Author: | Riccardo Paracchini | ISBN: | 9786050361360 |
Publisher: | Riccardo Paracchini | Publication: | March 2, 2015 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Riccardo Paracchini |
ISBN: | 9786050361360 |
Publisher: | Riccardo Paracchini |
Publication: | March 2, 2015 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
È il secondo volume dei “racconti delle cose inutili”, dal 2006 al 2012. Si tratta di brevi appunti, annotazioni di cose minime avvenute durante la giornata. Il libro è arricchito da alcune illustrazioni dello stesso artista. Illustrazioni che non illustrano niente ma che accompagnano le pagine con un tocco di colore, esattamente come le parole.
Questa edizione contiene una presentazione di Mariangela Molinari che scrive:
“Non esiste nulla di casuale a questo mondo. Nulla di inutile. Nulla di troppo piccolo e insignificante. Nulla che sia solo quel che sembra, senza essere anche qualcos’altro. Basta osservare la natura, del resto, un giardino, un orto, un campo coltivato: nulla va mai perso, tutto ha un senso preciso e, concluso il suo ciclo di vita, può essere recuperato e trasformato in fertile humus.
L’agricoltore scruta i segni per coltivare la terra, l’artista e chi, con purezza, sa vedere oltre l’involucro di ogni creatura, per coltivare se stesso, per sentire e contribuire a render più saldo quel filo misterioso che, unendoci tutti, fa potenzialmente di ognuno un’inattesa rivelazione per l’altro.”
Edizione ePub per tablet, smartphone, computer.
È il secondo volume dei “racconti delle cose inutili”, dal 2006 al 2012. Si tratta di brevi appunti, annotazioni di cose minime avvenute durante la giornata. Il libro è arricchito da alcune illustrazioni dello stesso artista. Illustrazioni che non illustrano niente ma che accompagnano le pagine con un tocco di colore, esattamente come le parole.
Questa edizione contiene una presentazione di Mariangela Molinari che scrive:
“Non esiste nulla di casuale a questo mondo. Nulla di inutile. Nulla di troppo piccolo e insignificante. Nulla che sia solo quel che sembra, senza essere anche qualcos’altro. Basta osservare la natura, del resto, un giardino, un orto, un campo coltivato: nulla va mai perso, tutto ha un senso preciso e, concluso il suo ciclo di vita, può essere recuperato e trasformato in fertile humus.
L’agricoltore scruta i segni per coltivare la terra, l’artista e chi, con purezza, sa vedere oltre l’involucro di ogni creatura, per coltivare se stesso, per sentire e contribuire a render più saldo quel filo misterioso che, unendoci tutti, fa potenzialmente di ognuno un’inattesa rivelazione per l’altro.”
Edizione ePub per tablet, smartphone, computer.