Author: | Véronique Mougin | ISBN: | 9788867005987 |
Publisher: | Corbaccio | Publication: | January 3, 2019 |
Imprint: | Corbaccio | Language: | Italian |
Author: | Véronique Mougin |
ISBN: | 9788867005987 |
Publisher: | Corbaccio |
Publication: | January 3, 2019 |
Imprint: | Corbaccio |
Language: | Italian |
Dall'oscurità di Auschwitz allo splendore dell'alta moda a Parigi: la straordinaria storia di un ragazzo ribelle
Tomas Kiss, quattordicenne scapestrato, è la disperazione del padre perché si rifiuta di studiare nonché di impararne il mestiere di sarto. Ma, nella cittadina ungherese dove vive, nel 1944 per la comunità ebraica i problemi sono ormai altri. Dalle progressive restrizioni delle libertà personali si passa ai rastrellamenti e la famiglia di Tomas finisce, come le altre, ad Auschwitz. Qui Tomas perde subito di vista i suoi famigliari tranne il padre con cui combatte una lotta per la sopravvivenza quotidiana che, paradossalmente, lo porterà, per salvarsi, ad avvicinarsi proprio al mestiere paterno imparando a cucire le divise degli ufficiali e rappezzare quelle dei prigionieri. Sopravvivono entrambi, ma il Tomas che esce fra mille peripezie dal campo di concentramento è drasticamente cambiato: è – precocemente – un adulto disincantato e duro. Insieme al padre tenta di tornare nel paese di origine, dove però tutto è cambiato, compresi i confini, ed emigra definitivamente a Parigi dove, grazie all’aiuto di una variegatissima comunità ebraica, dolente ma con una grande voglia di ricominciare a vivere, troverà infine la sua strada.
Nel Filo di Auschwitz Véronique Mougin racconta con penna magistrale la storia di un ragazzo, feroce e fragile come tutti gli adolescenti, un Tom Sawyer ungherese e ribelle che non è «solo» una vittima, non è un eletto, non è un simbolo, bensì una persona di quelle che si devono ricostruire dopo essere state all'inferno.
Dall'oscurità di Auschwitz allo splendore dell'alta moda a Parigi: la straordinaria storia di un ragazzo ribelle
Tomas Kiss, quattordicenne scapestrato, è la disperazione del padre perché si rifiuta di studiare nonché di impararne il mestiere di sarto. Ma, nella cittadina ungherese dove vive, nel 1944 per la comunità ebraica i problemi sono ormai altri. Dalle progressive restrizioni delle libertà personali si passa ai rastrellamenti e la famiglia di Tomas finisce, come le altre, ad Auschwitz. Qui Tomas perde subito di vista i suoi famigliari tranne il padre con cui combatte una lotta per la sopravvivenza quotidiana che, paradossalmente, lo porterà, per salvarsi, ad avvicinarsi proprio al mestiere paterno imparando a cucire le divise degli ufficiali e rappezzare quelle dei prigionieri. Sopravvivono entrambi, ma il Tomas che esce fra mille peripezie dal campo di concentramento è drasticamente cambiato: è – precocemente – un adulto disincantato e duro. Insieme al padre tenta di tornare nel paese di origine, dove però tutto è cambiato, compresi i confini, ed emigra definitivamente a Parigi dove, grazie all’aiuto di una variegatissima comunità ebraica, dolente ma con una grande voglia di ricominciare a vivere, troverà infine la sua strada.
Nel Filo di Auschwitz Véronique Mougin racconta con penna magistrale la storia di un ragazzo, feroce e fragile come tutti gli adolescenti, un Tom Sawyer ungherese e ribelle che non è «solo» una vittima, non è un eletto, non è un simbolo, bensì una persona di quelle che si devono ricostruire dopo essere state all'inferno.