Author: | Swami Kriyananda | ISBN: | 9788897586586 |
Publisher: | Ananda Edizioni | Publication: | July 21, 2014 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Swami Kriyananda |
ISBN: | 9788897586586 |
Publisher: | Ananda Edizioni |
Publication: | July 21, 2014 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
L’artista dovrebbe cercare di rendere la propria arte un mezzo di elevazione, e non dovrebbe essere disposto a incoraggiare la negatività negli altri. Dovrebbe inoltre comprendere che, come creatore della propria arte e quindi come colui che è più vicino alla fonte dell’ispirazione, non può fare altro che infliggere il proprio dolore - o la propria gioia – a se stesso, ancor più che a chiunque altro. Egli dovrà anche sopportare il karma causato dal dolore che infligge agli altri, così come è benedetto dal buon karma della gioia che è capace di donare. Quanta parte di questa colpa o benedizione sia dovuta a lui stesso, e quanta alle reazioni del pubblico, è naturalmente impossibile da quantificare. Che un’opera d’arte possa influenzare le persone è ovvio, ma il fatto che anche la loro reazione soggettiva faccia parte del gioco fa sì che gli artisti cerchino di giustificare le loro opere con affermazioni vaghe come «la negatività è nell’occhio dell’osservatore»". ..
L’artista dovrebbe cercare di rendere la propria arte un mezzo di elevazione, e non dovrebbe essere disposto a incoraggiare la negatività negli altri. Dovrebbe inoltre comprendere che, come creatore della propria arte e quindi come colui che è più vicino alla fonte dell’ispirazione, non può fare altro che infliggere il proprio dolore - o la propria gioia – a se stesso, ancor più che a chiunque altro. Egli dovrà anche sopportare il karma causato dal dolore che infligge agli altri, così come è benedetto dal buon karma della gioia che è capace di donare. Quanta parte di questa colpa o benedizione sia dovuta a lui stesso, e quanta alle reazioni del pubblico, è naturalmente impossibile da quantificare. Che un’opera d’arte possa influenzare le persone è ovvio, ma il fatto che anche la loro reazione soggettiva faccia parte del gioco fa sì che gli artisti cerchino di giustificare le loro opere con affermazioni vaghe come «la negatività è nell’occhio dell’osservatore»". ..