Author: | Giorgio Cosmacini | ISBN: | 9788858112847 |
Publisher: | Editori Laterza | Publication: | April 10, 2014 |
Imprint: | Editori Laterza | Language: | Italian |
Author: | Giorgio Cosmacini |
ISBN: | 9788858112847 |
Publisher: | Editori Laterza |
Publication: | April 10, 2014 |
Imprint: | Editori Laterza |
Language: | Italian |
«La medicina odierna esige più che mai la compresenza di una religiosità interumana imprescindibile. Senza di essa, la medicina si dimezza: dimezzata, perde la propria identità istituzionale di téchne al servizio dell’uomo».
Cattolico, ebraico, islamico, agnostico, ateo: il ‘buon medico’ è tale indipendentemente – o, forse, addirittura a dispetto – della confessione o del credo che abbraccia, votato prima di tutto alla propria missione di cura. La professione medica, più di ogni altra sfera dell’agire umano, si richiama a quella coscienza morale, quel radicato senso di religiosità laica che nasce da un’etica della dignità e della tolleranza, fondamento indispensabile del rapporto profondo tra soggetto curante e soggetto curato. Nell’ampia panoramica di queste pagine, Giorgio Cosmacini racconta la progressiva desacralizzazione, nel corso del tempo, degli oggetti della medicina (la malattia, il corpo umano, il dolore) e la ricerca di una religiosità espressa dalla morale medica e dalle regole della deontologia.
«La medicina odierna esige più che mai la compresenza di una religiosità interumana imprescindibile. Senza di essa, la medicina si dimezza: dimezzata, perde la propria identità istituzionale di téchne al servizio dell’uomo».
Cattolico, ebraico, islamico, agnostico, ateo: il ‘buon medico’ è tale indipendentemente – o, forse, addirittura a dispetto – della confessione o del credo che abbraccia, votato prima di tutto alla propria missione di cura. La professione medica, più di ogni altra sfera dell’agire umano, si richiama a quella coscienza morale, quel radicato senso di religiosità laica che nasce da un’etica della dignità e della tolleranza, fondamento indispensabile del rapporto profondo tra soggetto curante e soggetto curato. Nell’ampia panoramica di queste pagine, Giorgio Cosmacini racconta la progressiva desacralizzazione, nel corso del tempo, degli oggetti della medicina (la malattia, il corpo umano, il dolore) e la ricerca di una religiosità espressa dalla morale medica e dalle regole della deontologia.