Author: | Miss Black | ISBN: | 9788822851574 |
Publisher: | Miss Black | Publication: | October 3, 2016 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Miss Black |
ISBN: | 9788822851574 |
Publisher: | Miss Black |
Publication: | October 3, 2016 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Negli uffici dell’FBI di New York dicono che Tristan Taylor abbia il dono di riuscire a tenere in vita i testimoni. L’ultima che affidano a lui e alla sua collega è Simone Sinclair, ex-modella internazionale e ex-moglie di un commerciante d’armi senza scrupoli. Il matrimonio di Simone è durato cinque anni ed è stato un inferno, e per concludere degnamente suo marito sta cercando di ucciderla prima che lei gli testimoni contro. Tristan si renderà presto conto che quella donna bella e triste non è facile da proteggere... e non è semplice neppure proteggersi da lei.
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CONTIENE SCENE ESPLICITE - CONSIGLIATO A UN PUBBLICO ADULTO
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Lo svegliò qualcuno che si infilava tra le coperte con lui. Tristan, semi-addormentato, per prima cosa pensò che Mills avesse sbagliato letto. Poco dopo, tuttavia, si rese conto che era Simone, la intravedeva alla luce tremolante del televisore, nell’altra stanza.
«Per favore» sussurrò lei, così piano che Tristan quasi non la sentì.
Deglutì, passandole un braccio attorno alle spalle. Non sapeva che cosa pensare. In realtà il sonno lo ottundeva ancora in parte. Supponeva che Simone avesse avuto paura e fosse venuta a farsi confortare da una delle uniche due persone disponibili.
Si ripeté questa storia mentalmente un paio di volte, mentre il suo cuore accelerava e il suo cazzo diventava duro come marmo.
Così ora aveva anche il problema che lei non se ne accorgesse, oltre all’inevitabile mal di palle che avrebbe avuto il giorno dopo e all’impossibilità di addormentarsi.
Simone cacciò la testa sotto alla sua e Tristan le accarezzò i capelli, cercando di farlo in modo rassicurante. La mano gli tremava per il desiderio.
Come faceva quella tizia a non rendersi conto che, insomma, non poteva fargli una cosa del genere?
Simone evidentemente non si preoccupò della cosa. Tristan sentì le sue dita che gli slacciavano delicatamente la blusa del pigiama e si chiese se non stesse sognando.
Nella vita vera le donne come Simone non si infilavano nel letto degli uomini come lui. Che non era brutto, anzi, poteva persino essere considerato attraente, ma Simone giocava in un altro campionato.
In qualsiasi campionato giocasse, pochi minuti dopo lei aveva finito di slacciargli la blusa del pigiama e stava aprendo la propria.
Tristan ormai respirava affannosamente. E non osava guardare verso la porta ancora aperta.
Quando sentì i seni morbidi di lei sul petto, in ogni caso, qualsiasi altro pensiero svanì dalla sua mente. Aveva il cazzo così duro che avrebbe potuto usarlo come attaccapanni.
Fece scorrere le mani sulla schiena di lei e quando arrivò all’altezza della vita si disse di fermarsi. Come volevasi dimostrare, un istante dopo le stringeva le natiche al di sopra del pigiama, folle di desiderio.
Sentì le sue labbra morbide sulle proprie. Simone si strofinò leggermente a lui e... le sue mani sui pantaloni, che glieli abbassavano.
Negli uffici dell’FBI di New York dicono che Tristan Taylor abbia il dono di riuscire a tenere in vita i testimoni. L’ultima che affidano a lui e alla sua collega è Simone Sinclair, ex-modella internazionale e ex-moglie di un commerciante d’armi senza scrupoli. Il matrimonio di Simone è durato cinque anni ed è stato un inferno, e per concludere degnamente suo marito sta cercando di ucciderla prima che lei gli testimoni contro. Tristan si renderà presto conto che quella donna bella e triste non è facile da proteggere... e non è semplice neppure proteggersi da lei.
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CONTIENE SCENE ESPLICITE - CONSIGLIATO A UN PUBBLICO ADULTO
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Lo svegliò qualcuno che si infilava tra le coperte con lui. Tristan, semi-addormentato, per prima cosa pensò che Mills avesse sbagliato letto. Poco dopo, tuttavia, si rese conto che era Simone, la intravedeva alla luce tremolante del televisore, nell’altra stanza.
«Per favore» sussurrò lei, così piano che Tristan quasi non la sentì.
Deglutì, passandole un braccio attorno alle spalle. Non sapeva che cosa pensare. In realtà il sonno lo ottundeva ancora in parte. Supponeva che Simone avesse avuto paura e fosse venuta a farsi confortare da una delle uniche due persone disponibili.
Si ripeté questa storia mentalmente un paio di volte, mentre il suo cuore accelerava e il suo cazzo diventava duro come marmo.
Così ora aveva anche il problema che lei non se ne accorgesse, oltre all’inevitabile mal di palle che avrebbe avuto il giorno dopo e all’impossibilità di addormentarsi.
Simone cacciò la testa sotto alla sua e Tristan le accarezzò i capelli, cercando di farlo in modo rassicurante. La mano gli tremava per il desiderio.
Come faceva quella tizia a non rendersi conto che, insomma, non poteva fargli una cosa del genere?
Simone evidentemente non si preoccupò della cosa. Tristan sentì le sue dita che gli slacciavano delicatamente la blusa del pigiama e si chiese se non stesse sognando.
Nella vita vera le donne come Simone non si infilavano nel letto degli uomini come lui. Che non era brutto, anzi, poteva persino essere considerato attraente, ma Simone giocava in un altro campionato.
In qualsiasi campionato giocasse, pochi minuti dopo lei aveva finito di slacciargli la blusa del pigiama e stava aprendo la propria.
Tristan ormai respirava affannosamente. E non osava guardare verso la porta ancora aperta.
Quando sentì i seni morbidi di lei sul petto, in ogni caso, qualsiasi altro pensiero svanì dalla sua mente. Aveva il cazzo così duro che avrebbe potuto usarlo come attaccapanni.
Fece scorrere le mani sulla schiena di lei e quando arrivò all’altezza della vita si disse di fermarsi. Come volevasi dimostrare, un istante dopo le stringeva le natiche al di sopra del pigiama, folle di desiderio.
Sentì le sue labbra morbide sulle proprie. Simone si strofinò leggermente a lui e... le sue mani sui pantaloni, che glieli abbassavano.