Author: | vittorio mazzucconi | ISBN: | 9788894106053 |
Publisher: | Il Luogo della Cascata | Publication: | March 21, 2016 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | vittorio mazzucconi |
ISBN: | 9788894106053 |
Publisher: | Il Luogo della Cascata |
Publication: | March 21, 2016 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Mentre il libro precedente di Vittorio Mazzucconi,"l'Amico segreto", era un dialogo con sé stesso, anche se su un piano ben più alto di quello del piccolo Io - era un dialogo con il Sé - questo è un dialogo con la morte, nato da un'esperienza in cui essa è apparsa vicina. Ma cosa si incontra in tale frangente? Proprio il Sé, se la nostra anima ne ha maturato la consapevolezza e riesce a riconoscerlo, così come i Tibetani esortano a riconoscere la "chiara luce" in punto di morte. L'anima è in tal caso liberata dal ciclo delle nascite e delle morti e può ascendere all'essere eterno, come sarebbe di uscire dalla rotazione della terra per ascendere al sole; solo che il sole dell'anima non si troverà in cielo ma nel suo centro.
Il "conosci te stesso" dell'antico precetto, a cui seguivano le parole "in te stesso è celato il tesoro degli Dei" comporta la scoperta di tale centro.
Accanto a questo, l'autore guarda al mondo in cui viviamo e ad una modernità che sta per finire sotto i nostri occhi; si confronta con le sue varie aberrazioni, fra cui l'utopia di una crescita illimitata - come sarebbe una vita che non conosca la morte - sostenendo la necessità di un limite in ogni campo, da riconoscere però con una vera conoscenza, ben oltre quella razionalista e materialista che sta distruggendo l'uomo e il mondo.
Il dialogo con la morte ci porta infine a una riflessione sulla "testa d'oro" che si vede nell'immagine di copertina. Essa ci fa pensare che, quando l'anima si stacca dal corpo, essa porta con sé un'identità preziosa che, al di là della nostra vita, è immortale: una buona notizia per tutti noi. Nello stesso modo, permarrà e si esprimerà in nuove forme anche l'identità della nostra civiltà, al di là della crisi mortale che stiamo vivendo.
Mentre il libro precedente di Vittorio Mazzucconi,"l'Amico segreto", era un dialogo con sé stesso, anche se su un piano ben più alto di quello del piccolo Io - era un dialogo con il Sé - questo è un dialogo con la morte, nato da un'esperienza in cui essa è apparsa vicina. Ma cosa si incontra in tale frangente? Proprio il Sé, se la nostra anima ne ha maturato la consapevolezza e riesce a riconoscerlo, così come i Tibetani esortano a riconoscere la "chiara luce" in punto di morte. L'anima è in tal caso liberata dal ciclo delle nascite e delle morti e può ascendere all'essere eterno, come sarebbe di uscire dalla rotazione della terra per ascendere al sole; solo che il sole dell'anima non si troverà in cielo ma nel suo centro.
Il "conosci te stesso" dell'antico precetto, a cui seguivano le parole "in te stesso è celato il tesoro degli Dei" comporta la scoperta di tale centro.
Accanto a questo, l'autore guarda al mondo in cui viviamo e ad una modernità che sta per finire sotto i nostri occhi; si confronta con le sue varie aberrazioni, fra cui l'utopia di una crescita illimitata - come sarebbe una vita che non conosca la morte - sostenendo la necessità di un limite in ogni campo, da riconoscere però con una vera conoscenza, ben oltre quella razionalista e materialista che sta distruggendo l'uomo e il mondo.
Il dialogo con la morte ci porta infine a una riflessione sulla "testa d'oro" che si vede nell'immagine di copertina. Essa ci fa pensare che, quando l'anima si stacca dal corpo, essa porta con sé un'identità preziosa che, al di là della nostra vita, è immortale: una buona notizia per tutti noi. Nello stesso modo, permarrà e si esprimerà in nuove forme anche l'identità della nostra civiltà, al di là della crisi mortale che stiamo vivendo.