Sette giorni per rifugi

Nonfiction, Travel, Europe, Italy, Adventure & Literary Travel
Cover of the book Sette giorni per rifugi by Elisa Punzo, Alessandro Lucchetti, Elisa Punzo
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Author: Elisa Punzo, Alessandro Lucchetti ISBN: 9786051767857
Publisher: Elisa Punzo Publication: July 25, 2015
Imprint: Language: Italian
Author: Elisa Punzo, Alessandro Lucchetti
ISBN: 9786051767857
Publisher: Elisa Punzo
Publication: July 25, 2015
Imprint:
Language: Italian

Nel libro raccontiamo il nostro “trekking” nelle Dolomiti di Fassa, un percorso ad anello di 7 giorni (e 6 notti) per rifugi, che ha toccato alcune delle valli e delle montagne più belle di questa incredibile catena.
Il libricino non ha la pretesa di essere una guida dettagliata e professionale del percorso, ma semplicemente il racconto di un percorso utile per tutti coloro che intendono passare una settimana nelle Dolomiti. Per inciso, frequentiamo le Dolomiti da anni, ma l’esperienza di un tour da un rifugio ad un altro in queste montagne è qualcosa di nuovo anche per noi. A posteriori possiamo affermare con certezza che un trekking di questo tipo rappresenta un modo diverso e più intenso di vivere la montagna: poter godere dei tramonti e delle albe in altura, condividere le esperienze di vita nei rifugi con altri viaggiatori, camminare con calma soffermandosi ad ammirare un fiore o una marmotta senza la fretta di dover tornare alla base, e per finire godere della meta nel momento migliore e cioè quando gran parte dei turisti se n’è già andata. Molto spesso, infatti, nei percorsi fatti in una giornata si è costretti a correre lungo i sentieri per rispettare una tabella di marcia che ci riporterà in tempi utili all’agognata doccia e al caldo letto, ma a nostro modo di vedere la montagna va vissuta lentamente, in silenzio, prendendosi il giusto tempo per soffermarsi ad osservare le piccole cose. Ovvio ci sono modi ancora più estremi e “puri” di vivere la montagna, ma non vogliamo esagerare e in fondo un buon canederlo in brodo la sera in rifugio è una gran bel modo di concludere la giornata.
Il giro che proponiamo non presenta difficoltà tecniche evidenti e può essere percorso praticamente da chiunque sia in buone condizioni fisiche e abbia una minima esperienza di montagna. L’unico consiglio che ci sentiamo di dare, è quello di prepararsi un bagaglio molto leggero che per le donne non dovrebbe superare i 5-6 kg e per gli uomini gli 8-10 kg, cosa che in questo è piuttosto fattibile dal momento che il pernottamento in rifugio evita di portarsi al seguito tenda e pentole. Per una descrizione più accurata di cosa portare fare riferimento alla sezione finale.
Il giro è stato studiato prendendo in considerazione alcuni impedimenti insormontabili soggettivi, senza tener conto dei quali il trekking potrebbe essere compromesso. Ognuno dovrebbe infatti aver piena conoscenza delle proprie capacità e dei proprio limiti prima di organizzare un trekking. Nel nostro caso Elisa, pur essendo una camminatrice infaticabile (e in salita è spesso Alessandro ad arrancare dietro il passo militare imposto dalla stessa), non è particolarmente “spericolata” e, cosa da non sottovalutare in montagna, ha manifestato di frequente un certo timore nell’affrontare tratti esposti.

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Nel libro raccontiamo il nostro “trekking” nelle Dolomiti di Fassa, un percorso ad anello di 7 giorni (e 6 notti) per rifugi, che ha toccato alcune delle valli e delle montagne più belle di questa incredibile catena.
Il libricino non ha la pretesa di essere una guida dettagliata e professionale del percorso, ma semplicemente il racconto di un percorso utile per tutti coloro che intendono passare una settimana nelle Dolomiti. Per inciso, frequentiamo le Dolomiti da anni, ma l’esperienza di un tour da un rifugio ad un altro in queste montagne è qualcosa di nuovo anche per noi. A posteriori possiamo affermare con certezza che un trekking di questo tipo rappresenta un modo diverso e più intenso di vivere la montagna: poter godere dei tramonti e delle albe in altura, condividere le esperienze di vita nei rifugi con altri viaggiatori, camminare con calma soffermandosi ad ammirare un fiore o una marmotta senza la fretta di dover tornare alla base, e per finire godere della meta nel momento migliore e cioè quando gran parte dei turisti se n’è già andata. Molto spesso, infatti, nei percorsi fatti in una giornata si è costretti a correre lungo i sentieri per rispettare una tabella di marcia che ci riporterà in tempi utili all’agognata doccia e al caldo letto, ma a nostro modo di vedere la montagna va vissuta lentamente, in silenzio, prendendosi il giusto tempo per soffermarsi ad osservare le piccole cose. Ovvio ci sono modi ancora più estremi e “puri” di vivere la montagna, ma non vogliamo esagerare e in fondo un buon canederlo in brodo la sera in rifugio è una gran bel modo di concludere la giornata.
Il giro che proponiamo non presenta difficoltà tecniche evidenti e può essere percorso praticamente da chiunque sia in buone condizioni fisiche e abbia una minima esperienza di montagna. L’unico consiglio che ci sentiamo di dare, è quello di prepararsi un bagaglio molto leggero che per le donne non dovrebbe superare i 5-6 kg e per gli uomini gli 8-10 kg, cosa che in questo è piuttosto fattibile dal momento che il pernottamento in rifugio evita di portarsi al seguito tenda e pentole. Per una descrizione più accurata di cosa portare fare riferimento alla sezione finale.
Il giro è stato studiato prendendo in considerazione alcuni impedimenti insormontabili soggettivi, senza tener conto dei quali il trekking potrebbe essere compromesso. Ognuno dovrebbe infatti aver piena conoscenza delle proprie capacità e dei proprio limiti prima di organizzare un trekking. Nel nostro caso Elisa, pur essendo una camminatrice infaticabile (e in salita è spesso Alessandro ad arrancare dietro il passo militare imposto dalla stessa), non è particolarmente “spericolata” e, cosa da non sottovalutare in montagna, ha manifestato di frequente un certo timore nell’affrontare tratti esposti.

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