Author: | Giovanni Della Casa | ISBN: | 9780244044893 |
Publisher: | epf | Publication: | November 4, 2017 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Giovanni Della Casa |
ISBN: | 9780244044893 |
Publisher: | epf |
Publication: | November 4, 2017 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Il Galateo overo de' costumi, noto comunemente come Galateo, è un breve trattato scritto da Giovanni Della Casa (1503-56) probabilmente negli anni in cui si ritirò nell'abbazia di Sant'Eustachio presso Nervesa, nel trevigiano, tra il 1551 e il 1555, e pubblicato postumo nel 1558.
Il trattato, scritto in forma di dialogo platonico, per quanto l'interlocutore stia in ascolto del "vecchio" per tutto il trattato, condensa le molteplici esperienze di diplomazia e di vita cortigiana accumulate in qualità di Nunzio apostolico a Venezia e Segretario di stato durante il pontificato di Papa Paolo III.
L'opera si inserisce nel filone umanistico e didascalico che, prendendo le mosse dall'opera allegorica di Brunetto Latini e dal Fiore dantesco, attraverso le speculazioni degli Umanisti del Quattrocento raggiunge i suoi culmini con il Cortegiano (1513-1518) di Baldassarre Castiglione, gli Asolani (1505) e le Prose della volgar lingua (1525) di Pietro Bembo. Alla radice dell'ispirazione dell'autore sta lo stesso concetto di "Grazia" e di "decoro" caratteristici dell'opera del Castiglione; tuttavia il modello etico ed estetico dell'uomo rinascimentale nel Galateo non viene ristretto alla nobiltà, ma dichiarato raggiungibile ed esemplabile da tutti.
Il Galateo overo de' costumi, noto comunemente come Galateo, è un breve trattato scritto da Giovanni Della Casa (1503-56) probabilmente negli anni in cui si ritirò nell'abbazia di Sant'Eustachio presso Nervesa, nel trevigiano, tra il 1551 e il 1555, e pubblicato postumo nel 1558.
Il trattato, scritto in forma di dialogo platonico, per quanto l'interlocutore stia in ascolto del "vecchio" per tutto il trattato, condensa le molteplici esperienze di diplomazia e di vita cortigiana accumulate in qualità di Nunzio apostolico a Venezia e Segretario di stato durante il pontificato di Papa Paolo III.
L'opera si inserisce nel filone umanistico e didascalico che, prendendo le mosse dall'opera allegorica di Brunetto Latini e dal Fiore dantesco, attraverso le speculazioni degli Umanisti del Quattrocento raggiunge i suoi culmini con il Cortegiano (1513-1518) di Baldassarre Castiglione, gli Asolani (1505) e le Prose della volgar lingua (1525) di Pietro Bembo. Alla radice dell'ispirazione dell'autore sta lo stesso concetto di "Grazia" e di "decoro" caratteristici dell'opera del Castiglione; tuttavia il modello etico ed estetico dell'uomo rinascimentale nel Galateo non viene ristretto alla nobiltà, ma dichiarato raggiungibile ed esemplabile da tutti.