La magnificenza e l'utile

Progetto urbano e monarchia papale nella Roma del Seicento

Nonfiction, Art & Architecture, Architecture, Public, Commercial, or Industrial Buildings
Cover of the book La magnificenza e l'utile by Aloisio Antinori, Gangemi Editore
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Author: Aloisio Antinori ISBN: 9788849299199
Publisher: Gangemi Editore Publication: February 7, 2016
Imprint: Gangemi Editore Language: Italian
Author: Aloisio Antinori
ISBN: 9788849299199
Publisher: Gangemi Editore
Publication: February 7, 2016
Imprint: Gangemi Editore
Language: Italian

Quali sono, nello sviluppo di Roma in età moderna, gli effetti della crescente attenzione per l'edilizia pubblica che accompagna il progressivo consolidarsi della sovranità papale nel corso del XVI e XVII secolo? Quali aspetti assume, al tempo dell'affermazione dell'assolutismo in Europa, l'aspirazione ad autorappresentarsi nell'immagine urbana di una monarchia del tutto particolare come quella pontificia? Quale rapporto si determina, in occasione delle iniziative d'intervento sulla città, tra i progetti del sovrano e gli interessi degli altri soggetti coinvolti? E in definitiva, quali sono i limiti del potere pontificio di determinare l'evoluzione della forma urbana? Muovendo da questi interrogativi, il libro esamina quattro casi esemplari: la chiusura dell'antico carcere 'privato' della Corte Savella e la costruzione delle Carceri Nuove in via Giulia, la realizzazione della 'piazza regia' di Santa Maria della Pace, l'evoluzione di piazza del Popolo tra investimenti privati e progetti papali solo in parte attuati, la nascita mancata di un moderno distretto degli affari nel rione Ponte. Sullo sfondo lo scenario complesso e mutevole della capitale pontificia, dove molti diversi soggetti si contendono prestigio e rendite, e non di rado interferiscono con i programmi del sovrano, tentando di volgerli a proprio favore ovvero opponendo una silenziosa resistenza che può giungere a determinarne il fallimento. Aloisio Antinori è professore associato di Storia dell'architettura moderna presso l'Università del Molise. Si è occupato di temi che vanno dal XVI al XIX secolo, con particolare attenzione per Roma in età barocca. Tra le sue pubblicazioni: "Scipione Borghese e l'architettura" (Archivio Guido Izzi, 1995) e "Roma 1600-1623: teorici, committenti, architetti" in "Storia dell'architettura italiana. Il Seicento", a cura di A. Scotti Tosini (Electa, 2003). Recentemente ha curato il volume "Da Contado a Provincia. Città e architettura in Molise nell'Ottocento preunitario" (Gangemi, 2006).

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Quali sono, nello sviluppo di Roma in età moderna, gli effetti della crescente attenzione per l'edilizia pubblica che accompagna il progressivo consolidarsi della sovranità papale nel corso del XVI e XVII secolo? Quali aspetti assume, al tempo dell'affermazione dell'assolutismo in Europa, l'aspirazione ad autorappresentarsi nell'immagine urbana di una monarchia del tutto particolare come quella pontificia? Quale rapporto si determina, in occasione delle iniziative d'intervento sulla città, tra i progetti del sovrano e gli interessi degli altri soggetti coinvolti? E in definitiva, quali sono i limiti del potere pontificio di determinare l'evoluzione della forma urbana? Muovendo da questi interrogativi, il libro esamina quattro casi esemplari: la chiusura dell'antico carcere 'privato' della Corte Savella e la costruzione delle Carceri Nuove in via Giulia, la realizzazione della 'piazza regia' di Santa Maria della Pace, l'evoluzione di piazza del Popolo tra investimenti privati e progetti papali solo in parte attuati, la nascita mancata di un moderno distretto degli affari nel rione Ponte. Sullo sfondo lo scenario complesso e mutevole della capitale pontificia, dove molti diversi soggetti si contendono prestigio e rendite, e non di rado interferiscono con i programmi del sovrano, tentando di volgerli a proprio favore ovvero opponendo una silenziosa resistenza che può giungere a determinarne il fallimento. Aloisio Antinori è professore associato di Storia dell'architettura moderna presso l'Università del Molise. Si è occupato di temi che vanno dal XVI al XIX secolo, con particolare attenzione per Roma in età barocca. Tra le sue pubblicazioni: "Scipione Borghese e l'architettura" (Archivio Guido Izzi, 1995) e "Roma 1600-1623: teorici, committenti, architetti" in "Storia dell'architettura italiana. Il Seicento", a cura di A. Scotti Tosini (Electa, 2003). Recentemente ha curato il volume "Da Contado a Provincia. Città e architettura in Molise nell'Ottocento preunitario" (Gangemi, 2006).

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