Author: | Elena Aldi | ISBN: | 9788868671457 |
Publisher: | Gilgamesh Edizioni | Publication: | August 23, 2016 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Elena Aldi |
ISBN: | 9788868671457 |
Publisher: | Gilgamesh Edizioni |
Publication: | August 23, 2016 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Ho iniziato a scrivere nel 2009 per un motivo molto semplice: avevo paura. Non c’era nessuno a cui chiedere, alcune responsabilità erano incombenti e dovevo andare avanti, dovevo fare, essere presente. Scrivere poche righe sul retro della mia agenda è stato molto meglio che prendere un tranquillante, confessarsi o tediare un’amica con le proprie insicurezze. Scrivere sembrava un miracolo: funzionava. Mi sentivo meglio, mi liberavo dai pesi, capivo cosa realmente stesse dietro a tutti quei pensieri che m’intorbidivano la mente, m’irritavano e mi toglievano le forze. Nello stesso tempo, stavo riscoprendo la vita; ogni piccola azione quotidiana, ogni piacere, ogni novità, tutto sembrava intriso di significati, quelli che conoscevo da bambina, ma che le preoccupazioni, il perfezionismo e la rigidità mi avevano fatto dimenticare. A questo punto la scrittura mi aveva già accompagnata nei miei viaggi attraverso l’Italia e l’Europa e il quaderno e la penna erano sempre pronti a sostenermi e a incoraggiarmi nelle sfide per realizzare il mio grande sogno: diventare una danzatrice. Essere forte, non mollare, avere fiducia, sentire la vita dentro, dar voce alle emozioni, lasciarsi andare, viaggiare, capire che direzione prendere, chi si sta diventando. I quaderni – perché poi sono diventati tanti – hanno raccolto le esperienze, gli incontri, le scelte e le riflessioni di un periodo molto importante della mia vita, quello in cui ho ricominciato a guardare dentro di me e ad ascoltare quella voce sottile che non smetteva di sussurrare: Abbi fiducia!
Ho iniziato a scrivere nel 2009 per un motivo molto semplice: avevo paura. Non c’era nessuno a cui chiedere, alcune responsabilità erano incombenti e dovevo andare avanti, dovevo fare, essere presente. Scrivere poche righe sul retro della mia agenda è stato molto meglio che prendere un tranquillante, confessarsi o tediare un’amica con le proprie insicurezze. Scrivere sembrava un miracolo: funzionava. Mi sentivo meglio, mi liberavo dai pesi, capivo cosa realmente stesse dietro a tutti quei pensieri che m’intorbidivano la mente, m’irritavano e mi toglievano le forze. Nello stesso tempo, stavo riscoprendo la vita; ogni piccola azione quotidiana, ogni piacere, ogni novità, tutto sembrava intriso di significati, quelli che conoscevo da bambina, ma che le preoccupazioni, il perfezionismo e la rigidità mi avevano fatto dimenticare. A questo punto la scrittura mi aveva già accompagnata nei miei viaggi attraverso l’Italia e l’Europa e il quaderno e la penna erano sempre pronti a sostenermi e a incoraggiarmi nelle sfide per realizzare il mio grande sogno: diventare una danzatrice. Essere forte, non mollare, avere fiducia, sentire la vita dentro, dar voce alle emozioni, lasciarsi andare, viaggiare, capire che direzione prendere, chi si sta diventando. I quaderni – perché poi sono diventati tanti – hanno raccolto le esperienze, gli incontri, le scelte e le riflessioni di un periodo molto importante della mia vita, quello in cui ho ricominciato a guardare dentro di me e ad ascoltare quella voce sottile che non smetteva di sussurrare: Abbi fiducia!