Wealth inequality and the pristine Hawaiian State: a political economy approach

Published in Origini n. XXXVIII/2015-2. Rivista annuale del Dipartimento di Scienze dell’Antichità – “Sapienza” Università di Roma | Preistoria e protostoria delle civiltà antiche – Prehistory and protohistory of ancient civilizations

Nonfiction, Social & Cultural Studies, Social Science, Archaeology, Anthropology
Cover of the book Wealth inequality and the pristine Hawaiian State: a political economy approach by Timothy Earle, Gangemi Editore
View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart
Author: Timothy Earle ISBN: 9788849248050
Publisher: Gangemi Editore Publication: April 5, 2017
Imprint: Gangemi Editore Language: English
Author: Timothy Earle
ISBN: 9788849248050
Publisher: Gangemi Editore
Publication: April 5, 2017
Imprint: Gangemi Editore
Language: English

Archaeology provides a unique long-term perspective on the emergence of inequality, suggesting that social complexity can be organized based on alternative economic structures. To understand inequality, requires an analysis of the political economy and its diverse currencies used to create power differentials. Importantly, conspicuous consumption of wealth items, so evident in modern capitalism, is not generally a good measure of inequality in complex societies, especially in cases where the primary source of power is based on the mobilization of staples (not commodities). As illustrated by the Hawaiian case, the engineering of the landscapes for irrigation systems, fishponds and the like created a system of property over highly productive lands. By exercising ownership rights, elites controlled commoner labor and staple flows to finance ruling institutions. With this perspective, ownership of land as materialized in the built landscape best measures the nature of inequality in such staple-financed chiefdoms and states. This helps resolve the apparent contradiction seen by archaeologist, whereby societies able to organize social labor in construction often have little evidence of wealth inequality in burial inventories or household assemblages. | L’archeologia fornisce una prospettiva unica, a lungo termine sull’emergenza dell’ineguaglianza e suggerisce che la complessità sociale può essere organizzata in base a strutture economiche alternative. Per comprendere l’ineguaglianza, è necessaria un’analisi dell’economia politica e delle sue differenti valute, utilizzate per creare differenziali di potere. Significativamente, un consumo cospicuo di beni, così evidente nel capitalismo moderno, non è generalmente un buon metodo di misurazione dell’ineguaglianza nelle società complesse, soprattutto in quei casi in cui il principale fondamento del potere è la mobilitazione dell’economia primaria (non di merci). Come illustrato dal caso Hawaiiano, l’ingegneria del paesaggio per i sistemi irrigui, per pozze per la pesca e strutture simili, creò un sistema di proprietà delle terre maggiormente produttive. Attraverso l’esercizio del diritto di proprietà, le elite controllavano lavoro e flussi di beni primari per finanziare le istituzioni dominanti. In questa prospettiva, la proprietà della terra materializzata nel paesaggio costruito rappresenta il modo migliore per misurare la natura dell’ineguaglianza in tali stati e chiefdom basati sull’economia primaria. Questo aiuta a risolvere l’apparente contraddizione evidenzata dagli archeologi, nei casi in cui società capaci di organizzare lavoro sociale finalizzato all’edificazione mostrano spesso poche evidenze di ineguaglianze economiche nei contesti funerari o domestici.

View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart

Archaeology provides a unique long-term perspective on the emergence of inequality, suggesting that social complexity can be organized based on alternative economic structures. To understand inequality, requires an analysis of the political economy and its diverse currencies used to create power differentials. Importantly, conspicuous consumption of wealth items, so evident in modern capitalism, is not generally a good measure of inequality in complex societies, especially in cases where the primary source of power is based on the mobilization of staples (not commodities). As illustrated by the Hawaiian case, the engineering of the landscapes for irrigation systems, fishponds and the like created a system of property over highly productive lands. By exercising ownership rights, elites controlled commoner labor and staple flows to finance ruling institutions. With this perspective, ownership of land as materialized in the built landscape best measures the nature of inequality in such staple-financed chiefdoms and states. This helps resolve the apparent contradiction seen by archaeologist, whereby societies able to organize social labor in construction often have little evidence of wealth inequality in burial inventories or household assemblages. | L’archeologia fornisce una prospettiva unica, a lungo termine sull’emergenza dell’ineguaglianza e suggerisce che la complessità sociale può essere organizzata in base a strutture economiche alternative. Per comprendere l’ineguaglianza, è necessaria un’analisi dell’economia politica e delle sue differenti valute, utilizzate per creare differenziali di potere. Significativamente, un consumo cospicuo di beni, così evidente nel capitalismo moderno, non è generalmente un buon metodo di misurazione dell’ineguaglianza nelle società complesse, soprattutto in quei casi in cui il principale fondamento del potere è la mobilitazione dell’economia primaria (non di merci). Come illustrato dal caso Hawaiiano, l’ingegneria del paesaggio per i sistemi irrigui, per pozze per la pesca e strutture simili, creò un sistema di proprietà delle terre maggiormente produttive. Attraverso l’esercizio del diritto di proprietà, le elite controllavano lavoro e flussi di beni primari per finanziare le istituzioni dominanti. In questa prospettiva, la proprietà della terra materializzata nel paesaggio costruito rappresenta il modo migliore per misurare la natura dell’ineguaglianza in tali stati e chiefdom basati sull’economia primaria. Questo aiuta a risolvere l’apparente contraddizione evidenzata dagli archeologi, nei casi in cui società capaci di organizzare lavoro sociale finalizzato all’edificazione mostrano spesso poche evidenze di ineguaglianze economiche nei contesti funerari o domestici.

More books from Gangemi Editore

Cover of the book Sociologia n. 3/2014 by Timothy Earle
Cover of the book L’altra modernità nella cultura architettonica del XX secolo by Timothy Earle
Cover of the book Progetto vs. costruzione by Timothy Earle
Cover of the book La valutazione del rendimento nel progetto della residenza by Timothy Earle
Cover of the book Economic and financial crisis from 2008 to ...? by Timothy Earle
Cover of the book APP design con uso della realtà aumentata per la divulgazione dei Beni Culturali | APP design using augmented reality to disseminate Cultural Heritage by Timothy Earle
Cover of the book Religione, violenza, diritto. La 'triade costitutiva' della 'guerra giusta' nell'antropologia giuridica greca e romana arcaica by Timothy Earle
Cover of the book Volumi antichi by Timothy Earle
Cover of the book Moderne architetture romane by Timothy Earle
Cover of the book Giuseppe Barilaro. La memoria del rosso by Timothy Earle
Cover of the book The Capuchín Museum by Timothy Earle
Cover of the book L'Italia di Giotto by Timothy Earle
Cover of the book Sant'Agnese in Agone a piazza Navona Immagine by Timothy Earle
Cover of the book Arrigo Paladini. Dalla Campagna di Russia alla Resistenza a Roma by Timothy Earle
Cover of the book I beni comuni: rappresentazioni collettive fra comunità e società by Timothy Earle
We use our own "cookies" and third party cookies to improve services and to see statistical information. By using this website, you agree to our Privacy Policy