Author: | Papa Francesco | ISBN: | 9788810962435 |
Publisher: | EDB - Edizioni Dehoniane Bologna | Publication: | November 28, 2016 |
Imprint: | EDB - Edizioni Dehoniane Bologna | Language: | Italian |
Author: | Papa Francesco |
ISBN: | 9788810962435 |
Publisher: | EDB - Edizioni Dehoniane Bologna |
Publication: | November 28, 2016 |
Imprint: | EDB - Edizioni Dehoniane Bologna |
Language: | Italian |
«Io amo la scuola, l’ho amata da alunno, da studente e da insegnante. E poi da vescovo». In diverse circostanze papa Francesco si è rivolto a insegnanti e studenti ricordando la prima maestra avuta a sei anni e gli incontri con la realtà scolastica a Buenos Aires, l’esperienza di don Lorenzo Milani, il prete di Barbiana, e il proverbio africano secondo cui «per educare un figlio ci vuole un villaggio». Occasione di «apertura alla realtà», luogo d’incontro e non parcheggio, tappa fondamentale nell'età della crescita «come complemento alla famiglia», la scuola deve educare «al vero, al bene e al bello». L’educazione, secondo il Papa, «non può essere neutra» e non deve mai separare le tre lingue che vanno usate insieme: quella della mente, quella del cuore e quella delle mani. Perché a scuola si possono e si devono «imparare contenuti» e «assumere valori».
«Io amo la scuola, l’ho amata da alunno, da studente e da insegnante. E poi da vescovo». In diverse circostanze papa Francesco si è rivolto a insegnanti e studenti ricordando la prima maestra avuta a sei anni e gli incontri con la realtà scolastica a Buenos Aires, l’esperienza di don Lorenzo Milani, il prete di Barbiana, e il proverbio africano secondo cui «per educare un figlio ci vuole un villaggio». Occasione di «apertura alla realtà», luogo d’incontro e non parcheggio, tappa fondamentale nell'età della crescita «come complemento alla famiglia», la scuola deve educare «al vero, al bene e al bello». L’educazione, secondo il Papa, «non può essere neutra» e non deve mai separare le tre lingue che vanno usate insieme: quella della mente, quella del cuore e quella delle mani. Perché a scuola si possono e si devono «imparare contenuti» e «assumere valori».