Author: | Matteo Sanfilippo | ISBN: | 9788878536005 |
Publisher: | Sette Città | Publication: | April 5, 2017 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Matteo Sanfilippo |
ISBN: | 9788878536005 |
Publisher: | Sette Città |
Publication: | April 5, 2017 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Nel primo capitolo di questo lavoro è sintetizzata l’evoluzione
dei giubilei ordinari dal 1300 al 1900. In questa plurisecolare
cavalcata si vedrà come il fenomeno giubilare propriamente detto
è affiancato da indulgenze plenarie straordinarie, che inizialmente
prolungano il fenomeno principale, ma poi da esso si distaccano.
Nel secondo capitolo si segue quindi la discussione storiografica e
la documentazione storica sulla nascita e l’evoluzione dei giubilei
straordinari dal primo Cinquecento alla Breccia di Porta Pia. Il terzo
capitolo mostra come Leone XIII, asceso al Soglio poco dopo la fine
dello Stato pontificio, si serva di numerosi giubilei straordinari per
ridare visibilità politica a una Santa Sede senza più territori. In questa
strategia, a volte frenetica, i giubilei si accompagnano agli anniversari
(centenari, cinquantenari, ecc.), che ispirano pellegrinaggi o raccolte
di messaggi utili per non far dimenticare all’Europa e al mondo intero
la questione romana. Scomparso papa Pecci, la Chiesa di Roma non
rinuncia a utilizzare ricorrenze e giubilei straordinari come strumento
di visibilità politica e alla fine li incrocia nel centenario costantiniano
del 1913, discusso nel quarto capitolo. Questa iniziativa è inizialmente
pensata come celebrazione di un anniversario significativo e poi
diviene giubileo straordinario. In tale occasione il discorso politico,
cioè il rapporto tra Stato e Chiesa, è esplicito e precede di poco il
primo importante accordo tra i due, cioè il Patto Gentiloni e l’ingresso
ufficiale dei cattolici nell’arena italiana.
Nel primo capitolo di questo lavoro è sintetizzata l’evoluzione
dei giubilei ordinari dal 1300 al 1900. In questa plurisecolare
cavalcata si vedrà come il fenomeno giubilare propriamente detto
è affiancato da indulgenze plenarie straordinarie, che inizialmente
prolungano il fenomeno principale, ma poi da esso si distaccano.
Nel secondo capitolo si segue quindi la discussione storiografica e
la documentazione storica sulla nascita e l’evoluzione dei giubilei
straordinari dal primo Cinquecento alla Breccia di Porta Pia. Il terzo
capitolo mostra come Leone XIII, asceso al Soglio poco dopo la fine
dello Stato pontificio, si serva di numerosi giubilei straordinari per
ridare visibilità politica a una Santa Sede senza più territori. In questa
strategia, a volte frenetica, i giubilei si accompagnano agli anniversari
(centenari, cinquantenari, ecc.), che ispirano pellegrinaggi o raccolte
di messaggi utili per non far dimenticare all’Europa e al mondo intero
la questione romana. Scomparso papa Pecci, la Chiesa di Roma non
rinuncia a utilizzare ricorrenze e giubilei straordinari come strumento
di visibilità politica e alla fine li incrocia nel centenario costantiniano
del 1913, discusso nel quarto capitolo. Questa iniziativa è inizialmente
pensata come celebrazione di un anniversario significativo e poi
diviene giubileo straordinario. In tale occasione il discorso politico,
cioè il rapporto tra Stato e Chiesa, è esplicito e precede di poco il
primo importante accordo tra i due, cioè il Patto Gentiloni e l’ingresso
ufficiale dei cattolici nell’arena italiana.