacità di infilarsi nei meandri di una mente armata di grimaldello per scardinare ogni sostegno alla fiducia. Sullo sfondo, a sud, la leggendaria barriera dei monti Pas. Un luogo ostile e insuperabile da cui, si dice, nessuno ha mai fatto ritorno. Ma anche, forse, unica via di salvezza. Ad aiutare l’uomo lungo il cammino, un vecchio bizzarro, che vive in una chiesa sconsacrata e ha la stravagante abitudine di dare il nome agli alberi, e una donna e un bambino, moglie e figlio di un uomo che si è arreso troppo presto.
Uno straordinario viaggio onirico, ammantato di minaccia e crudeltà, e, attraverso l’uso efficace dell’allegoria, ci conduce per mano dentro lo spietato mondo della sofferenza, facendoci arrancare, passo dopo passo, lungo il cammino di un uomo alla disperata ricerca di sé e della propria salvezza. Un cammino che potrebbe persino portarci fino lassù, in cima a quegli stramaledetti monti Pas, per scoprire se, come racconta la leggenda, è la dimora del demone della montagna. Oppure, perché no, lo scrigno dell’unica risposta possibile a tutti i perché.
Un uomo, una fortezza, in cui è rinchiuso da oltre vent’anni senza neppure saperne il motivo, e una fuga. L’ultima. Comunque vada. Il Capo è stato chiaro al riguardo. Se scappa ancora, questa volta ad attenderlo c’è il sotterraneo. E nessuno è mai uscito dal sotterraneo.
A dargli la caccia, i carcerieri. Il Capo, uomo fosco e raffinato, con il volto perennemente celato dietro inquietanti maschere di cane. Jak Due, il bestione dalla falcata possente e claudicante, incaricato di somministrargli scosse elettriche e virus al solo scopo di indebolirlo, e Ura, donna minuscola e silenziosa, con la straordinaria capacità di infilarsi nei meandri di una mente armata di grimaldello per scardinare ogni sostegno alla fiducia. Sullo sfondo, a sud, la leggendaria barriera dei monti Pas. Un luogo ostile e insuperabile da cui, si dice, nessuno ha mai fatto ritorno. Ma anche, forse, unica via di salvezza. Ad aiutare l’uomo lungo il cammino, un vecchio bizzarro, che vive in una chiesa sconsacrata e ha la stravagante abitudine di dare il nome agli alberi, e una donna e un bambino, moglie e figlio di un uomo che si è arreso troppo presto.
Uno straordinario viaggio onirico, ammantato di minaccia e crudeltà, e, attraverso l’uso efficace dell’allegoria, ci conduce per mano dentro lo spietato mondo della sofferenza, facendoci arrancare, passo dopo passo, lungo il cammino di un uomo alla disperata ricerca di sé e della propria salvezza. Un cammino che potrebbe persino portarci fino lassù, in cima a quegli stramaledetti monti Pas, per scoprire se, come racconta la leggenda, è la dimora del demone della montagna. Oppure, perché no, lo scrigno dell’unica risposta possibile a tutti i perché.