Da più di un secolo il filo che legava arte e fede sembra spezzato. L’arte contemporanea si sviluppa sempre più lontana dal contesto della religione cattolica e, d’altra parte, la Chiesa spesso, nelle commissioni delle sue opere d’arte liturgica, dirige le proprie attenzioni verso artisti che guardano al passato e non al dibattito contemporaneo. Ma cosa c’è dietro a questo desiderio di passato? Non è che gli stilemi di ieri ci aiutano a non riconoscere il vero problema, e cioè che non ci stiamo più interrogando sul serio sulla nostra fede?
Da più di un secolo il filo che legava arte e fede sembra spezzato. L’arte contemporanea si sviluppa sempre più lontana dal contesto della religione cattolica e, d’altra parte, la Chiesa spesso, nelle commissioni delle sue opere d’arte liturgica, dirige le proprie attenzioni verso artisti che guardano al passato e non al dibattito contemporaneo. Ma cosa c’è dietro a questo desiderio di passato? Non è che gli stilemi di ieri ci aiutano a non riconoscere il vero problema, e cioè che non ci stiamo più interrogando sul serio sulla nostra fede?