Author: | Emanuele Cutinelli-Rèndina | ISBN: | 9788869730702 |
Publisher: | Salerno Editrice | Publication: | July 22, 2015 |
Imprint: | Salerno Editrice | Language: | Italian |
Author: | Emanuele Cutinelli-Rèndina |
ISBN: | 9788869730702 |
Publisher: | Salerno Editrice |
Publication: | July 22, 2015 |
Imprint: | Salerno Editrice |
Language: | Italian |
Se Machiavelli fu sicuramente l’una “corona” del pensiero politico e storiografico fiorentino cinquecentesco, l’altro scranno spetta senza dubbio al pressoché contemporaneo (e concittadino) Francesco Guicciardini (1483-1540). La sua figura è stata per secoli messa in ombra da riserve di ordine morale, legate alla cinica dottrina del «particulare», di cui si fece divulgatore. Con le celebrazioni legate al quinto centenario della nascita (1983), si è però aperta una nuova e feconda stagione guicciardiniana, ricca di edizioni di documenti e studi importanti, che hanno condotto a leggere i testi di messer Francesco in una luce diversa e piú complessa. Il presente volume elabora un nuovo e convincente profilo storico-critico del grande pensatore, smentendo molti luoghi comuni. Risultano ben evidenziate in queste pagine la centralità e il rilievo europeo di Guicciardini, il cui capolavoro – la Storia d’Italia – inaugura la storiografia moderna, ma altrettanta attenzione viene riservata ad aspetti generalmente meno studiati, come il pensiero politico e costituzionale, autentico incunabolo del conservatorismo moderno, o la scrittura, cosí personale e persino rivoluzionaria, dei Ricordi. Non minore attenzione è rivolta all’evoluzione dello stile di un autore che, pur non essendo un letterato, sempre sottopose la sua pagina a una strenua disciplina stilistica. Personalità forte ma intimamente contrastata, perfino lacerata, Guicciardini fu anche uno dei maggiori protagonisti della scena politica a lui contemporanea. La sua azione, non meno che il pensiero vigoroso e dai tratti straordinariamente moderni, ne fanno un “padre” della storiografia contemporanea.
Se Machiavelli fu sicuramente l’una “corona” del pensiero politico e storiografico fiorentino cinquecentesco, l’altro scranno spetta senza dubbio al pressoché contemporaneo (e concittadino) Francesco Guicciardini (1483-1540). La sua figura è stata per secoli messa in ombra da riserve di ordine morale, legate alla cinica dottrina del «particulare», di cui si fece divulgatore. Con le celebrazioni legate al quinto centenario della nascita (1983), si è però aperta una nuova e feconda stagione guicciardiniana, ricca di edizioni di documenti e studi importanti, che hanno condotto a leggere i testi di messer Francesco in una luce diversa e piú complessa. Il presente volume elabora un nuovo e convincente profilo storico-critico del grande pensatore, smentendo molti luoghi comuni. Risultano ben evidenziate in queste pagine la centralità e il rilievo europeo di Guicciardini, il cui capolavoro – la Storia d’Italia – inaugura la storiografia moderna, ma altrettanta attenzione viene riservata ad aspetti generalmente meno studiati, come il pensiero politico e costituzionale, autentico incunabolo del conservatorismo moderno, o la scrittura, cosí personale e persino rivoluzionaria, dei Ricordi. Non minore attenzione è rivolta all’evoluzione dello stile di un autore che, pur non essendo un letterato, sempre sottopose la sua pagina a una strenua disciplina stilistica. Personalità forte ma intimamente contrastata, perfino lacerata, Guicciardini fu anche uno dei maggiori protagonisti della scena politica a lui contemporanea. La sua azione, non meno che il pensiero vigoroso e dai tratti straordinariamente moderni, ne fanno un “padre” della storiografia contemporanea.