Author: | Arnaldo Colasanti | ISBN: | 9788893251730 |
Publisher: | Fazi Editore | Publication: | March 16, 2017 |
Imprint: | Fazi Editore | Language: | Italian |
Author: | Arnaldo Colasanti |
ISBN: | 9788893251730 |
Publisher: | Fazi Editore |
Publication: | March 16, 2017 |
Imprint: | Fazi Editore |
Language: | Italian |
«Ma cosa è successo di strano agli italiani?». Cattivo, struggente, definitivo. La Magnifica è la storia di Piero Aprile, scrittore e critico, convocato per un viaggio premio a New York insieme ad altri autori italiani, I migliori scrittori italiani, scelti dalla Vecchia, l’operatrice culturale che ha trovato i soldi al ministero per finanziare il viaggio in business class. Siamo dentro l’aeroporto di Fiumicino, e Piero, nell’attesa dell’imbarco, si guarda dentro, riattraversa tutta la sua esistenza passata a studiare in solitudine, osserva i suoi compagni di viaggio e si domanda chi siano per davvero gli scrittori italiani. Eccoli, gli intellettuali chiusi nelle loro piccole miserie, pronti a tutto per garantirsi un effimero successo, pure a massaggiare i piedi della Vecchia – che decide del bene e del male di ognuno di loro, che conosce le loro debolezze, che ne decreta la gloria o la sconfitta. Piero entra nei pensieri dei suoi colleghi, dando loro una voce. La Puerpera incinta, accompagnata dal Maritino, il quale parla troppo ed è continuamente fulminato dagli sguardi punitivi della moglie. L’Esordiente belloccio, vincitore del maggiore Premio Letterario Nazionale, irrimediabilmente superficiale, fresco di una scuola di scrittura che gli ha insegnato che l’importante è non sapere, dimostrare di non sapere. Poi il Professorino, che giudica tutti dalla sua altezza fasulla e appunta in un taccuino osservazioni per il suo inutile canone della contemporaneità. Il Servo, l’accompagnatore della Vecchia, insolitamente rilassato, perché anche per lui è finalmente vacanza. Il Narratore Padano, che zoppica perché le scarpe nuove comprate appositamente per il viaggio gli hanno fatto venire un callo. Lo Scrittore Impegnato, civile perché getta una gomma masticata solo dopo averla avvolta in un pezzetto di carta. La Spilungona, frigida, che sembra nata per intrattenere la Vecchia. Eppure, mentre osserva e si osserva, Piero non smette di confessarsi. Cos’è realmente un romanzo? La risposta: «Una disputa sulla verità». Ma alla verità sono ancora votati gli scrittori e i lettori? Cosa è successo di strano agli italiani? La Magnifica racconta anche come il costruirsi di un romanzo sia un conflitto con se stessi, tra quello che si è e quello che avevamo sognato d’essere, tra le proprie viltà e la consapevolezza delle nostre più profonde ferite – che sono ciò che svela la realtà nuda della nostra esistenza.
«Ma cosa è successo di strano agli italiani?». Cattivo, struggente, definitivo. La Magnifica è la storia di Piero Aprile, scrittore e critico, convocato per un viaggio premio a New York insieme ad altri autori italiani, I migliori scrittori italiani, scelti dalla Vecchia, l’operatrice culturale che ha trovato i soldi al ministero per finanziare il viaggio in business class. Siamo dentro l’aeroporto di Fiumicino, e Piero, nell’attesa dell’imbarco, si guarda dentro, riattraversa tutta la sua esistenza passata a studiare in solitudine, osserva i suoi compagni di viaggio e si domanda chi siano per davvero gli scrittori italiani. Eccoli, gli intellettuali chiusi nelle loro piccole miserie, pronti a tutto per garantirsi un effimero successo, pure a massaggiare i piedi della Vecchia – che decide del bene e del male di ognuno di loro, che conosce le loro debolezze, che ne decreta la gloria o la sconfitta. Piero entra nei pensieri dei suoi colleghi, dando loro una voce. La Puerpera incinta, accompagnata dal Maritino, il quale parla troppo ed è continuamente fulminato dagli sguardi punitivi della moglie. L’Esordiente belloccio, vincitore del maggiore Premio Letterario Nazionale, irrimediabilmente superficiale, fresco di una scuola di scrittura che gli ha insegnato che l’importante è non sapere, dimostrare di non sapere. Poi il Professorino, che giudica tutti dalla sua altezza fasulla e appunta in un taccuino osservazioni per il suo inutile canone della contemporaneità. Il Servo, l’accompagnatore della Vecchia, insolitamente rilassato, perché anche per lui è finalmente vacanza. Il Narratore Padano, che zoppica perché le scarpe nuove comprate appositamente per il viaggio gli hanno fatto venire un callo. Lo Scrittore Impegnato, civile perché getta una gomma masticata solo dopo averla avvolta in un pezzetto di carta. La Spilungona, frigida, che sembra nata per intrattenere la Vecchia. Eppure, mentre osserva e si osserva, Piero non smette di confessarsi. Cos’è realmente un romanzo? La risposta: «Una disputa sulla verità». Ma alla verità sono ancora votati gli scrittori e i lettori? Cosa è successo di strano agli italiani? La Magnifica racconta anche come il costruirsi di un romanzo sia un conflitto con se stessi, tra quello che si è e quello che avevamo sognato d’essere, tra le proprie viltà e la consapevolezza delle nostre più profonde ferite – che sono ciò che svela la realtà nuda della nostra esistenza.