Il sabba intorno a Israele

Fenomenologia di una demonizzazione

Nonfiction, History, Middle East, Israel, Social & Cultural Studies, Political Science, International
Cover of the book Il sabba intorno a Israele by Niram Ferretti, Federico Steinhaus, Giulio Meotti, Lindau
View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart
Author: Niram Ferretti, Federico Steinhaus, Giulio Meotti ISBN: 9788867088706
Publisher: Lindau Publication: September 28, 2017
Imprint: Lindau Language: Italian
Author: Niram Ferretti, Federico Steinhaus, Giulio Meotti
ISBN: 9788867088706
Publisher: Lindau
Publication: September 28, 2017
Imprint: Lindau
Language: Italian

Nessuno stato moderno ha subito per cinquant'anni un ininterrotto processo nei suoi confronti come Israele. In seguito alla Guerra dei Sei Giorni del 1967, e alla clamorosa vittoria israeliana contro gli eserciti guidati da Nasser, Israele ha iniziato a essere presentato all'opinione pubblica mondiale come uno stato canaglia, responsabile di misfatti e abusi ai danni degli arabi palestinesi assurti al ruolo di vittime e di «resistenti». Questa narrativa fondata su menzogne, distorsioni e omissioni è servita a costruire un vero e proprio romanzo criminale in cui è confluito inesorabilmente tutto il materiale nero sugli ebrei formatosi nell'arco di millenni. In tal modo, la micidiale macchina del fango messa in moto alla fine degli anni '60 dagli stati arabi perdenti con la complicità dell'Unione Sovietica ha risarcito i vinti sul campo di battaglia, concedendo loro uno straordinario successo sul piano della propaganda. La marchiatura a fuoco di Israele, la sua demonizzazione attraverso l'uso di parole stigmatizzanti come «colonialista», «razzista», «genocida», «nazista», è oggi diventata una terribile banalità. Quella stessa banalità semantica dileggiante e patibolare che negli anni '30 e poi '40 veniva adoperata in Europa prima che si passasse allo sterminio organizzato. Oggi, l'antisemitismo si ricicla con la maschera presentabile dell'antisionismo, in voga tanto nelle manifestazioni di piazza dove si inneggia alla distruzione di Israele, quanto nei salotti «colti» e in ambito accademico e mediatico. Si tratta di degradare in effigie ciò che non si può distruggere materialmente, vera e propria propedeutica per l'omicidio che si spera di tornare un giorno a commettere mentre il mondo assiste indifferente.

View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart

Nessuno stato moderno ha subito per cinquant'anni un ininterrotto processo nei suoi confronti come Israele. In seguito alla Guerra dei Sei Giorni del 1967, e alla clamorosa vittoria israeliana contro gli eserciti guidati da Nasser, Israele ha iniziato a essere presentato all'opinione pubblica mondiale come uno stato canaglia, responsabile di misfatti e abusi ai danni degli arabi palestinesi assurti al ruolo di vittime e di «resistenti». Questa narrativa fondata su menzogne, distorsioni e omissioni è servita a costruire un vero e proprio romanzo criminale in cui è confluito inesorabilmente tutto il materiale nero sugli ebrei formatosi nell'arco di millenni. In tal modo, la micidiale macchina del fango messa in moto alla fine degli anni '60 dagli stati arabi perdenti con la complicità dell'Unione Sovietica ha risarcito i vinti sul campo di battaglia, concedendo loro uno straordinario successo sul piano della propaganda. La marchiatura a fuoco di Israele, la sua demonizzazione attraverso l'uso di parole stigmatizzanti come «colonialista», «razzista», «genocida», «nazista», è oggi diventata una terribile banalità. Quella stessa banalità semantica dileggiante e patibolare che negli anni '30 e poi '40 veniva adoperata in Europa prima che si passasse allo sterminio organizzato. Oggi, l'antisemitismo si ricicla con la maschera presentabile dell'antisionismo, in voga tanto nelle manifestazioni di piazza dove si inneggia alla distruzione di Israele, quanto nei salotti «colti» e in ambito accademico e mediatico. Si tratta di degradare in effigie ciò che non si può distruggere materialmente, vera e propria propedeutica per l'omicidio che si spera di tornare un giorno a commettere mentre il mondo assiste indifferente.

More books from Lindau

Cover of the book Moro, il caso non è chiuso by Niram Ferretti, Federico Steinhaus, Giulio Meotti
Cover of the book Verso l'altra riva by Niram Ferretti, Federico Steinhaus, Giulio Meotti
Cover of the book Il giardino di fumo by Niram Ferretti, Federico Steinhaus, Giulio Meotti
Cover of the book Il principe di Galles va in vacanza by Niram Ferretti, Federico Steinhaus, Giulio Meotti
Cover of the book Bisogna pur mangiare by Niram Ferretti, Federico Steinhaus, Giulio Meotti
Cover of the book Le mille e una Italia by Niram Ferretti, Federico Steinhaus, Giulio Meotti
Cover of the book Le veglie di Neri by Niram Ferretti, Federico Steinhaus, Giulio Meotti
Cover of the book L’amore, sempre by Niram Ferretti, Federico Steinhaus, Giulio Meotti
Cover of the book Il diario della bicicletta e altri racconti by Niram Ferretti, Federico Steinhaus, Giulio Meotti
Cover of the book Andrej Tarkovskij. Andrej Rublëv by Niram Ferretti, Federico Steinhaus, Giulio Meotti
Cover of the book Cronache di vascello del capitano Aquindici, disperso sul pianeta dei barbari by Niram Ferretti, Federico Steinhaus, Giulio Meotti
Cover of the book Oltre la paura by Niram Ferretti, Federico Steinhaus, Giulio Meotti
Cover of the book Oltre l'orizzonte by Niram Ferretti, Federico Steinhaus, Giulio Meotti
Cover of the book Buddhismo. Religione senza religione by Niram Ferretti, Federico Steinhaus, Giulio Meotti
Cover of the book La venerabile trama by Niram Ferretti, Federico Steinhaus, Giulio Meotti
We use our own "cookies" and third party cookies to improve services and to see statistical information. By using this website, you agree to our Privacy Policy