Author: | Caprio Bonaventura | ISBN: | 9788892509146 |
Publisher: | Caprio Bonaventura | Publication: | October 19, 2015 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Caprio Bonaventura |
ISBN: | 9788892509146 |
Publisher: | Caprio Bonaventura |
Publication: | October 19, 2015 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Giulia Farnese fu una delle donne più belle e più potenti del suo tempo. Discendente da parte della madre del papa Bonifacio VIII, fu sorella di un altro papa, Paolo III, amica di Lucrezia Borgia e amante del padre, il famoso Rodrigo Borgia, diventato papa con il nome di Alessandro VI.
Fu la vera artefice della fortuna dei Farnese, che, per mezzo del suo ascendente sul pontefice, da piccoli nobili di provincia diventarono una delle più grandi famiglie italiane del Rinascimento.
Conobbe i più grandi artisti e letterati dell’epoca e diventò amica d’influenti uomini politici e religiosi, ma fu condannata, nei secoli, ad essere ricordata con gli appellativi blasfemici di “Sposa di Cristo” e di“Venere Papale”.
Nell’ultimo periodo della sua vita, più matura, ricca e indipendente, diventò la signora di Carbognano, un piccolo centro rurale con castello, in provincia di Viterbo. Le cronache dell’epoca raccontano che fu un’abile, energica e giusta amministratrice, generosa con la popolazione e dotata di un grande senso di carità verso i poveri, ma soprattutto verso le ragazze e le donne del suo piccolo feudo.
Giulia Farnese fu una delle donne più belle e più potenti del suo tempo. Discendente da parte della madre del papa Bonifacio VIII, fu sorella di un altro papa, Paolo III, amica di Lucrezia Borgia e amante del padre, il famoso Rodrigo Borgia, diventato papa con il nome di Alessandro VI.
Fu la vera artefice della fortuna dei Farnese, che, per mezzo del suo ascendente sul pontefice, da piccoli nobili di provincia diventarono una delle più grandi famiglie italiane del Rinascimento.
Conobbe i più grandi artisti e letterati dell’epoca e diventò amica d’influenti uomini politici e religiosi, ma fu condannata, nei secoli, ad essere ricordata con gli appellativi blasfemici di “Sposa di Cristo” e di“Venere Papale”.
Nell’ultimo periodo della sua vita, più matura, ricca e indipendente, diventò la signora di Carbognano, un piccolo centro rurale con castello, in provincia di Viterbo. Le cronache dell’epoca raccontano che fu un’abile, energica e giusta amministratrice, generosa con la popolazione e dotata di un grande senso di carità verso i poveri, ma soprattutto verso le ragazze e le donne del suo piccolo feudo.