Author: | Nicola Bizzi | ISBN: | 9788898635207 |
Publisher: | Aurora Boreale | Publication: | July 6, 2017 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Nicola Bizzi |
ISBN: | 9788898635207 |
Publisher: | Aurora Boreale |
Publication: | July 6, 2017 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
A distanza di venticinque anni dai fatti di Tangentopoli, che decretarono la fine della cosiddetta Prima Repubblica, e con essa il funerale del primato della politica, la definitiva svendita del nostro Paese ai grandi potentati della finanza internazionale e la perdita della nostra sovranità monetaria, esce questo nuovo voluminoso saggio di Nicola Bizzi: La crisi della Repubblica dei partiti: dal crollo del Muro di Berlino a Tangentopoli. L’autore, un attento storico e scrittore noto per essere un esperto di intelligence con una vasta conoscenza dei retroscena della politica italiana ed internazionale, ci offre una spietata ed incredibilmente obiettiva analisi della storia italiana, delle sue contraddizioni, dei suoi misteri e dei suoi conflitti irrisolti, a partire da un Risorgimento incompiuto fino ad arrivare all’eterna contrapposizione fra “destra” e “sinistra”, nel quadro dell’avvento del Fascismo, della guerra civile, della suddivisione in blocchi scaturita dal dopoguerra e della conseguente stagione del terrorismo e della strategia della tensione degli anni ‘60 e ‘70. Consapevole della difficoltà di trattare e prendere in esame fatti e vicende che, per quanto abbiano avuto negli ultimi anni un timido inizio di storicizzazione, sono ancora caratterizzati da un’assoluta contemporaneità, l’autore passa poi ad affrontare le cause che hanno determinato, a partire soprattutto dagli anni ’80 e ’90, la profonda crisi del sistema politico italiano fondato sui partiti, il ruolo di questi ultimi in un contesto politico nazionale e internazionale fondato sugli schieramenti derivati dagli esiti della IIª Guerra Mondiale e dagli accordi di Jalta e i fattori, e gli eventi e le responsabilità che hanno portato, attraverso il terremoto di Tangentopoli, alla defenestrazione per via mediatico-giudiziaria di un’intera classe politica e alla repentina scomparsa di quei partiti che per decenni avevano retto, nel bene e nel male, le sorti della Repubblica. Un’accurata analisi delle ripercussioni, dirette e indirette, che la caduta del Muro di Berlino del 1989 ebbe su un sistema politico – quello italiano – già di per sé profondamente in crisi, e soprattutto delle responsabilità di una sinistra che, in crisi d’identità politica e ideologica, non esitò, pur di garantirsi un futuro politico e con il miraggio di conquistare il governo del Paese, a siglare un vero e proprio “patto col diavolo”, prostituendosi ai burattinai della grande finanza internazionale. Una cruda messa a nudo dei fatti e delle volontà politiche che portarono, con la tempesta di Tangentopoli, alla creazione de facto di un asse fra il quarto potere, quello dei media, e uno dei tre poteri fondamentali dello Stato, quello giudiziario; asse che risultò determinante per decretare la caduta della Prima Repubblica.
A distanza di venticinque anni dai fatti di Tangentopoli, che decretarono la fine della cosiddetta Prima Repubblica, e con essa il funerale del primato della politica, la definitiva svendita del nostro Paese ai grandi potentati della finanza internazionale e la perdita della nostra sovranità monetaria, esce questo nuovo voluminoso saggio di Nicola Bizzi: La crisi della Repubblica dei partiti: dal crollo del Muro di Berlino a Tangentopoli. L’autore, un attento storico e scrittore noto per essere un esperto di intelligence con una vasta conoscenza dei retroscena della politica italiana ed internazionale, ci offre una spietata ed incredibilmente obiettiva analisi della storia italiana, delle sue contraddizioni, dei suoi misteri e dei suoi conflitti irrisolti, a partire da un Risorgimento incompiuto fino ad arrivare all’eterna contrapposizione fra “destra” e “sinistra”, nel quadro dell’avvento del Fascismo, della guerra civile, della suddivisione in blocchi scaturita dal dopoguerra e della conseguente stagione del terrorismo e della strategia della tensione degli anni ‘60 e ‘70. Consapevole della difficoltà di trattare e prendere in esame fatti e vicende che, per quanto abbiano avuto negli ultimi anni un timido inizio di storicizzazione, sono ancora caratterizzati da un’assoluta contemporaneità, l’autore passa poi ad affrontare le cause che hanno determinato, a partire soprattutto dagli anni ’80 e ’90, la profonda crisi del sistema politico italiano fondato sui partiti, il ruolo di questi ultimi in un contesto politico nazionale e internazionale fondato sugli schieramenti derivati dagli esiti della IIª Guerra Mondiale e dagli accordi di Jalta e i fattori, e gli eventi e le responsabilità che hanno portato, attraverso il terremoto di Tangentopoli, alla defenestrazione per via mediatico-giudiziaria di un’intera classe politica e alla repentina scomparsa di quei partiti che per decenni avevano retto, nel bene e nel male, le sorti della Repubblica. Un’accurata analisi delle ripercussioni, dirette e indirette, che la caduta del Muro di Berlino del 1989 ebbe su un sistema politico – quello italiano – già di per sé profondamente in crisi, e soprattutto delle responsabilità di una sinistra che, in crisi d’identità politica e ideologica, non esitò, pur di garantirsi un futuro politico e con il miraggio di conquistare il governo del Paese, a siglare un vero e proprio “patto col diavolo”, prostituendosi ai burattinai della grande finanza internazionale. Una cruda messa a nudo dei fatti e delle volontà politiche che portarono, con la tempesta di Tangentopoli, alla creazione de facto di un asse fra il quarto potere, quello dei media, e uno dei tre poteri fondamentali dello Stato, quello giudiziario; asse che risultò determinante per decretare la caduta della Prima Repubblica.