Guantanamo

Fiction & Literature, Literary
Cover of the book Guantanamo by Youssef Ziedan, Neri Pozza
View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart
Author: Youssef Ziedan ISBN: 9788854517202
Publisher: Neri Pozza Publication: June 8, 2018
Imprint: Neri Pozza Language: Italian
Author: Youssef Ziedan
ISBN: 9788854517202
Publisher: Neri Pozza
Publication: June 8, 2018
Imprint: Neri Pozza
Language: Italian

«Abu Bilal al-Masri, sposato con una jihadista, entrato in Afghanistan con la scusa di lavorare nel campo dell’informazione, per incontrare Osama bin Laden e mettersi in contatto con bande di talebani…» Nel campo di prigionia di Guantanamo l’inquirente inglese, assegnato ai servizi segreti americani, è fermamente convinto che il giovane arabo del Nord del Sudan sia l’uomo che, col nome di battaglia di Abu Bilal al-Masri, è penetrato in Afghanistan per raggiungere il capo di al-Qa‘ida e dare manforte ai talebani. Il giovane, tuttavia, è innocente. Lo hanno rapito per sbaglio nella zona di confine fra Pakistan e Afghanistan, dove, in qualità di operatore, si era spinto per filmare gli eventi. Appartenente per parte di madre al clan dei Ja‘fara, il cui lignaggio risale fino al casato del Profeta, non ha mai pensato di incontrare Osama bin Laden, né ha mai voluto unirsi alle bande di talebani che uccidono chiunque non la pensi come loro e distruggono gli antichi monumenti archeologici col pretesto di difendere la religione e instaurare la shari‘a. Nel campo, però, nessuno gli crede. Quando, preso da una smania improvvisa, il giovane inveisce e urla di far parte della stampa, le guardie lo deridono ripetendo Press, Press. Con addosso una tuta arancione acceso coi bottoni che corrono lungo la schiena, tra prigionieri incatenati ridotti in uno stato di prostrazione estrema, le facce inaridite, i cenci scomposti, gli occhi spenti con lo guardo obliquo, il giovane prega e rivolge tutti i suoi pensieri alla moglie Muhaira, alle sue ciglia lucide quando distoglieva pudicamente lo sguardo da lui, e a Nora, la ragazza con cui ha condiviso ad Alessandria attimi travolgenti ormai irrangiungibili. Narrando di un giovane arabo rinchiuso senza colpa nel campo di prigionia di Guantanamo, negli anni immediatamente successivi agli attentati dell’11 settembre, Youssef Ziedan affronta uno dei temi fondamentali del nostro tempo, in cui la lotta al terrore col terrore finisce inevitabilmente col minare i fondamenti stessi della democrazia e della dignità dell’uomo.

View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart

«Abu Bilal al-Masri, sposato con una jihadista, entrato in Afghanistan con la scusa di lavorare nel campo dell’informazione, per incontrare Osama bin Laden e mettersi in contatto con bande di talebani…» Nel campo di prigionia di Guantanamo l’inquirente inglese, assegnato ai servizi segreti americani, è fermamente convinto che il giovane arabo del Nord del Sudan sia l’uomo che, col nome di battaglia di Abu Bilal al-Masri, è penetrato in Afghanistan per raggiungere il capo di al-Qa‘ida e dare manforte ai talebani. Il giovane, tuttavia, è innocente. Lo hanno rapito per sbaglio nella zona di confine fra Pakistan e Afghanistan, dove, in qualità di operatore, si era spinto per filmare gli eventi. Appartenente per parte di madre al clan dei Ja‘fara, il cui lignaggio risale fino al casato del Profeta, non ha mai pensato di incontrare Osama bin Laden, né ha mai voluto unirsi alle bande di talebani che uccidono chiunque non la pensi come loro e distruggono gli antichi monumenti archeologici col pretesto di difendere la religione e instaurare la shari‘a. Nel campo, però, nessuno gli crede. Quando, preso da una smania improvvisa, il giovane inveisce e urla di far parte della stampa, le guardie lo deridono ripetendo Press, Press. Con addosso una tuta arancione acceso coi bottoni che corrono lungo la schiena, tra prigionieri incatenati ridotti in uno stato di prostrazione estrema, le facce inaridite, i cenci scomposti, gli occhi spenti con lo guardo obliquo, il giovane prega e rivolge tutti i suoi pensieri alla moglie Muhaira, alle sue ciglia lucide quando distoglieva pudicamente lo sguardo da lui, e a Nora, la ragazza con cui ha condiviso ad Alessandria attimi travolgenti ormai irrangiungibili. Narrando di un giovane arabo rinchiuso senza colpa nel campo di prigionia di Guantanamo, negli anni immediatamente successivi agli attentati dell’11 settembre, Youssef Ziedan affronta uno dei temi fondamentali del nostro tempo, in cui la lotta al terrore col terrore finisce inevitabilmente col minare i fondamenti stessi della democrazia e della dignità dell’uomo.

More books from Neri Pozza

Cover of the book Cuori temerari by Youssef Ziedan
Cover of the book Le cene inutili by Youssef Ziedan
Cover of the book Un angelo alla mia tavola by Youssef Ziedan
Cover of the book Creature di un giorno by Youssef Ziedan
Cover of the book Opere complete by Youssef Ziedan
Cover of the book Una moglie a Parigi by Youssef Ziedan
Cover of the book L’amore è il cuore di tutte le cose by Youssef Ziedan
Cover of the book La notte dimenticata dagli angeli by Youssef Ziedan
Cover of the book Angeli by Youssef Ziedan
Cover of the book Sette luoghi by Youssef Ziedan
Cover of the book Diventare se stessi by Youssef Ziedan
Cover of the book Gli scherzi del Dragone by Youssef Ziedan
Cover of the book Il diavolo e la città bianca by Youssef Ziedan
Cover of the book Il ristorante dell'amore ritrovato by Youssef Ziedan
Cover of the book Il ragazzo di Bruges by Youssef Ziedan
We use our own "cookies" and third party cookies to improve services and to see statistical information. By using this website, you agree to our Privacy Policy