Vita reclusa sul monte Soratte

Le monache agostiniane di Santa Croce in Sant'Oreste (1573-1904)

Nonfiction, Religion & Spirituality, Reference, Ritual & Practices, History
Cover of the book Vita reclusa sul monte Soratte by Sergio Pagano, Gangemi Editore
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Author: Sergio Pagano ISBN: 9788849294798
Publisher: Gangemi Editore Publication: October 8, 2015
Imprint: Gangemi Editore Language: Italian
Author: Sergio Pagano
ISBN: 9788849294798
Publisher: Gangemi Editore
Publication: October 8, 2015
Imprint: Gangemi Editore
Language: Italian

Fondato nel 1573 nel modesto borgo di Sant'Oreste sul monte Soratte, il monastero di S. Nicola, composto allora da sole tre «zitelle» del luogo, ebbe una vita lunga e singolare, perché in quanto istituito in un feudo nullius dioecesis come Sant'Oreste, non soggetto al vescovo locale ma soltanto all'abate commendatario delle Tre Fontane di Roma (potente abbazia medievale), fu in pratica un cellula del tessuto religioso cittadino e locale. Le prime Regole per le monache di S. Nicola furono scritte, o almeno curate, dal grande cardinale Alessandro Farnese; questi pose la nascente istituzione sotto la regola di s. Agostino e le monache di S. Nicola furono perciò dette Agostiniane. Nel 1598 il vecchio monastero di S. Nicola, posto in luogo non salubre, cambiò sede e fu sistemato nel grande palazzo abbaziale del cardinale commendatario Pietro Aldobrandini, nipote di Clemente VIII: qui assunse il nome della chiesina del luogo, Santa Croce. Favorite dalla comunità di Sant'Oreste, dotate di beni immobili nella regione vicina, le Agostiniane di S. Croce vissero per più di tre secoli nella quasi totale autonomia dal resto dell'Ordine, soggette soltanto alle Regole farnesiane (confermate dal cardinale commendatario Costantino Patrizi nel 1839) e al commendatario delle Tre Fontane, che aveva giurisdizione civile e religiosa sul borgo di Sant'Oreste. Soppresso il monastero dai francesi nel 1809, fu ripristinato nel 1815 o forse nel 1816, ma le mutate condizioni sociali e religiose dell'Ottocento ridussero di molto la comunità monastica, che si estinse nel 1904. L'Autore ripercorre le vicende storiche del monastero e pubblica per la prima volta il testo originale farnesiano delle Regole con altri documenti istituzionali.

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Fondato nel 1573 nel modesto borgo di Sant'Oreste sul monte Soratte, il monastero di S. Nicola, composto allora da sole tre «zitelle» del luogo, ebbe una vita lunga e singolare, perché in quanto istituito in un feudo nullius dioecesis come Sant'Oreste, non soggetto al vescovo locale ma soltanto all'abate commendatario delle Tre Fontane di Roma (potente abbazia medievale), fu in pratica un cellula del tessuto religioso cittadino e locale. Le prime Regole per le monache di S. Nicola furono scritte, o almeno curate, dal grande cardinale Alessandro Farnese; questi pose la nascente istituzione sotto la regola di s. Agostino e le monache di S. Nicola furono perciò dette Agostiniane. Nel 1598 il vecchio monastero di S. Nicola, posto in luogo non salubre, cambiò sede e fu sistemato nel grande palazzo abbaziale del cardinale commendatario Pietro Aldobrandini, nipote di Clemente VIII: qui assunse il nome della chiesina del luogo, Santa Croce. Favorite dalla comunità di Sant'Oreste, dotate di beni immobili nella regione vicina, le Agostiniane di S. Croce vissero per più di tre secoli nella quasi totale autonomia dal resto dell'Ordine, soggette soltanto alle Regole farnesiane (confermate dal cardinale commendatario Costantino Patrizi nel 1839) e al commendatario delle Tre Fontane, che aveva giurisdizione civile e religiosa sul borgo di Sant'Oreste. Soppresso il monastero dai francesi nel 1809, fu ripristinato nel 1815 o forse nel 1816, ma le mutate condizioni sociali e religiose dell'Ottocento ridussero di molto la comunità monastica, che si estinse nel 1904. L'Autore ripercorre le vicende storiche del monastero e pubblica per la prima volta il testo originale farnesiano delle Regole con altri documenti istituzionali.

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