Author: | Franco Ferrarotti | ISBN: | 9788849248753 |
Publisher: | Gangemi Editore | Publication: | October 22, 2017 |
Imprint: | Gangemi Editore | Language: | Italian |
Author: | Franco Ferrarotti |
ISBN: | 9788849248753 |
Publisher: | Gangemi Editore |
Publication: | October 22, 2017 |
Imprint: | Gangemi Editore |
Language: | Italian |
Tre doni inattesi al visitatore incauto · Il sale del quotidiano · Manaus, perla del Rio Negro · La selva sotto attacco · Esploriamo lo spazio, ma ignoriamo il vicino di casa · Gruppi umani a rischio di estinzione · Indios e foresta: un rapporto simbiotico · La resistenza disperata degli Indios · Il fascino del pericolo · L'oceano verde · Gli Indios avvertono l'avvicinarsi dell'uragano Reduce da una ricerca in Amazzonia, al largo di Manaus, che per poco non gli è costata la vita, l'Autore ne ricava, con una riconoscenza mista a nostalgia, tre doni: la tenerezza, la natura come madre-Terra da rispettare, il senso del limite. Sappiamo costruire un aviogetto, ma anche piccoli telefoni cellulari multitasking, capaci di molte operazioni, dalla registrazione alla fotografia, e tuttavia non sappiamo più fare una carezza, il rapporto umano si è inaridito, il mondo si va smaterializzando. La foresta pluviale amazzonica è il grande polmone del pianeta, ma governi, pirati e fazenderos la vanno distruggendo, anno dopo anno, per ricavarne terreni da coltivare, spazi per l'allevamento, legname e minerali. Le società tecnicamente progredite hanno perduto il senso classico della misura. La morte, che un tempo incoronava la vita, è degradata a incidente tecnico, Il verso secentesco, «Che bel fin fa chi ben amato muore», non ha più senso. È solo una stucchevole, finta autoconsolazione. Insieme con l'Amazzonia, anche l'umanità è in pericolo, forse condannata a vivere in una società irretita, ansiogena, egolatrica e, in fondo, essenzialmente anti-sociale. FRANCO FERRAROTTI, è professore emerito di sociologia all'Università di Roma «La Sapienza», avendo vinto nel 1960 il primo concorso bandito in Italia per questa materia; è stato fra i fondatori del «Consiglio dei Comuni d'Europa» a Ginevra nel 1949; fondatore, con Nicola Abbagnano, dei Quaderni di sociologia nel 1951; fra i fondatori dell'Università di Trento nel 1962; deputato indipendente nella Terza Legislatura (1958-1963); responsabile dei «Facteurs sociaux» all'OECE, oraOCSE, a Parigi; dal 1967 dirige La Critica sociologica; nominato «directeur d'études» nel 1978 presso laMaison des Sciences de l'Homme a Parigi; insignito del premio per la carriera dall'Accademia nazionale dei Lincei il 20 giugno 2001; nominato «Cavaliere di Gran Croce al merito della Repubblica» l'11 novembre 2005 dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi. Ha tenuto corsi e condotto ricerche in molte università straniere. Suoi libri sono tradotti in tutto il mondo.
Tre doni inattesi al visitatore incauto · Il sale del quotidiano · Manaus, perla del Rio Negro · La selva sotto attacco · Esploriamo lo spazio, ma ignoriamo il vicino di casa · Gruppi umani a rischio di estinzione · Indios e foresta: un rapporto simbiotico · La resistenza disperata degli Indios · Il fascino del pericolo · L'oceano verde · Gli Indios avvertono l'avvicinarsi dell'uragano Reduce da una ricerca in Amazzonia, al largo di Manaus, che per poco non gli è costata la vita, l'Autore ne ricava, con una riconoscenza mista a nostalgia, tre doni: la tenerezza, la natura come madre-Terra da rispettare, il senso del limite. Sappiamo costruire un aviogetto, ma anche piccoli telefoni cellulari multitasking, capaci di molte operazioni, dalla registrazione alla fotografia, e tuttavia non sappiamo più fare una carezza, il rapporto umano si è inaridito, il mondo si va smaterializzando. La foresta pluviale amazzonica è il grande polmone del pianeta, ma governi, pirati e fazenderos la vanno distruggendo, anno dopo anno, per ricavarne terreni da coltivare, spazi per l'allevamento, legname e minerali. Le società tecnicamente progredite hanno perduto il senso classico della misura. La morte, che un tempo incoronava la vita, è degradata a incidente tecnico, Il verso secentesco, «Che bel fin fa chi ben amato muore», non ha più senso. È solo una stucchevole, finta autoconsolazione. Insieme con l'Amazzonia, anche l'umanità è in pericolo, forse condannata a vivere in una società irretita, ansiogena, egolatrica e, in fondo, essenzialmente anti-sociale. FRANCO FERRAROTTI, è professore emerito di sociologia all'Università di Roma «La Sapienza», avendo vinto nel 1960 il primo concorso bandito in Italia per questa materia; è stato fra i fondatori del «Consiglio dei Comuni d'Europa» a Ginevra nel 1949; fondatore, con Nicola Abbagnano, dei Quaderni di sociologia nel 1951; fra i fondatori dell'Università di Trento nel 1962; deputato indipendente nella Terza Legislatura (1958-1963); responsabile dei «Facteurs sociaux» all'OECE, oraOCSE, a Parigi; dal 1967 dirige La Critica sociologica; nominato «directeur d'études» nel 1978 presso laMaison des Sciences de l'Homme a Parigi; insignito del premio per la carriera dall'Accademia nazionale dei Lincei il 20 giugno 2001; nominato «Cavaliere di Gran Croce al merito della Repubblica» l'11 novembre 2005 dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi. Ha tenuto corsi e condotto ricerche in molte università straniere. Suoi libri sono tradotti in tutto il mondo.