Author: | Michel Onfray | ISBN: | 9788862206426 |
Publisher: | Ponte alle Grazie | Publication: | May 17, 2012 |
Imprint: | Ponte alle Grazie | Language: | Italian |
Author: | Michel Onfray |
ISBN: | 9788862206426 |
Publisher: | Ponte alle Grazie |
Publication: | May 17, 2012 |
Imprint: | Ponte alle Grazie |
Language: | Italian |
Da quando la biologia e la genetica hanno promesso all'uomo moderno nuovi mezzi per indirizzare il proprio destino - manipolazioni, diagnostica prenatale, clonazione ecc. - si scontrano nell'opinione pubblica due opposti atteggiamenti: da un lato i «comitati etici», tradizionalmente conservatori, tentano di «moralizzare» le scienze della vita; dall'altro, un esercito di Stranamore si dichiarano disposti ad avventurarsi in sperimentazioni demenziali. Per denunciare la vacuità di questa contrapposizione, e per interrogarne il comune nucleo metafisico, Michel Onfray ha scelto di gettare le basi di una vera e propria bioetica libertaria, che non mancherà di affascinare e provocare. Dalla transgenesi allo «sperma digitale», dall'elogio della clonazione alla difesa radicale dell'eutanasia all'attacco frontale alle cure palliative, da una riattivazione di alcune tesi classiche sul suicidio alla celebrazione della chirurgia e dei trapianti: attraverso un'ampia difesa dei modi che la scienza ha trovato per modificare la nascita, la vita, l'amore e la morte degli esseri umani, questo libro definisce un «corpo faustiano», decristianizzato o meglio post-cristiano, modellato dall'artificio, libero e strutturato secondo una nuova energetica vitalista. Con Il corpo incantato Onfray, filosofo risolutamente «tecnofilo», sostiene dunque che la tecnica e la scienza non sono mai negative in sé, neppure quando applicate alla vita: può avere risultati negativi solamente il loro utilizzo. La sua tesi, iconoclasta e argomentata, a favore di un'etica appassionatamente edonista promette di inaugurare un infuocato dibattito anche in Italia.
Da quando la biologia e la genetica hanno promesso all'uomo moderno nuovi mezzi per indirizzare il proprio destino - manipolazioni, diagnostica prenatale, clonazione ecc. - si scontrano nell'opinione pubblica due opposti atteggiamenti: da un lato i «comitati etici», tradizionalmente conservatori, tentano di «moralizzare» le scienze della vita; dall'altro, un esercito di Stranamore si dichiarano disposti ad avventurarsi in sperimentazioni demenziali. Per denunciare la vacuità di questa contrapposizione, e per interrogarne il comune nucleo metafisico, Michel Onfray ha scelto di gettare le basi di una vera e propria bioetica libertaria, che non mancherà di affascinare e provocare. Dalla transgenesi allo «sperma digitale», dall'elogio della clonazione alla difesa radicale dell'eutanasia all'attacco frontale alle cure palliative, da una riattivazione di alcune tesi classiche sul suicidio alla celebrazione della chirurgia e dei trapianti: attraverso un'ampia difesa dei modi che la scienza ha trovato per modificare la nascita, la vita, l'amore e la morte degli esseri umani, questo libro definisce un «corpo faustiano», decristianizzato o meglio post-cristiano, modellato dall'artificio, libero e strutturato secondo una nuova energetica vitalista. Con Il corpo incantato Onfray, filosofo risolutamente «tecnofilo», sostiene dunque che la tecnica e la scienza non sono mai negative in sé, neppure quando applicate alla vita: può avere risultati negativi solamente il loro utilizzo. La sua tesi, iconoclasta e argomentata, a favore di un'etica appassionatamente edonista promette di inaugurare un infuocato dibattito anche in Italia.