Author: | Laura Azzolina, Piera Busacca, Giulio Ernesti, Celestina Fazia, Francesco Giunta, Domenica La Banca, Francesco Lo Piccolo, Laura Longhitano, Stefano Magagnoli, Vito Martelliano, Francesca Moraci, Stefano Munarin, Michelangelo Savino, Roberto Secchi, Alice Sotgia | ISBN: | 9788849296211 |
Publisher: | Gangemi Editore | Publication: | September 28, 2015 |
Imprint: | Gangemi Editore | Language: | Italian |
Author: | Laura Azzolina, Piera Busacca, Giulio Ernesti, Celestina Fazia, Francesco Giunta, Domenica La Banca, Francesco Lo Piccolo, Laura Longhitano, Stefano Magagnoli, Vito Martelliano, Francesca Moraci, Stefano Munarin, Michelangelo Savino, Roberto Secchi, Alice Sotgia |
ISBN: | 9788849296211 |
Publisher: | Gangemi Editore |
Publication: | September 28, 2015 |
Imprint: | Gangemi Editore |
Language: | Italian |
Nel commentare l'attribuzione alla Ue del Nobel per la pace 2012 Jurgen Habermas sottolinea come, accanto al merito di aver garantito la pace dopo ripetute guerre fratricide e di aver sviluppato la forza costitutiva della democrazia, il comitato svedese abbia messo in evidenza la terza grande performance dell'Europa: il suo modello sociale fondato sul welfare state. I testi riuniti in questo volume, inizialmente pensati per un seminario tenuto a Siracusa nel 2010 ma poi variamente riscritti, s'inseriscono all'interno di un programma di ricerca interessato a sondare proprio il ruolo svolto dalle politiche di welfare nella definizione non solo della società europea ma anche della sua più evidente manifestazione fisica: la città. Cosa sono state le politiche di welfare oggi tanto criticate se non addirittura denigrate? Quale è stato il loro valore e il loro ruolo nella definizione della città italiana? E, ancora, quali possono essere le strade da seguire oggi per un loro reale rinnovamento? Queste sono alcune domande che studiosi provenienti da diversi ambiti disciplinari (urbanistica, economia, storia urbana) provano qui ad affrontare. STEFANO MUNARIN (1964), urbanista, Professore Associato all'Università IUAV di Venezia, ha insegnato anche nelle Università di Catania e Trento. Ha partecipato a diverse ricerche universitarie (Itaten, The transformation of the urban habitat in Europe; Returb, I futuri della città) e lavorato ad alcuni piani urbanistici (Brescia, Pesaro, Macerata, Ferrara, Belluno). Oltre a vari saggi, indagando i processi di trasformazione del territorio veneto ha scritto il libro Tracce di città (Angeli, 2001) e, quale esito della ricerca welfare space in Europe, ha recentemente pubblicato il libro Gli spazi del welfare (Quodlibet, 2011). VITO MARTELLIANO (1969), ingegnere, Dottore di Ricerca in Progetto e recupero architettonico, urbano e ambientale presso l'Università degli Studi di Catania e Docteur en Architecture presso l'Université de Paris VIII Saint Denis-Vincennes. Già titolare di assegno di ricerca biennale sul tema della pianificazione paesaggistica, dal 2005 è docente a contratto presso l'Università degli Studi di Catania dove attualmente tiene l'insegnamento di Progettazione urbana. È autore di pubblicazioni inerenti la storia urbana, la progettazione urbanistica e la pianificazione del paesaggio.
Nel commentare l'attribuzione alla Ue del Nobel per la pace 2012 Jurgen Habermas sottolinea come, accanto al merito di aver garantito la pace dopo ripetute guerre fratricide e di aver sviluppato la forza costitutiva della democrazia, il comitato svedese abbia messo in evidenza la terza grande performance dell'Europa: il suo modello sociale fondato sul welfare state. I testi riuniti in questo volume, inizialmente pensati per un seminario tenuto a Siracusa nel 2010 ma poi variamente riscritti, s'inseriscono all'interno di un programma di ricerca interessato a sondare proprio il ruolo svolto dalle politiche di welfare nella definizione non solo della società europea ma anche della sua più evidente manifestazione fisica: la città. Cosa sono state le politiche di welfare oggi tanto criticate se non addirittura denigrate? Quale è stato il loro valore e il loro ruolo nella definizione della città italiana? E, ancora, quali possono essere le strade da seguire oggi per un loro reale rinnovamento? Queste sono alcune domande che studiosi provenienti da diversi ambiti disciplinari (urbanistica, economia, storia urbana) provano qui ad affrontare. STEFANO MUNARIN (1964), urbanista, Professore Associato all'Università IUAV di Venezia, ha insegnato anche nelle Università di Catania e Trento. Ha partecipato a diverse ricerche universitarie (Itaten, The transformation of the urban habitat in Europe; Returb, I futuri della città) e lavorato ad alcuni piani urbanistici (Brescia, Pesaro, Macerata, Ferrara, Belluno). Oltre a vari saggi, indagando i processi di trasformazione del territorio veneto ha scritto il libro Tracce di città (Angeli, 2001) e, quale esito della ricerca welfare space in Europe, ha recentemente pubblicato il libro Gli spazi del welfare (Quodlibet, 2011). VITO MARTELLIANO (1969), ingegnere, Dottore di Ricerca in Progetto e recupero architettonico, urbano e ambientale presso l'Università degli Studi di Catania e Docteur en Architecture presso l'Université de Paris VIII Saint Denis-Vincennes. Già titolare di assegno di ricerca biennale sul tema della pianificazione paesaggistica, dal 2005 è docente a contratto presso l'Università degli Studi di Catania dove attualmente tiene l'insegnamento di Progettazione urbana. È autore di pubblicazioni inerenti la storia urbana, la progettazione urbanistica e la pianificazione del paesaggio.