Author: | Renato Cepparo, Renato Cepparo | ISBN: | 9788895705804 |
Publisher: | CHW Edizioni | Publication: | July 5, 2016 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Renato Cepparo, Renato Cepparo |
ISBN: | 9788895705804 |
Publisher: | CHW Edizioni |
Publication: | July 5, 2016 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Più che un self-made man arrivato, Renato Cèpparo è stato un vulcano in costante eruzione.
Quando, ultraottantenne, ha scritto questo libro, sprizzava vitalità ed entusiasmo degni di un ventenne. Impossibile stilare un suo curriculum.
Orfano di padre, a 12 anni è garzone in un magazzeno di droghe e coloniali, con in tasca il solo diploma di quinta elementare, e si ingegna per contribuire alla sopravvivenza di una famiglia numerosa e povera, sin che la vita militare e la guerra lo coinvolgono per dieci anni sul fronte alpino e nel Mar Nero sui sommergibili tascabili.
Prigioniero in Russia, mette in scena una rivista, arrischiando la Siberia, secondo quanto scrive Primo Levi nel suo libro “La tregua”.
Rimpatriato si tuffa nella cosiddetta Italia del miracolo economico. Il suo spirito di intraprendenza e il suo approccio entusiasta alla nuova vita, lo portano ad attuare progetti a prima vista irrealizzabili: uno stabilimento cinematografico, una tipografia, una piantagione di caffè in Kenya, una fabbrica di moviole, un centro di produzioni televisive.
Alpinista e amante del moto, idea e organizza decine di eventi sportivi, come la Stramilano, grandi raid di sci di fondo di centinaia di chilometri, ai quali partecipa coinvolgendo giovani e anziani, associandoli alla Federazione Italiana Sport Popolari da lui fondata.
Nel 1975-76 idea, finanzia e dirige la Prima Spedizione Italiana in Antartide dove installa una base permanente poi donata allo Stato Italiano. Per realizzare il progetto aveva venduto lo stabilimento cinematografico.
Nel 1977 partecipa alla spedizione all’Annapurna 3, in Himalaya dove realizza un documentario. Nello stesso anno consegue il patentino di deltaplano.
Ultraottantenne continua a lavorare 50 ore alla settimana producendo documentari di interesse internazionale, senza per questo trascurare l’attività fisica: nei fine settimana era facile incontrarlo sui sentieri delle Prealpi lombarde.
In queste pagine documenta come si possano conseguire successi impensati, adottando una stimolante dottrina di vita, alla portata di tutti, con una massima che così recita: ciò che sanno fare gli altri debbo saperlo fare anch’io.
“Tutti prima o poi si trovano su un trampolino… Questo stupendo libro dimostra in modo esemplare che talvolta ci si può tuffare anche senza aver la certezza che sotto ci sia l’acqua.” (Bruno Bozzetto)
“Per i giovani una autentica dinamo, capace di generare curiosità sconfinate e di rivelare mete innumerevoli.
Una dinamo che galvanizza la vita.” (Lino Pellegrini)
Più che un self-made man arrivato, Renato Cèpparo è stato un vulcano in costante eruzione.
Quando, ultraottantenne, ha scritto questo libro, sprizzava vitalità ed entusiasmo degni di un ventenne. Impossibile stilare un suo curriculum.
Orfano di padre, a 12 anni è garzone in un magazzeno di droghe e coloniali, con in tasca il solo diploma di quinta elementare, e si ingegna per contribuire alla sopravvivenza di una famiglia numerosa e povera, sin che la vita militare e la guerra lo coinvolgono per dieci anni sul fronte alpino e nel Mar Nero sui sommergibili tascabili.
Prigioniero in Russia, mette in scena una rivista, arrischiando la Siberia, secondo quanto scrive Primo Levi nel suo libro “La tregua”.
Rimpatriato si tuffa nella cosiddetta Italia del miracolo economico. Il suo spirito di intraprendenza e il suo approccio entusiasta alla nuova vita, lo portano ad attuare progetti a prima vista irrealizzabili: uno stabilimento cinematografico, una tipografia, una piantagione di caffè in Kenya, una fabbrica di moviole, un centro di produzioni televisive.
Alpinista e amante del moto, idea e organizza decine di eventi sportivi, come la Stramilano, grandi raid di sci di fondo di centinaia di chilometri, ai quali partecipa coinvolgendo giovani e anziani, associandoli alla Federazione Italiana Sport Popolari da lui fondata.
Nel 1975-76 idea, finanzia e dirige la Prima Spedizione Italiana in Antartide dove installa una base permanente poi donata allo Stato Italiano. Per realizzare il progetto aveva venduto lo stabilimento cinematografico.
Nel 1977 partecipa alla spedizione all’Annapurna 3, in Himalaya dove realizza un documentario. Nello stesso anno consegue il patentino di deltaplano.
Ultraottantenne continua a lavorare 50 ore alla settimana producendo documentari di interesse internazionale, senza per questo trascurare l’attività fisica: nei fine settimana era facile incontrarlo sui sentieri delle Prealpi lombarde.
In queste pagine documenta come si possano conseguire successi impensati, adottando una stimolante dottrina di vita, alla portata di tutti, con una massima che così recita: ciò che sanno fare gli altri debbo saperlo fare anch’io.
“Tutti prima o poi si trovano su un trampolino… Questo stupendo libro dimostra in modo esemplare che talvolta ci si può tuffare anche senza aver la certezza che sotto ci sia l’acqua.” (Bruno Bozzetto)
“Per i giovani una autentica dinamo, capace di generare curiosità sconfinate e di rivelare mete innumerevoli.
Una dinamo che galvanizza la vita.” (Lino Pellegrini)