Author: | Augusto De Angelis | ISBN: | 9788866612261 |
Publisher: | Scrivere | Publication: | April 11, 2017 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Augusto De Angelis |
ISBN: | 9788866612261 |
Publisher: | Scrivere |
Publication: | April 11, 2017 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
"Giobbe Tuama & C." è un romanzo poliziesco del 1936 dello scrittore italiano Augusto De Angelis, quinto della serie dedicata alle indagini del commissario De Vincenzi della squadra mobile di Milano.
A Milano si tiene l'annuale "Fiera del Libro", cui partecipa la "Lega Evangelica Cristiana" con il loro libro di punta, anzi l'unico pubblicato: "Il Libro dei Libri. La scienza del mondo. L'Antico e il Nuovo Testamento. Dalla Genesi all'Apocalissi. Sessantadue libri in un solo volume!" richiama il pubblico un uomo grosso vestito di nero, che tutti chiamano Giobbe Tuama. Gli si avvicina un altro uomo e lo chiama, ma con il nome di Jeremiah Shanahan.
Sono entrambi americani, il primo di origini irlandesi, mentre il secondo, che si chiama Giorgio Crestansen, danesi. Il secondo lo ha cercato per trent'anni in tutto il mondo, tanto da incaricare anche investigatori privati, ed invita Giobbe ad incontrarsi nella stessa piazza a mezzanotte, per regolare i conti.
Fatto sta che il giorno dopo Giobbe viene trovato ucciso proprio nello stand della "Lega Evangelica Cristiana", come può constatare il commissario De Vincenzi. Ma questi non fa a tempo a tornare in ufficio che riceve una comunicazione: uno straniero era stato trovato morto, anzi ucciso, in una camera dell'Hôtel d'Inghilterra, in Corso Vittorio Emanuele, un certo Giorgio Crestansen.
Augusto De Angelis (Roma 1888 – Bellagio 1944) è stato uno scrittore e giornalista italiano. Scrisse poco meno di una ventina di romanzi polizieschi, nella maggior parte dei quali è protagonista il commissario De Vincenzi, capo della squadra mobile di Milano, un personaggio arguto ma molto umano, creando una sorta di Maigret italiano ante litteram.
Nonostante il buon successo dei suoi romanzi, tuttavia, De Angelis non poté goderne a lungo: la censura del regime fascista infatti impose il sequestro del romanzi noir nonché la chiusura dei gialli Mondadori, perché, per motivi propagandistici e di ordine pubblico, tendeva a far scomparire il crimine dalle cronache e dalla letteratura. Fu arrestato con l'accusa di antifascismo ed uscito di prigione nel 1944 ebbe la sfortuna d'incontrarsi con un "repubblichino" che lo aggredì con pugni e calci, tanto da causarne la morte.
"Giobbe Tuama & C." è un romanzo poliziesco del 1936 dello scrittore italiano Augusto De Angelis, quinto della serie dedicata alle indagini del commissario De Vincenzi della squadra mobile di Milano.
A Milano si tiene l'annuale "Fiera del Libro", cui partecipa la "Lega Evangelica Cristiana" con il loro libro di punta, anzi l'unico pubblicato: "Il Libro dei Libri. La scienza del mondo. L'Antico e il Nuovo Testamento. Dalla Genesi all'Apocalissi. Sessantadue libri in un solo volume!" richiama il pubblico un uomo grosso vestito di nero, che tutti chiamano Giobbe Tuama. Gli si avvicina un altro uomo e lo chiama, ma con il nome di Jeremiah Shanahan.
Sono entrambi americani, il primo di origini irlandesi, mentre il secondo, che si chiama Giorgio Crestansen, danesi. Il secondo lo ha cercato per trent'anni in tutto il mondo, tanto da incaricare anche investigatori privati, ed invita Giobbe ad incontrarsi nella stessa piazza a mezzanotte, per regolare i conti.
Fatto sta che il giorno dopo Giobbe viene trovato ucciso proprio nello stand della "Lega Evangelica Cristiana", come può constatare il commissario De Vincenzi. Ma questi non fa a tempo a tornare in ufficio che riceve una comunicazione: uno straniero era stato trovato morto, anzi ucciso, in una camera dell'Hôtel d'Inghilterra, in Corso Vittorio Emanuele, un certo Giorgio Crestansen.
Augusto De Angelis (Roma 1888 – Bellagio 1944) è stato uno scrittore e giornalista italiano. Scrisse poco meno di una ventina di romanzi polizieschi, nella maggior parte dei quali è protagonista il commissario De Vincenzi, capo della squadra mobile di Milano, un personaggio arguto ma molto umano, creando una sorta di Maigret italiano ante litteram.
Nonostante il buon successo dei suoi romanzi, tuttavia, De Angelis non poté goderne a lungo: la censura del regime fascista infatti impose il sequestro del romanzi noir nonché la chiusura dei gialli Mondadori, perché, per motivi propagandistici e di ordine pubblico, tendeva a far scomparire il crimine dalle cronache e dalla letteratura. Fu arrestato con l'accusa di antifascismo ed uscito di prigione nel 1944 ebbe la sfortuna d'incontrarsi con un "repubblichino" che lo aggredì con pugni e calci, tanto da causarne la morte.