Author: | Giulio Ferroni | ISBN: | 9788869934063 |
Publisher: | Elliot | Publication: | April 11, 2017 |
Imprint: | Elliot | Language: | Italian |
Author: | Giulio Ferroni |
ISBN: | 9788869934063 |
Publisher: | Elliot |
Publication: | April 11, 2017 |
Imprint: | Elliot |
Language: | Italian |
A duecento anni dalla nascita di Francesco De Sanctis (1817- 1883) l’eredità del grande letterato e filosofo risulta essere più che mai vitale, propositiva e utile per migliorare lo stato di salute della nostra cultura. È da questa prospettiva che Giulio Ferroni lo ricorda, in maniera ampia e articolata, come figura imprescindibile per comprendere la storia della letteratura e della critica italiana. E a rappresentarne la modernità e attualità di pensiero, è stata scelta per questo volume la prolusione tenuta al Politecnico di Zurigo in apertura dell’anno didattico 1856- 1857. Nel suo discorso di benvenuto, il professore di Storia della Letteratura italiana ricorda a quei giovani, chiamati ad affrontare gli studi scientifici e tecnici, l’importanza di una educazione intellettuale e morale che può provenire solo dallo studio delle lettere, l’unico in grado di far evolvere un giovane dal suo stato “rozzo” e “salvatico”. Parla ai giovani di oggi, con comunicativa intensità e passione, l’arringa desanctisiana in difesa della letteratura, della poesia e dell’arte.
A duecento anni dalla nascita di Francesco De Sanctis (1817- 1883) l’eredità del grande letterato e filosofo risulta essere più che mai vitale, propositiva e utile per migliorare lo stato di salute della nostra cultura. È da questa prospettiva che Giulio Ferroni lo ricorda, in maniera ampia e articolata, come figura imprescindibile per comprendere la storia della letteratura e della critica italiana. E a rappresentarne la modernità e attualità di pensiero, è stata scelta per questo volume la prolusione tenuta al Politecnico di Zurigo in apertura dell’anno didattico 1856- 1857. Nel suo discorso di benvenuto, il professore di Storia della Letteratura italiana ricorda a quei giovani, chiamati ad affrontare gli studi scientifici e tecnici, l’importanza di una educazione intellettuale e morale che può provenire solo dallo studio delle lettere, l’unico in grado di far evolvere un giovane dal suo stato “rozzo” e “salvatico”. Parla ai giovani di oggi, con comunicativa intensità e passione, l’arringa desanctisiana in difesa della letteratura, della poesia e dell’arte.