Author: | Diego Abatantuono, Luca Serafini, Corriere della Sera | ISBN: | 9788861267091 |
Publisher: | Corriere della Sera | Publication: | June 11, 2014 |
Imprint: | Corriere della Sera | Language: | Italian |
Author: | Diego Abatantuono, Luca Serafini, Corriere della Sera |
ISBN: | 9788861267091 |
Publisher: | Corriere della Sera |
Publication: | June 11, 2014 |
Imprint: | Corriere della Sera |
Language: | Italian |
Il calcio in Italia è lo sport più seguito, ma anche il più criticato. Siamo tutti malati di pallone, eppure non amiamo gran che la nostra Nazionale: ci accorgiamo che esiste ogni quattro anni ma soltanto dagli ottavi di finale in poi, ai Mondiali; oppure ogni quattro anni ma soltanto se è qualificata per gli Europei che non vinciamo dal 1968. Siamo pronti a criticare tutto e tutti: giocatori, federazione, commissario tecnico, giornalisti, tifosi, arbitri, guardalinee, quarto uomo, quinta donna, e molto altro… Come racconta Diego Abantuono in queste esilaranti confessioni da bar sport, tra calcio, vita e cucina, «in Italia qualcuno sa fare l’elettrauto, qualcuno sa fare il prestigiatore, qualcuno il fotomodello, qualcuno non sa fare un cazzo ma tutti, indistintamente, senza nessuna eccezione, sappiamo fare l’allenatore. Quindi chiunque ci sia lì al nostro posto in panchina, è un pirla».
Il calcio in Italia è lo sport più seguito, ma anche il più criticato. Siamo tutti malati di pallone, eppure non amiamo gran che la nostra Nazionale: ci accorgiamo che esiste ogni quattro anni ma soltanto dagli ottavi di finale in poi, ai Mondiali; oppure ogni quattro anni ma soltanto se è qualificata per gli Europei che non vinciamo dal 1968. Siamo pronti a criticare tutto e tutti: giocatori, federazione, commissario tecnico, giornalisti, tifosi, arbitri, guardalinee, quarto uomo, quinta donna, e molto altro… Come racconta Diego Abantuono in queste esilaranti confessioni da bar sport, tra calcio, vita e cucina, «in Italia qualcuno sa fare l’elettrauto, qualcuno sa fare il prestigiatore, qualcuno il fotomodello, qualcuno non sa fare un cazzo ma tutti, indistintamente, senza nessuna eccezione, sappiamo fare l’allenatore. Quindi chiunque ci sia lì al nostro posto in panchina, è un pirla».