Author: | Khalil Gibran | ISBN: | 9788862403207 |
Publisher: | Edizioni Terra Santa | Publication: | October 15, 2014 |
Imprint: | Edizioni Terra Santa | Language: | Italian |
Author: | Khalil Gibran |
ISBN: | 9788862403207 |
Publisher: | Edizioni Terra Santa |
Publication: | October 15, 2014 |
Imprint: | Edizioni Terra Santa |
Language: | Italian |
Fin dagli albori del tempo, l’uomo e la donna sono stati tormentati da una “fame” acuta e inestinguibile. Un’ansia che si è espressa nell’avventura della sopravvivenza, ma ancor più nell’affannosa ricerca di lussi e di piaceri, di conoscenza e di bellezza. Anche quei pochi privilegiati, che potevano affermare di aver appagato ogni desiderio fisico, affettivo e spirituale, sentivano nel profondo che quella “fame” non li avrebbe mai abbandonati. Questa lucida intuizione dell’inquietudine umana è stata il leit motiv di tutta la partitura poetico-narrativa del grande Gibran. Per l’autore del capolavoro Il Profeta, la “fame” ancestrale di ogni individuo trova spiegazione nella relazione fra Dio e l’uomo: l’umanità non può capire l’opera del Creatore dall’inizio alla fine, ma neppure cancellare l’attesa di conoscere il “senso” di tutte le cose. Ecco allora che in tutta la produzione letteraria dello scrittore cristiano-maronita risuona il cantico di gioia e di dolore di quell’universo che sin dalla genesi brama il ricongiungimento con la Fonte sorgiva di ogni vita, di ogni bellezza, di ogni bontà. La felicità, tuttavia, non è una chimera irraggiungibile: è una conquista dell’essere, che si raggiunge attraverso un “risveglio spirituale” capace di fondere gli infiniti “frammenti di senso” in un’unica sorprendente visione, proprio come accade nella percezione dei vetrini colorati di un caleidoscopio. I brani di questo percorso antologico – che contiene molti inediti – rappresentano le note migliori dello spartito gibraniano e suggeriscono una melodia a cui ogni lettore potrà ispirarsi per creare la propria musica del cuore, una sinfonia di pace e di felicità da reinventare giorno per giorno.
Fin dagli albori del tempo, l’uomo e la donna sono stati tormentati da una “fame” acuta e inestinguibile. Un’ansia che si è espressa nell’avventura della sopravvivenza, ma ancor più nell’affannosa ricerca di lussi e di piaceri, di conoscenza e di bellezza. Anche quei pochi privilegiati, che potevano affermare di aver appagato ogni desiderio fisico, affettivo e spirituale, sentivano nel profondo che quella “fame” non li avrebbe mai abbandonati. Questa lucida intuizione dell’inquietudine umana è stata il leit motiv di tutta la partitura poetico-narrativa del grande Gibran. Per l’autore del capolavoro Il Profeta, la “fame” ancestrale di ogni individuo trova spiegazione nella relazione fra Dio e l’uomo: l’umanità non può capire l’opera del Creatore dall’inizio alla fine, ma neppure cancellare l’attesa di conoscere il “senso” di tutte le cose. Ecco allora che in tutta la produzione letteraria dello scrittore cristiano-maronita risuona il cantico di gioia e di dolore di quell’universo che sin dalla genesi brama il ricongiungimento con la Fonte sorgiva di ogni vita, di ogni bellezza, di ogni bontà. La felicità, tuttavia, non è una chimera irraggiungibile: è una conquista dell’essere, che si raggiunge attraverso un “risveglio spirituale” capace di fondere gli infiniti “frammenti di senso” in un’unica sorprendente visione, proprio come accade nella percezione dei vetrini colorati di un caleidoscopio. I brani di questo percorso antologico – che contiene molti inediti – rappresentano le note migliori dello spartito gibraniano e suggeriscono una melodia a cui ogni lettore potrà ispirarsi per creare la propria musica del cuore, una sinfonia di pace e di felicità da reinventare giorno per giorno.