Author: | AA. VV. | ISBN: | 9788898380060 |
Publisher: | Rosso China | Publication: | May 8, 2013 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | AA. VV. |
ISBN: | 9788898380060 |
Publisher: | Rosso China |
Publication: | May 8, 2013 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Il rosso viene attribuito simbolicamente al sangue e al temperamento violento. Il rosso è il colore di Marte, Dio della forza combattiva, rappresenta la forza vitale e, essendo legato all'attività ghiandolare e nervosa, ha un significato inerente l'impulso del desiderio nelle sue molteplici forme.
Il rosso significa impulso, vitalità e potere, volontà di vincere e conquista. Anche la percezione
sensoriale dell'appetito è collegata al rosso.
Il rosso provoca eccitazione, spinge verso l'attività, scalda il corpo, denota un senso di forza e sicurezza. La scelta del rosso corrisponde a uno stato d'attivazione, a uno slancio diretto verso la conquista, a un desiderio ardente e in espansione. Il rosso rappresenta, infatti, la mobilitazione di tutte le energie.
Il rosso è il colore che può muoversi più rapidamente trattenendo legato a sé lo sguardo. E' stato dimostrato che l'esposizione al rosso accelera i battiti cardiaci e stimola la produzione di adrenalina.
Nell'antico Egitto, il rosso aveva valenze negative perché legato a Seth, assassino di Osiride, che aveva occhi e capelli rossi. In Occidente il Diavolo è rappresentato con i colori del rosso, così come rossa è da sempre la tentazione (la mela del serpente offerta a Eva era rossa, non di certo gialla o verde).
D'altro canto il rosso è anche il colore delle prostitute e questo ne rappresenta il suo simbolismo più terreno, legato all'amore carnale, e in effetti nell'Apocalisse la grande prostituta è ammantata di porpora e scarlatto. Il termine quartiere a luci rosse viene per la prima volta usato negli Stati Uniti e deriva dalla pratica di collocare una luce rossa alla finestra per indicare ai clienti la natura del posto. Secondo una teoria, questa usanza nasce dalla storia biblica di Raab, una prostituta di Gerico che aiutò le spie di Giosuè e identificò la propria casa con una corda scarlatta. Altri sostengono che derivi dalle lanterne rosse usate dai lavoratori delle ferrovie, che venivano lasciate fuori dai bordelli quando gli operai vi entravano. Un'altra storia ancora vuole che le prostitute di Amsterdam cercavano di adescare i pescatori con le loro luci e, poiché le luci bianche si mischiavano con le altre, usarono della stoffa rossa per dare alle loro luci un altro colore.
In contrapposizione, il rosso è sempre stato legato anche alla dignità regale, e la preziosità della porpora ne ha fatto abito tipico di re, principi e religiosi.
L'antologia racchiude questo: il rosso come principale protagonista del tuo racconto, che esso sia legato al colore dei capelli di una bella donna, al rosso della sua bocca, delle sue unghie, del suo abbigliamento intimo, o che sia legato a una sensazione, a un'emozione come rabbia, desiderio, passione. O, ancora, che il rosso sia legato al sangue e alla violenza, al colore di una lingua o di un vestito, a una tentazione.
Il rosso viene attribuito simbolicamente al sangue e al temperamento violento. Il rosso è il colore di Marte, Dio della forza combattiva, rappresenta la forza vitale e, essendo legato all'attività ghiandolare e nervosa, ha un significato inerente l'impulso del desiderio nelle sue molteplici forme.
Il rosso significa impulso, vitalità e potere, volontà di vincere e conquista. Anche la percezione
sensoriale dell'appetito è collegata al rosso.
Il rosso provoca eccitazione, spinge verso l'attività, scalda il corpo, denota un senso di forza e sicurezza. La scelta del rosso corrisponde a uno stato d'attivazione, a uno slancio diretto verso la conquista, a un desiderio ardente e in espansione. Il rosso rappresenta, infatti, la mobilitazione di tutte le energie.
Il rosso è il colore che può muoversi più rapidamente trattenendo legato a sé lo sguardo. E' stato dimostrato che l'esposizione al rosso accelera i battiti cardiaci e stimola la produzione di adrenalina.
Nell'antico Egitto, il rosso aveva valenze negative perché legato a Seth, assassino di Osiride, che aveva occhi e capelli rossi. In Occidente il Diavolo è rappresentato con i colori del rosso, così come rossa è da sempre la tentazione (la mela del serpente offerta a Eva era rossa, non di certo gialla o verde).
D'altro canto il rosso è anche il colore delle prostitute e questo ne rappresenta il suo simbolismo più terreno, legato all'amore carnale, e in effetti nell'Apocalisse la grande prostituta è ammantata di porpora e scarlatto. Il termine quartiere a luci rosse viene per la prima volta usato negli Stati Uniti e deriva dalla pratica di collocare una luce rossa alla finestra per indicare ai clienti la natura del posto. Secondo una teoria, questa usanza nasce dalla storia biblica di Raab, una prostituta di Gerico che aiutò le spie di Giosuè e identificò la propria casa con una corda scarlatta. Altri sostengono che derivi dalle lanterne rosse usate dai lavoratori delle ferrovie, che venivano lasciate fuori dai bordelli quando gli operai vi entravano. Un'altra storia ancora vuole che le prostitute di Amsterdam cercavano di adescare i pescatori con le loro luci e, poiché le luci bianche si mischiavano con le altre, usarono della stoffa rossa per dare alle loro luci un altro colore.
In contrapposizione, il rosso è sempre stato legato anche alla dignità regale, e la preziosità della porpora ne ha fatto abito tipico di re, principi e religiosi.
L'antologia racchiude questo: il rosso come principale protagonista del tuo racconto, che esso sia legato al colore dei capelli di una bella donna, al rosso della sua bocca, delle sue unghie, del suo abbigliamento intimo, o che sia legato a una sensazione, a un'emozione come rabbia, desiderio, passione. O, ancora, che il rosso sia legato al sangue e alla violenza, al colore di una lingua o di un vestito, a una tentazione.