Author: | Tino Oldani | ISBN: | 9788827865132 |
Publisher: | Youcanprint | Publication: | February 1, 2019 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Tino Oldani |
ISBN: | 9788827865132 |
Publisher: | Youcanprint |
Publication: | February 1, 2019 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Il premier svedese Olof Palme, assassinato da uno sconosciuto nel 1986, era solito dire che il capitalismo è come una pecora, da tosare senza ucciderla. Anche l'Europa, oggi, è simile a una pecora ben pasciuta, che però da troppi anni produce meno lana di quanto dovrebbe, fino a tradire gli ideali di sviluppo equo e solidale dei padri fondatori: una Mala(eu)ropa da riformare e tosare, ma senza ucciderla.
E' il filo rosso che lega gli articoli raccolti in questo libro, scritti dall'autore per il quotidiano Italia Oggi. Vi sono le denunce: contro lo strapotere di Angela Merkel, fautrice di un'Europa germanocentrica e di una politica di austerità che ha impoverito il ceto medio europeo; contro la Francia di Emmanuel Macron, socio debole dell'asse franco-tedesco, ma tracotante grazie al franco coloniale, con il quale deruba e impoverisce 14 stati africani, da cui partono i flussi migratori; contro la finanza speculativa, che punta a mettere le mani sull'ultimo asset prezioso dell'Italia: il risparmio. Vi sono poi pagine scaturite da curiosità culturali: su tutte, la scoperta che William Shakespeare non era inglese, ma un dotto umanista italiano, profugo per motivi religiosi.
Il premier svedese Olof Palme, assassinato da uno sconosciuto nel 1986, era solito dire che il capitalismo è come una pecora, da tosare senza ucciderla. Anche l'Europa, oggi, è simile a una pecora ben pasciuta, che però da troppi anni produce meno lana di quanto dovrebbe, fino a tradire gli ideali di sviluppo equo e solidale dei padri fondatori: una Mala(eu)ropa da riformare e tosare, ma senza ucciderla.
E' il filo rosso che lega gli articoli raccolti in questo libro, scritti dall'autore per il quotidiano Italia Oggi. Vi sono le denunce: contro lo strapotere di Angela Merkel, fautrice di un'Europa germanocentrica e di una politica di austerità che ha impoverito il ceto medio europeo; contro la Francia di Emmanuel Macron, socio debole dell'asse franco-tedesco, ma tracotante grazie al franco coloniale, con il quale deruba e impoverisce 14 stati africani, da cui partono i flussi migratori; contro la finanza speculativa, che punta a mettere le mani sull'ultimo asset prezioso dell'Italia: il risparmio. Vi sono poi pagine scaturite da curiosità culturali: su tutte, la scoperta che William Shakespeare non era inglese, ma un dotto umanista italiano, profugo per motivi religiosi.