Author: | Stefan Spjut | ISBN: | 9788869186561 |
Publisher: | Salani Editore | Publication: | December 3, 2015 |
Imprint: | Salani Editore | Language: | Italian |
Author: | Stefan Spjut |
ISBN: | 9788869186561 |
Publisher: | Salani Editore |
Publication: | December 3, 2015 |
Imprint: | Salani Editore |
Language: | Italian |
«Cupo ed emozionante... come King, Spjut spinge a credere nell’incredibile. Ma è anche semplice ed elegante: non solo cattura il quotidiano, ma fonde le proprie creature fantastiche nella storia con estrema naturalezza. E fa anche paura, tanta paura»
Metro
«Fa venire i brividi. Questo romanzo è perfetto sia per i lettori di thriller e mystery dalla mente aperta, sia per i lettori di fantasy»
Library Journal
«Spjut rovescia i miti scandinavi in un mondo in scala di grigio fatto apposta per gli amanti della suspense»
Publishers Weekly.
Tutto può accadere quando la notte non ha mai fine. Visto dall’interno della casa, il bosco non sembra così spaventoso. Le favole dell’infanzia svaniscono sotto la luce elettrica e nessun essere soprannaturale resiste alla routine della vita quotidiana. Ma il bambino scomparso tanti anni prima in quel bosco e mai più ritrovato è un fatto di fronte al quale ogni scetticismo vacilla. E quando, a distanza di dieci anni, una donna anziana e terrorizzata rivela che qualcosa di mostruoso tiene d’occhio la sua casa e soprattutto il nipotino di quattro anni, la paura si scatena, soffocando ogni logica. Quando viene a saperlo, Susso, giovane creatrice di un blog dedicato al folclore e alla mitologia, si incuriosisce e decide di sorvegliare la casa della donna; ma è troppo tardi, perché il piccolo scompare a sua volta, senza lasciare traccia. Sconvolta, Susso comincia a cercare indizi, ma tutto quello che trova non fa che portarla sempre più lontano dalla realtà di tutti i giorni e sempre più dentro a un mondo minaccioso e inquietante, in cui gli esseri umani vivono indifesi alla mercé di creature violente e maligne. Un orrore evocato piano piano, una normalità che si trasforma in assurdo, una terra prigioniera delle favole che lei stessa ha generato: Stefan Spjut racconta con maestria un viaggio dell’ignoto dove mito e realtà perdono i contorni e l’incubo irrompe nel quotidiano. Un romanzo e una scrittura degna del miglior Stephen King.
«Cupo ed emozionante... come King, Spjut spinge a credere nell’incredibile. Ma è anche semplice ed elegante: non solo cattura il quotidiano, ma fonde le proprie creature fantastiche nella storia con estrema naturalezza. E fa anche paura, tanta paura»
Metro
«Fa venire i brividi. Questo romanzo è perfetto sia per i lettori di thriller e mystery dalla mente aperta, sia per i lettori di fantasy»
Library Journal
«Spjut rovescia i miti scandinavi in un mondo in scala di grigio fatto apposta per gli amanti della suspense»
Publishers Weekly.
Tutto può accadere quando la notte non ha mai fine. Visto dall’interno della casa, il bosco non sembra così spaventoso. Le favole dell’infanzia svaniscono sotto la luce elettrica e nessun essere soprannaturale resiste alla routine della vita quotidiana. Ma il bambino scomparso tanti anni prima in quel bosco e mai più ritrovato è un fatto di fronte al quale ogni scetticismo vacilla. E quando, a distanza di dieci anni, una donna anziana e terrorizzata rivela che qualcosa di mostruoso tiene d’occhio la sua casa e soprattutto il nipotino di quattro anni, la paura si scatena, soffocando ogni logica. Quando viene a saperlo, Susso, giovane creatrice di un blog dedicato al folclore e alla mitologia, si incuriosisce e decide di sorvegliare la casa della donna; ma è troppo tardi, perché il piccolo scompare a sua volta, senza lasciare traccia. Sconvolta, Susso comincia a cercare indizi, ma tutto quello che trova non fa che portarla sempre più lontano dalla realtà di tutti i giorni e sempre più dentro a un mondo minaccioso e inquietante, in cui gli esseri umani vivono indifesi alla mercé di creature violente e maligne. Un orrore evocato piano piano, una normalità che si trasforma in assurdo, una terra prigioniera delle favole che lei stessa ha generato: Stefan Spjut racconta con maestria un viaggio dell’ignoto dove mito e realtà perdono i contorni e l’incubo irrompe nel quotidiano. Un romanzo e una scrittura degna del miglior Stephen King.